Capitolo XXVII

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"Axel pov's"

"Ti va di giocare?"

Mi chiese piano Furan.

Ci pensai su, avevo promesso a Julia che non avrei mai più giocato fino al suo risveglio.

Però ormai il giuramento era stato infranto, e oltretutto Furan in quel momento, sembrava davvero sull'orlo dell'abisso.

"D'accordo"

Acconsentì io.

Di solito sono molto silenzioso, ma con lei è diverso.

Lei riesce a tirar fuori una parte di me che credevo perduta per sempre.

La parte spensierata e allegra, la parte che è sparita... Quando è morta mia madre...

"Ho trovato un pallone, probabilmente Mark lo ha lasciato qui"

Furan mi distolse dai miei pensieri.

Lei poggiò a terra il pallone e si mise a palleggiare un po'.

Aveva davvero un grande talento.

Rimasi a guardarla affascinato, non sembrava che stesse palleggiando, sembrava quasi che lo facesse volteggiare, come in una danza.

Quando finì mi passò il pallone e mi misi a palleggiare, lei aveva talento ma anche io non scherzavo.

Dopo vari palleggi iniziammo a dribblarci e finimmo per fare una sfida: uno contro uno, il primo che segna vince.

Mi concesse palla.

"Ci tieni proprio a perdere eh?"

Gli dissi in tono di sfida.

"Vedremo Blaze, ma io non scherzo"

Avanzai velocemente palla al piede e mi lanciai verso la 'porta' di Furan.

Era fuoco contro acqua.

Con uno scatto felino Furan mi rubò la palla e si diresse verso la mia porta.

"Ehy!"

"Te lo avevo detto Blaze, non sottovalutarmi"

Retrocessi e cercai di dribblarla.

Restammo circa cinque minuti bloccati per rubarci palla a vicenda, ma grazie a un suo attimo di distrazione riuscì a rubargli palla.

Corsi verso la porta.

"Tornado di fuoco!!!"

Il pallone stava per entrare.

"Uragano distruttore!!"

Restai sbalordito.

La sua tecnica era decisamente potente.

Si alzò in volo e roteando su se stessa calciò la palla che produsse attorno a se un uragano.

Oltre ad aver respinto il mio tiro, la sua tecnica mandò la palla nella mia porta.

Aveva vinto.

"Io... Ce l'ho fatta... Ho creato la mia nuova super tecnica!"

"Vuoi dire che ti è venuta fuori ora!?"

Esclamai sbalordito.

"Si!"

"Wow... È davvero potente"

Ero davvero scioccato, la sua forza era impressionante.

"Axel"

"Si?"

"Per festeggiare... E per ringraziarti... Vorrei che tu venissi a cena da me a casa mia, ti va?"

Un invito a casa sua era quello che mi serviva per saperne di più su di lei e su ciò che le era accaduto.

"Non devi disturbarti..."

"Nessun disturbo tranquillo, anche perché a casa mia si muore di noia"

"Ok allora, verrò a cena da te"

"Perfetto, dai andiamo, ormai è quasi ora di cena"

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Capitolo XXVII, spero vi piaccia.
Baci

Francis

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