Capitolo XXXIII

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"Tutti tranne me"

Axel le accarezzò i capelli.

"Perché non vuoi capire?"

Disse con il suo solito tono calmo.

"Forse hai fatto uno sbaglio sai?"

"Quale sbaglio?"

Chiese Axel confuso.

"Non dovevi baciarmi, non avresti mai dovuto provare niente per me!"

La ragazza fece per allontanarsi ma Axel le prese i polsi e la avvicinò a se.

Non voleva separarsi da lei.

Desiderava sentire il contatto tra il suo corpo e quello di Furan.

Voleva sentire di nuovo, la sensazione di calore che si generava intorno al suo cuore ogni volta che aveva un contatto anche minimo con lei.

Quella sensazione era equivalente alla felicità più totale per il ragazzo.

"Non posso farci niente se mi sono innamorato di te, non posso farci niente se ti amo, non posso farci niente se amo il tuo carattere e la tua bellezza, io ti amo"

Axel appoggiò la sua fronte su quella della ragazza.

"Niente mi farà cambiare idea e niente potrà dividermi da te"

Furan lo guardò tristemente negli occhi.

"E se fossi io a volerti allontanare da me?"

Il ragazzo la guardò serio.

Si avvicinò piano alle sua labbra e gli sussurrò piano

"Neanche tu riuscirai mai a farmi smettere di amarti, e non riuscirai neanche ad allontanarmi da te"

La ragazza sorrise a quella dichiarazione.

"Io non dovrei neanche parlarti, tu non dovresti essere qui eppure ci sei, cosa mi è saltato in mente?!"

Esclamò.

"Di cosa stai parlando?"

Chiese confuso il ragazzo.

"Cosa mi sta succedendo?! Prima ti bacio e poi continuo a parlare come una femminuccia, cosa mi stai facendo?!"

"Furan calmati adesso, non capisco di cosa parli!"

"Io non devo provare nulla, io non posso provare nulla, io non provo nulla!"

"Cosa?!"

"Io non provo nulla per te Axel, va via da qui, va via da questa casa, vai via da me, va via dal mio cuore!"

Axel era sconcertato, la ragazza che amava era totalmente in balia dei suoi sentimenti, sentimenti che non aveva mai provato e che non avrebbe potuto capire.

Però c'era una cosa che non capiva, perché Furan non avrebbe dovuto provare nulla?

"Furan cerca di..."

"NO! VA VIA DA QUI!"

Disse la ragazza ormai in balia di una crisi di nervi.

Il ragazzo non sapeva che fare.

Così agì di istinto e la strinse forte a sé accarezzandole lentamente i capelli.

Furan cercava di dimenarsi ma Axel non la lasciava.

"Blaze lasciami immediatamente o giuro che ti ammazzo!"

"Non mi importa"

"Cosa?! Che diamine stai dicendo Blaze?! Ti sei bevuto il cervello?!"

"No, sono ancora sano di mente"

Replicò il ragazzo.

"Devi cercare di calmarti e assimilare le tue emozioni, so che non è facile da accettare"

"Tu non sai niente di me Blaze! Non capisco cosa mi sia passato per la mente! Sono stata solo una stupida!"

"Invece so più di quanto pensi"

La ragazza smise di colpo di dimenarsi.

Nel suo sguardo si vedeva incredulità mista a rabbia.

"So tutta la tua storia, Flora me l'ha raccontata"

La ragazza si separò da lui e si girò di schiena.

La sua figura tremò un po'.

Stava ridendo.

Era una fragorosa risata isterica.

"E così tu sai tutta la mia storia è?!"

La ragazza si fece seria di colpo.

"Allora fai pure, prendimi in giro! Insultami! Dammi della sfigata e del rifiuto umano! Ma ti prego... Esci da casa mia!"

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Capitolo XXXIII, spero vi piaccia.

Allora un paio di cose:

1) odio il fatto di non poter cambiare la copertina,

2) non odiatemi ;-;

3) vi chiedo scusa se non pubblico spesso ma se l'ispirazione non viene io non posso farci niente,

4) vi volevo ringraziare per avermi seguito fino ad ora, quando leggo i vostri commenti mi si riempie il cuore di gioia perché so che a qualcuno interessa ciò che scrivo.

5) io non so davvero come scusarmi per il fatto che wattpad mi modifichi i capitoli come vuole lui, infatti qualche volta mi toglie delle parti, scusate quindi se vi arriva una notifica inutile.

Vi voglio bene.
Baci

Francis

Sei L'unica Cosa Che Mi Faccia Veramente SorridereDove le storie prendono vita. Scoprilo ora