Capitolo 8

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Il resto della serata la passai chiuso in camera mia, non volevo parlare, vederla o anche solo sentire il suo profumo, no.
Mi misi a leggere un libro, fino a quando non mi addormentai, anche perchè era molto noioso.

Il giorno dopo mi svegliai tardi, penso, non sapevo che ore erano.
Mi alzai dal mio letto e andai in cucina, speravo che lei non fosse in casa, che fosse uscita magari con qualche sua amica, invece no.
Era seduta sul tavolo della cucina, tutta spettinata e stava pucciando dei biscotti in una tazza, probabilmente di latte. Era buffa!

"Buongiorno" disse vedendomi arrivare e sorridendomi.
"Ciao" risposi freddo.
"Vuoi fare colazione? Se vuoi ti preparo delle uova strapazzate o latte e biscotti o quello che vuoi" disse alzandosi.
"No, no grazie, faccio da solo, rimani pure seduta"
"Come vuoi" disse tornando a pucciare i suoi biscotti nel latte.

Presi una tazza, versai del latte e andai a sedermi vicino a lei.

"Lali"
Mi guardò immediatamente, gli occhi le brillavano "Si, dimmi"
"Potresti passarmi i biscotti?"
"Ah, si tieni" disse sospirando.
"Grazie" dissi prendendo la busta di biscotti.

RACCONTA LALI.

Potresti passarmi i biscotti? Ma stiamo scherzando?
Io pensavo che mi avrebbe detto di scusarlo per come mi aveva trattato ieri sera o che si era deciso a parlare di quello che sentiva per me, ma no, bah...
Calò un silenzio imbarazzante, si poteva sentire uno spillo cadere per terra. Però non sarei rimasta zitta ancora, no.

"Fino a quando hai intenzione di ignorarmi così?"
"Dici a me?" disse mordendo un biscotto.
"Si, dico a te. Lo vuoi capire che non è stata colpa mia?"
"Non ne voglio parlare Lali" disse alzandosi e iniziando a camminare.

Lo rincorsi.
"Ma io si" dissi prendendolo per un braccio.
"Lali, non ne voglio par..."
"Perchè? Di cosa hai paura?" dissi interrompendolo.
"Non ho paura di niente, tranne che di una cosa..."
"E sarebbe?"
"Di provare qualcosa per te" disse liberandosi dalla mia presa e stringendomi i polsi.
Lo guardai negli occhi "Ma di questo non devi avere paura Peter"

Mi lasciò.

"Invece si"

Lo guardai.

"Tu non capisci Lali"
"Cosa non capisco, spiegami."
Si avvicinò a me di nuovo "La tua famiglia non ci farà mai stare insieme e io, io non posso stare con te".
"Perchè? Perchè non puoi?"
"Perchè sei figlia di lui Lali. Carlos Esposito sapeva già chi ero, lui e la mia famiglia si odiano da anni ormai, non sopporterebbe mai che sua figlia stia con un Lanzani".
Lo guardai "Peter, non m'interessano i conflitti di mio padre con il mondo".
"Ma stiamo parlando dei nostri genitori e poi tu non provi niente per me Lali ed è meglio così".
"E questo chi te lo dice?"
"Dimmelo tu ora. Dimmi che non provi niente per me e ti giuro che non mi avvicinerò mai più a te, anche se questo mi costerà molto".
"Non posso, non posso dirti che non mi provo niente per te perché mentirei a me stessa ancora".
"Ancora?" disse guardandomi.
"Si Peter, da quella volta che sei venuto a prendermi al bar provo qualcosa per te e da quel giorno cerco di convincermi del contrario, ma non riesco. Il tuo sorriso, i tuoi occhi, tutto fa si che il mio cuore batta sempre più forte e non mi era mai successo".
"Lali, non ti dire cose delle quali poi ti puoi pentire".
Lo guardai "Ti sto dicendo la verità. Peter, provo qualcosa per te, qualcosa di forte.
"Lali" disse avvicinandosi a me.
"Peter io voglio provare a stare con te, ti prego, proviamoci, ce la pos....."

Non finii di parlare che sentii una forte pressione sulle labbra, mi stava baciando.
Risposi quasi immediatamente, mettendo le mie mani dietro il suo collo. Lui mi cinse i fianchi, mentre pian piano indietreggiava ed io insieme a lui.
Cademmo insieme sul divano e solo allora ci staccammo.

"Anche io provo qualcosa per te"

Sorrisi lasciandogli un bacio sulle labbra.

"Non so se facciamo bene" disse guardandomi.
"Possiamo provarci no?"

ECCO RAGAZZI IL CAPITOLO 8.
BACII

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