23. Eyes in the night

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I mesi passavano ma il forte senso di delusione che da tempo mi affliggeva non era intenzionato a farlo.
L'estate era ormai finita ed io avevo iniziato a rifrequentare la mia vecchia scuola qui a Montreal se pur tra mille incertezze e dubbi.
Il mio più grande timore era quello infatti di non essere più accettata dai miei vecchi compagni e di rimanere sola più di quanto io non lo fossi , ma mi sbagliavo.
Il mio primo giorno di scuola era stato infatti un vero trionfo e tutti mi avevano accolta a braccia aperte , tanto che quasi non riuscivo a crederci.
Persino i professori che prima sembravano essere talmente odiosi ed insopportabili ora si mostravano felici del mio ritorno.
Le cose stavano andando decisamente meglio ed iniziavo a credere che mia madre avesse proprio ragione rimpiangendo di non essere tornata a Montreal prima.
Avevo iniziato a rivedere i miei vecchi amici , in particolare Ally , Brooke e Lucas che cercavano di distrarmi in ogni modo trascinandomi in stupide feste e rumorosi locali ma senza alcun risultato.
Shawn restava il mio pensiero fisso e niente e nessuno poteva toglierlo dalla mia testa.
Eravamo io , Ally e Brooke sedute in una caffetteria del centro in un freddo venerdì pomeriggio.
L'odore del caffè echeggiava nell'aria unendosi perfettamente all'uggioso clima autunnale.
"Per me un cappuccino, grazie" dissi alla gentile cameriera che era venuta a prendere il nostro ordine.
Scrisse sul taccuino quello che le avevo appena detto e fece un cenno con la testa prima di andare via.
"Allora Ally" disse Brooke con sorriso malizioso.
"Come vanno le cose con Lucas ?" Chiese emozionata come una bambina.
"Bene , anzi benissimo direi. Mi ha chiesto di uscire sabato prossimo e non più nella pelle" rispose la bionda altrettanto emozionata.
Ally e Lucas si conoscevano da anni e lei aveva sempre avuto una cotta per lui quindi non poteva che essere felice.
"Sono felice per te Ally" dissi rivolgendole un sorriso sincero.
"Ora manchi solo tu Emma" disse Brooke ridendo.
"Dobbiamo trovarti un ragazzo" aggiunse lanciando un occhiatina complice ad Ally.
"Ragazze sapete già come la penso al riguardo"
"Ma dai Emma ! È ora di voltare pagina, Shawn è un capitolo chiuso oramai" disse Brooke.
"A proposito di Shawn" disse Ally giocherellando con i suoi lunghi capelli biondi.
"Hai saputo che sarà in tournée domani qui a Montreal ?" Aggiunse guadagnando un'occhiataccia da parte di Brooke.
"Avevamo detto che non gliene avremmo parlato." Disse ad Ally evidentemente seccata.
"Tranquille ragazze , non mi importa" mentii forse un po' troppo evidentemente.
"Sicura ?" Chiese la bionda.
"Sicura. Lui è riuscito ad andare avanti senza di me anche fin troppo facilmente e adesso tocca a me" risposi non so se per convincere loro o per convincere me stessa.
"Questo è lo spirito giusto Emma" disse Brooke dandomi una pacca sulla spalla.
"E sai che ti dico ? Dobbiamo festeggiare. Stasera allo Skyline ?" Chiese cercando la mia approvazione.
Lo Skyline era uno dei locali più frequentati e popolari di tutta Montreal ma l'idea di andarci non mi entusiasmava poi tanto.
Tuttavia sapevo che se non avessi accettato avrei dimostrato di non aver dimenticato Shawn.
"Affare fatto" dissi fingendo entusiasmo.

____

La musica sembrava rimbombare all'interno della mia testa all'interno di quel locale quasi angusto.
L'odore di alcol era perfettamente distinguibile nell'aria e la maggior parte delle persone presidenti erano totalmente ubriache.
Continuavo a maledirmi mentalmente per aver accettato quell'invito soprattutto dopo aver perso di vista sia Brooke che Ally.
Cercavo di farmi spazio tra la folla intenta a ballare in cerca delle mie amiche ma senza alcun risultato ricevendo di tanto in tanto spintoni o palpatine da parte di ragazzi ubriachi.
Rivolsi nuovamente il mio sguardo tra la folla quando vidi una figura alquanto familiare tra di essa.
Sentii il mio cuore fermarsi e la bocca diventare improvvisamente secca.
Non riuscivo a credere ai miei occhi.
"Shawn" pensai ancora incredula immobile tra la folla.
Sembra essere con un gruppo di amici , forse era venuto a diversi prima del concerto dell'indomani.
Stava ballando in una parte più appartata della pista con in mano un bicchiere del quale non riuscivo a capire il contenuto.
Sembrava che si stesse divertendo, lo intuivo dal meraviglioso sorriso stampato sul suo volto.
Indossava una maglia nera abbastanza aderente che lasciava intravedere il suo fisico asciutto e del jeans altrettanto scuri.
Era semplicemente bellissimo.
Continuavo a fissare la sua figura tra la folla quando si avvicinò a lui una bionda dai capelli mossi e dall'abbigliamento piuttosto provocante.
Si voltó in modo che potessi vederla in viso e fu allora che mi resi conto che si trattava di Jennifer.
Passò il bicchiere che Shawn teneva tra le mani ad uno dei sui amici afferrando le mani di Shawn e portandole ai suoi fianchi iniziando a ballare sensualmente.
Shawn sembrò abbastanza sorpreso dal suo comportamento ma era evidente che non gli dispiacesse.
Sentii ancora una volta un forte dolore premermi il petto e le lacrime scendere lungo il mio viso.
Continuarono a ballare per qualche minuto fino a quando gli occhi di Shawn non si spostarono improvvisamente su di me.
Ci guardammo intensamente negli occhi tanto che il resto del mondo sembra essersi improvvisamente fermato.
Lo vidi allontanarla bruscamente e dirigersi verso di me facendosi spazio tra la folla.
Ne avevo abbastanza ormai , non volevo che mi facesse soffrire ancora.
L'unica cosa che volevo era andarmene da quel postaccio il prima possibile e tornare a casa.
Gli voltai le spalle cercando disperatamente un uscita in modo che non mi raggiungesse.
Non volevo che mi parlasse , dopo tutto non avevamo nulla da dirci.
Sperai con tutta me stessa che mi perdesse di vista tra la folla ma questo non accade.
Sembra quasi che stavolta non volesse lasciarmi andare , che non volesse perdermi.
Trovai finalmente l'uscita ed uscii in strada in cerca di un modo per tornare a casa.
Mi voltai ancora una volta per vedere che mi stesse ancora seguendo quando lo vidi con il suo solito sguardo intento a raggiungermi.
Fu allora che decisi di chiamare un taxi.
La vettura di color giallo accesso accostò improvvisamente permettendomi così di entrare velocemente al suo interno.
Chiusi violentemente la portiera e in quel preciso istante Shawn mi raggiunse.
Mi rivolse un ultimo sguardo prima che il taxi partisse.
Uno sguardo talmente forte ed intenso da valere più di mille parole.

Aftertaste || Shawn Mendes Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora