Mentre Furan camminava tranquillamente per andare a casa, notò un campo di calcio molto vicino a un piccolo fiume.Incuriosita guardò meglio e vide un ragazzo della sua stessa età che giocava a calcio come portiere insieme ad alcuni bambini delle elementari.
Il ragazzo aveva dei capelli castani con una fascia arancione in testa e una corporatura nella media, indossava una divisa da portiere.
Non degnò di uno sguardo quel ragazzo, però non poté fare a meno di sorridere alla vista di una bambina che le ricordava se stessa a quell'età, spensierata, libera e felice.
Dopo quel breve momento di gioia, si ricompose subito e il sorriso scomparve dal suo volto, il suo sguardo intanto fu attratto da due ragazzi che passavano di la.
Ad un certo punto un bambino calciò il pallone che deviò e andò verso uno dei due, il giovane portiere si avvicinò chiedendo scusa ma l'altro gli diede un pugno in pancia e sputò sopra il pallone e lo calciò verso la bambina più piccola.
A quel punto qualcosa dentro Furan scattò, corse verso i due ragazzi e iniziò a picchiarli sotto lo sguardo scioccato e stupito dei bambini e del portiere e di un altro giovane ragazzo che aveva respinto il pallone che stava andando addosso alla bambina rispedendolo al mittente con una potenza micidiale aggiunta.
Mentre continuava a picchiarli chiese gridando:
"I vostri nomi! Come vi chiamate? Desidero sapere il nome delle mie vittime prima di finirle!!"
I due non risposero perché ormai privi di sensi.
"Pfff... Mammolette"
Mise le mani nelle tasche dei pantaloni militari e si avviò verso la bambina che tremava un po' per lo spettacolo a cui aveva appena assistito.
"Hey tu, va bene che quei due avevano esagerato ma era proprio necessario pestarlo in quel modo!?"
Urlò contro di lei il misterioso ragazzo.
Aveva dei capelli color platino sparati verso l'alto, corporatura nella media e indossava dei pantaloni marroni e un giacchetto di jeans arancione.
"Tsk... I deboli devono soccombere e oltretutto, si! Se lo meritavano"
Detto questo fece un piccolo ghigno e guardò in faccia il ragazzo, appena alzò lo sguardo verso i suoi occhi ne rimase totalmente affascinata, quegli occhi che da lontano potevano sembrare neri, da vicino erano invece color cioccolato, quegli occhi che esprimevano tutto ciò che il ragazzo non diceva a parole, percepiva rabbia, paura e sopratutto una grande tristezza, quegli occhi, non se ne sarebbero andati facilmente dalla mente della giovane.
Anche se solo per un momento, Furan rimase a guardarli stupita mentre ad interromperla dai suoi pensieri fu il portiere che le si avvicinò e le disse con voce grave:
"La violenza non è mai la risposta, bisogna essere sempre gentili con tutti e mai ricorrere ai pugni"
"Tsk... Conosco i tipi come te e sai una cosa?"
Disse prendendo il ragazzo per il colletto,
"Non mi piacciono per niente!"
Detto questo liberò il ragazzo e tornò ai suoi pensieri mentre camminava per le vie della città che portavano a casa sua.
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Capito VI spero vi piaccia.
Ditemi se c'è qualche errore o anche solo un vostro parere.
BaciFrancis
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Sei L'unica Cosa Che Mi Faccia Veramente Sorridere
Fanfiction⚠~Questa storia non segue sempre l'anime, può contenere variazioni ~⚠