Capitolo XXVI

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I due ragazzi guardarono insieme il tramonto, il vento gli accarezzava dolcemente i capelli e il volto.

Furan ebbe un brivido.

"Axel, io... io vorrei scusarmi"

"Acqua passata"

Rispose lui subito.

"No davvero... Io ti chiedo di perdonarmi, non ero in me e ho compiuto un'azione che ti ha messo in serio pericolo"

"Come ho già detto è acqua passata"

Rimasero qualche minuto in silenzio.

"Posso farti una domanda?"

"Uh?"

"Perché mi hai salvata? Io mi sono comportata male con te, non avevi motivo di..."

"Scherzi!? La vita di una persona è sacra, ricorda che la vita è una sola e va vissuta, per quante difficoltà ti possa mandare, devi sempre rialzarti e andare avanti, per te stessa e per chi ti vuole bene"

"Io non ho nessuno"

Axel la guardò stupito.

"E i tuoi genitori?"

Furan sussultò e si strinse le gambe al petto, Axel era in piedi e la guardava.

"Io..."

Axel si sedette vicino a lei, in quel momento sembrava così fragile, sembrava quasi una persona diversa.

"Io ho solo mio padre, ma non ci vediamo mai e oltretutto... Il nostro rapporto è difficile"

Confessò il ragazzo.

Furan lo guardò intensamente.

"Anche tu, vero?"

"Cosa inten..."

"Anche tu hai tentato il suicidio vero?"

Axel era scioccato.

"Come hai...?"

"I tuoi occhi... Si legge una profonda solitudine e una grande speranza, ma sembrano vuoti, spenti e privi di gioia"

Disse Furan ad Axel.

"Dopo l'incidente di mia sorella, i motivi per sorridere sono notevolmente diminuiti e l'unica cosa che mi tiene davvero in vita..."

"È la speranza che Julia si svegli e la tua passione per il calcio"

Completò Furan.

"Ti va di giocare?"

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Capitolo XXVI, spero vi piaccia.
Baci

Francis

Sei L'unica Cosa Che Mi Faccia Veramente SorridereDove le storie prendono vita. Scoprilo ora