Capitolo XXII

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Quando Furan smise di piangere era praticamente priva di voce, aveva versato tutte le lacrime amare che in quattordici anni si era tenuta dentro.

David la mise a sedere su una sedia che si trovava nella stanza, mentre lui si mise in ginocchio davanti a Furan tenendole la mano che lei, come una bambina di cinque anni, stringeva forte, come per evitare che scappasse.

Jude, appena si calmarono le acque cercò un dottore e gli chiese le condizioni di Malcom.

Il dottore però, si rifiutò di dargli informazioni dato che poteva darle solo a un parente.

Jude mentì dicendo di essere il fratello del ragazzo.

Il dottore allora gli disse che Malcom era entrato in coma la sera prima e che non si poteva sapere se o quando si sarebbe risvegliato.

Jude riferì le informazioni appena raccolte a Furan.

Lei si alzò, sempre tenendo la mano a David e abbracciò Jude.

Lo abbracciò più forte che poté, poi andò a risedersi sulla sedia e si addormentò.

Stanca per il pianto isterico avuto poco prima, stanca per il continuo massacro del mondo nei suoi confronti, e stanca di se stessa.

"Axel pov's"

Mi diressi come mio solito verso l'ospedale, qualche metro davanti a me Furan camminava verso la mia stessa direzione ma la ignorai.

Quando lei aprì la porta per andare dal suo amico, io la aprì per andare da Julia e le parlai un po'.

Non le parlai della partita, non ci sarei mai riuscito.

Dopo circa due minuti che ero dentro, sentì la voce di qualcuno troppo familiare fuori dalla stanza, aprì la porta e mi ritrovai Mark.

"Cosa ci fai tu qui?"

Gli chiesi freddamente.

"Oh, ciao Axel, bhe scusa ma, ti ho visto venire qui e allora mi sono preoccupato, pensavo che stessi male o avvessi avuto un infortunio e per questo non potevi più giocare a calcio... Scusa se sono stato invasivo, me ne vado"

Mi rispose tutto d'un fiato.

"Dai entra"

Gli dissi.

Di lui mi potevo fidare e poi, dovevo 'sfogarmi' con qualcuno.

Gli raccontati tutto dell'incidente di Julia.

"Vedi, io ero il capitano della Kirkwood l'anno scorso, era la finale del Football Frontier, Julia aveva detto che sarebbe venuta come al solito a fare il tifo, io seppi dell'incidente poco prima dell'inizio, così abbandonai il campo e mi precipitai qui in ospedale, Julia è in coma qui da quel giorno, mio padre lavora qui, per questo può tenerla d'occhio, ma da quel giorno promisi di non giocare più a calcio, e fu così, almeno fino a quel giorno"

Quando finì di raccontare, sentì le lacrime che cercavano di scendere ma le trattenni, nessuno doveva vedermi piangere.

Prima che Mark potesse dire qualcosa, sentimmo un urlo di dolore.

Quell'urlo mi gelò il sangue, era un urlo angosciante.

Io e Mark ci precipitammo fuori dal corridoio, per vedere da dove provenisse.

Quando vedemmo chi aveva gridato.

Ci ghiacciammo letteralmente sul posto.

Furan era in ginocchio a terra, Jude e David erano accanto a lei, stava piangendo e gridando.

Alzai lo sguardo, c'era un ragazzo sul letto, era in coma.

Furan continuava a gridare e a piangere.

In quel momento ebbi l'istinto di andarla ad abbracciare e tranquillizzarla, dircendogli che tutto sarebbe andato bene.

In quel momento il mio cuore, a vederla disperata, perse un paio di battiti.

Sentivo il mio cuore battere all'impazzata, e un calore sconosciuto circondarlo.

Ne ero completamente convinto,lo sentivo, lo percepivo.

Mi ero innamorato.

E la vista di lei, disperata sul pavimento mi uccise dentro.

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Tan-tan-taaaaaaaaan!

Capitolo XXII, spero vi piaccia, volevo chiedervi un parere sulla mia scrittura, come vi sembra?
Baci

Francis

Sei L'unica Cosa Che Mi Faccia Veramente SorridereDove le storie prendono vita. Scoprilo ora