Capitolo 24

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Aggiornamento sorpresa nel cuore della notte!
Spero tanto che vi piaccia!!


RACCONTA LALI

Scontrai i suoi occhi verde smeraldo, era bello da morire, lo smoking gli stava benissimo. Ora capivo tutto. Ora capivo l'entusiasmo di mio padre nel portarmi a questa festa. Era solo per questo! Era un grandissimo stronzo, mi aveva portata alla villa dei Lanzani.

"Piacere Mariana, io sono Juan Lanzani" mi disse il signore di fronte a me, somigliava tantissimo a Peter.

Avevo quelli occhi verdi puntati addosso, era arrabbiato, lo capivo benissimo.

"Molto piacere" dissi allungando la mano e stringendo la sua.
"Lascia che ti presenti mio figlio, Juan Pedro Lanzani" disse indicando il ragazzo al suo fianco che conoscevo troppo bene.
"È un vero piacere signorina Esposito" disse Peter allungando la mano.
"Il piacere è mio signor Lanzani" dissi stringendola.

Al contatto con la sua pelle il mio cuore perse un battito.
Quando tempo senza sentire le sue mani su di me.
Non cercavo qualcuno che mi amasse quando l'ho conosciuto, era un giorno come tanti altri, una serata come tante altre. Era riuscito ad abbattere il muro che mi ero creata per proteggermi, diventando la mia luce, la mia ancora di salvezza. Non sapevo che potevo amare qualcuno così tanto, non sapevo cos'era l'amore, quello vero.
Non era così semplice ora fare come se niente fosse successo.

"Per favore, accomodatevi" disse il padre di Peter "Mio figlio vi accompagnerà al vostro tavolo"
"Papà non credo che sia una buona idea" obbiettò Peter.
"Peter, per favore" lo incitò lui.
"Va bene, va bene" sbuffò, passandosi una mano tra i capelli.

Iniziò a camminare davanti a me e a mio padre.
Arrivammo a un tavolo dove c'erano già sedute delle persone e ci fece accomodare.

"Qualsiasi cosa di cui abbiate bisogno, chiedete pure ai camerieri" disse stringendo i pugni e allontanandosi.

Lo osservai andare via e dovetti fare ricorso a tutto il mio autocontrollo per non correre dietro di lui.

"Come hai potuto papà?" dissi guardando l'uomo al mio fianco.
"Andiamo Mariana, ormai è acqua passata" disse sorridendo.
"Non è acqua passata papà"
"Mariana, non osare farmi una sceneggiata qui, non mettermi in imbarazzo"
"L'unico che t'importa come sempre è la tua stupida reputazione" dissi alzando leggermente la voce
"Mariana siediti per favore, stanno iniziando a guardarci tutti"

Stavo per rispondergli, ma una ragazza che urlava "Peter, Peter" attirò la mia attenzione.
Con gli occhi seguì la ragazza dalla chioma bionda correre lungo i tavoli e arrivare dal ragazzo con gli occhi verdi. Si presero per mano e se ne andarono.
Mi sedetti, cercando di non scoppiare a piangere.
Forse per me non era ancora acqua passata, ma per lui si.

RACCONTA PETER

Non ero pronto, non ero ancora pronto per vederla di nuovo.
Merda, non potevo fare scenate, l'avevo promesso a mia madre.
Dopo averli accompagnati al loro tavolo, che non era molto lontano da quello della mia famiglia, andai a cercare qualcosa da bere, ne avevo bisogno.

"Peter, Peter" sentì urlare.

Mi voltai e vidi mia sorella correre verso di me, le afferrai la mano e la portai verso la cucina.

"Io, io" iniziò a balbettare "Mi dispiace fratellone, ho cercato di avvertirti"
"Non ti preoccupare piccola, è stata colpa mia, non ho voluto darti ascolto"
"Mamma mi aveva appena detto di andare in cucina ad avvisare di aggiungere un posto al tavolo dell'avvocato Esposito"
"Va tutto bene Rochi"

Mi avvicinai a lei e l'abbracciai forte, lei ricambiò.

"Ora torniamo di là" dissi afferandole la mano.

Ubriachi d'amoreDove le storie prendono vita. Scoprilo ora