Prologo

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Eccomi qui, appena tornata in quella che era la mia città. Mi avevano mandato via, o meglio mio padre mi aveva fatto salire su un aereo con la forza, a causa dei vari scandali che avevo creato in quel periodo, diceva che lo mettevo in imbarazzo e le solite stronzate.
Ebbene sì, ero una ragazza ricca che aveva sempre avuto ciò che voleva e anche di più, ma ormai ero cresciuta.

"Vedi di non fare scandali Mariana, per favore." Si, mi chiamo Mariana Esposito, o meglio Lali, così mi chiamano tutti, tranne lui, mio padre.
"Si papà, non ti metterò in imbarazzo ancora, tranquillo."
"Non fare molto tardi, io vado ad una riunione, ci vediamo domani." disse baciandomi la fronte.
"Ciao papà."

Chiusi la porta. Mio padre ed io non avevamo mai avuto un buon rapporto, lui pensava sempre alla sua stupida reputazione, mentre io me ne fregavo.
Ora però non era il momento di pensare a questo, era sabato sera, il che voleva divertimento.
Chiamai due vecchie amiche che non vedevo da tempo, dandogli appuntamento davanti alla discoteca in un'ora.
Mi preparai veloce, vestitino corto, tacchi, trucco, capelli sciolti e via, fuori di casa, pronta per il divertimento.

RACCONTA XXXXX.

Viaggi, viaggi e ancora viaggi, la mia vita era una noia. Andavo da un aereo all'altro, ero un pilota, quello era il mio lavoro.
Per fortuna questa settima potevo rimanere a casa e oggi era sabato sera il che voleva dire, divertimento, ragazze e sesso.
Chiamai qualche amico, presi jeans, maglietta, scarpe e uscii da casa, pronto per divertirmi, come solo io, Peter Lanzani, sapevo fare.
Arrivai in discoteca dopo quindici minuti, c'era molta gente.

"Lanzani, finalmente sei tornato" disse una voce dietro di me.
Mi girai ridendo "Agus, sei il solito esagerato, sono stato via solo una settimana."
Rise "Pronto per farti qualche bella ragazza?"
"Sto aspettando solo quello, ma gli altri?"
"In giro, ho visto Vico correre dietro a una bionda niente male."
"E noi cosa facciamo ancora qui? Dai entriamo."

Entrammo in discoteca. C'era di tutto, ragazze e ragazzi che ballavano, che si baciavano, che si toccavano da tutte le parti. L'occhio, però, cadde su una moretta bassa che stava ballando. Decisi di avvicinarmi, magari ci avrei fatto un pensierino.

RACCONTA LALI.

Stavo ballando, quando vidi un ragazzo avvicinarsi a me, dovevo ammettere che era molto carino, alto, moro, sorridente e aveva un neo sulla guancia sinistra.

"Ciao" disse guardandomi.
Continuai a ballare "Ciao."
"Come ti chiami?" Mi chiese curioso.
"Mariana, ma gli amici mi dicono Lali, tu?"
"Peter" sorrise "Ti andrebbe di prendere qualcosa da bere insieme a me?"
Mi fermai, guardandolo "Si, perché no?"

Andammo insieme a prendere dei cocktail. Devo dire che erano molto forti, infatti, dopo vari minuti, non so come, ritrovai le sue labbra incollate alle mie, ci stavamo baciando. La sua lingua rincorreva la mia, le sue mani accarezzavano il mio corpo, mentre le mie giocavano con i suoi capelli. Dopo ore passate lì a bere e a baciarci uscimmo dalla discoteca completamente ubriachi, io continuavo a ridere, lui pure, non capivo più niente, solo mi lasciai trasportare dal momento.

Ubriachi d'amoreDove le storie prendono vita. Scoprilo ora