Capitolo 9

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"Non lo so Lali"
"Perchè? Hai paura?"
Mi guardò "Si, no, boh"
"Si, no o boh?" dissi ridendo.
"Non ridere, è una cosa seria".
"Scusa"
"Lali, tuo padre non mi lascerà mai stare con te".
"Non hai ancora capito che non me frega niente dell'opinione di mio padre?" dissi guardandolo.
"Ma Lali, è pur sempre tuo padre"
"Per me non lo è mai stato, non si è mai comportato da padre con me e poi anche se volesse non ci potrebbe separare, siamo sposati, ricordi?"
Sorrise "È vero, ma lui comunque è un'avvocato".
"Allora vado io a parlare con lui" dissi alzandomi.
"No aspetta, non voglio che tu abbia altri problemi con tuo padre"
"Tu vuoi stare con me?"
"Si" disse sorridendo e avvicinandosi a me "E tu?"
"Si, certo" lo baciai "Allora vado a casa di mio padre e torno"
"Va bene, ma stai attenta. Ci vediamo dopo".

Mi baciò e io scappai a cambiarmi e uscii da casa.
Non ci potevo credere, anche lui provava le stesse cose che provavo io, magari il nostro matrimonio sarebbe anche durato.
Presi la macchina di Peter e dopo dieci minuti arrivai a quella che una volta era casa mia.
Iniziai a bussare e mi aprii proprio mio padre.

"Ciao papà"
"Mariana, che sorpresa"
"Posso entrare o mi fai rimanere qui, sulla porta?"
"No, vieni entra".

Si fece passare ed entrai dentro casa.

"Papà sono venuta a parlarti"
"Sei venuta a dirmi che te ne sei andata da casa di quel ragazzo e che torni qui?"
"No papà, no"
"Allora dimmi, a cosa devo la tua visita?"
"Papà, sto con Peter, cioè stiamo insieme davvero. Proviamo delle cose l'uno per l'altro."

Mio padre sbarrò gli occhi.

"Cosa??"
"Si papà, abbiamo deciso di provare a stare insieme e di far funzionare il nostro matrimonio"
"Tu sei pazza se pensi che io ti lascerò stare con questo ragazzo Mariana!"
"Tu sai benissimo che a me non importa più quelli che pensi tu papà, sono venuta solo ad avvisarti".
"Ma cosa può offrirti un uomo come lui Mariana, cosa?"
"Amore papà, amore, cosa che tu non conosci, cosa che tu non mi hai mai dato in questi anni e cosa che hai lasciato andare via quando a lasciato andare via la mamma".
"Non parlarmi così Mariana, se no...."
"Se no cosa? Mi picchierai di nuovo?" dissi interrompendolo.
"No".
"Papà devi accettare che mi sto iniziando a provare qualcosa di forte per mio marito, si perchè Peter è mio marito, e che non riuscirai a farmi cambiare idea".
"Mariana ma..."
"Ma niente papà. Che ti è successo? Tu non eri così, mi ricordo che quand'ero piccola giocavi con me, eri buono, ti preoccupavi per me e soprattutto mi amavi e amavi anche la mamma, cos'è successo a quell'uomo?"
"È morto Mariana, è morto quando tua madre se n'è andata".
"Non è stata colpa di mamma, tu hai rovinato tutto, lo fai sempre".
"Tu non sai niente Mariana, niente".
"Beh mi spiace di non sapere niente papà, ma non ho intenzione di fare la tua stessa fine"
"Se te ne vai non tornare più Lali"
"Non ho nessun motivo per tornare qui papà"

Detto quello uscii, sbattendo la porta con forza.
Le lacrime si erano già impossessate del mio viso, non avrei mai voluto perdere mio padre.
Era la persona più importante della mia vita una volta.
Salii in macchina e tornai a casa di Peter, non avevo ancora smesso di piangere.
Presi le chiavi e aprii la porta. Entrando si poteva sentire un buon profumo, di sicuro Peter stava cucinando.

"Sono tornata" dissi urlando

Peter uscì dalla cucina.

"No, hai fatto in fretta, ti stavo preparando una sorpresa"
"Non fa niente, comunque non ho molta fame".
"Cos'è successo piccola?" disse avvicinandosi a me.

Lo guardai con gli occhi pieni di lacrime.

"Abbracciami, ti prego"

Non ci penso molto e mi abbracciò. Le sue braccia calde circondavano il mio corpo, mi sentivo protetta, ma non potevo fare a meno di piangere.
Mi staccai da lui guardando la sua maglietta.

"Scusa, ti ho bagnato tutto"
"Non importa, dimmi cos'è successo? Perchè piangi?"
"Ho litigato con mio padre" dissi andandomi a sedere sul divano.
"Cosa ti ha detto?" disse sedendosi vicino a me.
"Le cose che già mi aspettavo, ma piango perchè mi ha detto che se me ne andavo non sarei più potuta tornare a casa sua"
"Quindi ti ha sbattuta fuori casa per seconda volta?"
"Si".
"Lali" fece un sospiro "Non puoi litigare con tuo padre a causa mia, non voglio"
"Non è stato solo a causa tua, ma anche per mia madre"
"Cosa c'entra tua madre?"
"Devi sapere che mio padre non è sempre stato così. I miei si sono separati tanti anni fa ma sono riusciti a divorziarsi solo due anni fa. Tutto per colpa di mio padre. Era cambiato, trattava male me e mia madre in continuazione, così lei ha deciso di andarsene, ma io sono dovuta rimanere con mio padre. Si amavano molto, non so cosa sia successo"
"La, magari tuo padre si sentiva stressato per qualcosa, o magari qualcuno lo ricattava, in fin dei conti è un uomo molto ricco"
"Si, non ci avevo mai pensato".
"Devi cercare di capirlo e quando le cose si saranno calmate parla con lui e chiarisci tutto".
"Cercherò di farlo, grazie".

Peter sorrise.

"Ma adesso" mi prese in braccio "Andiamo a mangiare ho preparato la cotoletta alla milanese, mi hanno detto che è il tuo piatto preferito"
"Chi te l'ha detto?"
"Un uccellino"

Sorridemmo entrambi e lui mi portò in cucina, era ora di mangiare.
Era davvero un ottimo cuoco.

"Ti spiace se poi vado a visitare una mia amica?" dissi sparecchiando.
"Come? E mi lasci qui da solo? Lali, uffa, mi offendo sai?"
"Dai Peter, per favore".
"Scherzavo La, vai pure, io devo andare in aeroporto, devo vedere quando devo partire"
"No, te ne vai di nuovo?"
"Si Lali, devo lavorare"
"Ma non voglio che tu vada via e se poi non dovessi tornare?"
"Tornerò sempre e solo per te, te lo prometto"
"Guarda che hai promesso"
"Si Lali" disse baciandomi.
"Allora usciamo insieme così mi dai un passaggio" sorrisi "Intanto che ne dici se guardiamo un film?"
"Ci sto, scegli pure il film che preferisci".

Ci andammo a sedere sul divano e guardammo un film, horror per la precisione, infatti io stavo urlando come una pazza, mentre lui rideva.
Una brutta giornata si era trasformata in una bella giornata, solo grazie a lui.

Ci vediamo al prossimo aggiornamento! Lasciatemi qualche commento per sapere se devo migliorare in qualcosa.

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