Capitolo XXXII

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Quando arrivarono in sala da pranzo mano nella mano tutte le domestiche guardarono sorprese la scena.

La Furan che conoscevano loro teneva le sue emozioni ben chiuse all'interno del suo cuore, ma quel ragazzo aveva trovato la chiave per aprire quella porta.

Erano tutte commosse, sopratutto Flora, tutte loro tenevano molto a Furan.

"Flora"

"Si signorina?"

"Sparecchia tutto, mangeremo in giardino"

"Come vuole signorina, forza avete sentito? Muovetevi!"

A quell'ordine tutte le cameriere scattarono e andarono ad apparecchiare il tavolo del giardino.

"Bene, ho guadagnato tempo"

Disse Furan sospirando.

"Che intendi?"

Le chiese Axel che la guardava interrogativo.

"Seguimi"

Disse soltanto Furan.

Furan si diresse verso il piano inferiore e girò alla seconda porta di destra.

Aveva portato Axel nella stanza del suo cuore.

"La 'Sala della Musica' o semplicemente il mio rifugio, benvenuto nella sala del mio cuore Axel"

Il giovane si guardò intorno.

Le pareti erano ricoperte da uno specchio gigantesco che circondava l'intera sala.

Al centro, sotto un tappeto bianco, troneggiava un pianoforte nero e argento a coda, e lì accanto vi era un violino bianco e oro.

"In questa sala possono entrare solo cinque persone: io, i miei genitori, Flora e ora tu, questa sala è molto importante per me"

"Hai detto che questa sala è il tuo rifugio?"

"Vedi, io non sono veramente una Hirakawa, io sono stata adottata"

Axel assunse un'espressione di finto stupore.

"Per me i primi giorni furono duri, non mi fidavo di nessuno, neanche dei coniugi Hirakawa, così restavo tutto il giorno qui, a suonare il violino o il pianoforte e... A cantare..."

Furan fece una piccola pausa.

"Solo Flora e i miei genitori mi hanno sentito cantare, nessun altro"

"Nessun altro?"

"No, cantare mi piace, ma porta alla mente brutti ricordi, ricordi che vorrei svanissero"

Axel le si avvicinò.

"Io vorrei sentirti cantare sai?"

Furan si incupí.

"Io non capisco una cosa"

"Cosa non capisci?"

Chiese Axel.

"Hai detto di amarmi, ma come fai? Cosa ho io di speciale?"

Axel sorrise a quella domanda.

"Tu hai senza dubbio una tua parte fredda, una parte che non sa cosa sia l'amore e la felicità, però hai anche una tua parte passionale, gentile e premurosa che vorrebbe conoscere con tutta se stessa l'amore"

Axel fece una pausa.

"Poi amo il tuo aspetto, sei splendida, la camicia bianca lascia intravedere il tuo fisico perfetto e le tue gambe sono come quelle di una persona che fa sport da molto. Ti amo per quello che sei, ti amo perché sei tu, se ci fosse una tua copia perfetta, io amerei comunque te perché sei tu"

Furan arrossì.

"Io non sono così speciale Axel, anzi sono una ragazza che neanche meriterebbe l'amore"

Axel si avvicinò alle sue labbra.

Poteva sentire il suo fiato caldo sul collo.

Quella sensazione le dava i brividi.

"Non dire sciocchezze, tutti meritano l'amore"

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Capitolo XXXII, spero vi piaccia, oggi non ho niente da dire a parte che vorrei riuscire a cambiare la copertina del libro.
Baci

Francis

Sei L'unica Cosa Che Mi Faccia Veramente SorridereDove le storie prendono vita. Scoprilo ora