Capitolo 26

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Eccomiiii!
Scusate la mia assenza, anche se molto probabilmente mi assenterò ancora, ho la maturità quest'anno e sto studiando come una matta per tirare su una materia.
Vi chiedo scusa. Vi lascio un nuovo capitolo sotto!


RACCONTA LALI

Flash back
Le sue mani mi accarezzavano le gambe ormai mezze scoperte, mentre le sue labbra baciavano il mio collo con foga.

"Ti desidero così tanto Lali" disse guardandomi.

Restai in silenzio, gemendo.

"Mi sei mancata così tanto piccola"

A quelle parole mi sciolsi completamente e intrecciai le mie mani dietro la sua testa, baciando le sue labbra con foga.
Peter mi appoggiò delicatamente contro il materasso e afferrò il mio seno con forza, iniziandolo a baciare. Inarcai la schiena gemendo e gli graffiai la schiena.

"Oh piccola, adesso ci divertiamo un pó" disse con un sorriso malizioso.

Mi tornarono in mente le parole di Benjamin, quando venne a casa mia.
Il mio cuore smise di battere dalla paura. Fermai Peter e mi misi in piedi.

"Che succede?" chiese lui confuso.
"No-non posso, scusami"

Andai correndo verso il bagno della stanza di Rochi e mi ci chiusi dentro.
Peter bussò varie volte alla porta, ma rimasi in silenzio a piangere.

Fine flash back

Ero sdraiata nella stanza di Rochi, in uno di quei materassini gonfiabili, non riuscivo a chiudere occhio, avrei dovuto spiegare la situazione a Peter invece di scappare come una codarda. 
Mi alzai, cercando di fare il meno rumore possibile.
Aprì la porta con delicatezza e uscì da quella stanza alla ricerca della camera di Peter.
Entrai in quasi tutte le stanze presenti in quella casa, per fortuna Rochi mi aveva detto che i suoi genitori dormivano al piano di sotto.
Mi mancava l'ultima stanza, la aprì delicatamente e trovai Peter con un braccio a penzoloni che dormiva come un bambino. 
Chiusi la porta alle mie spalle e mi avvicinai al suo letto, gli aggiustai il suo ciuffo ribelle e sorrisi.

"Come faccio a stare lontana da te" sussurrai.

Mi sdraiai vicino a lui, continuando a fissarlo.

RACCONTA PETER

Il sole fastidioso picchiava già sulla mia faccia. Lo sapevo avrei dovuto chiudere bene le tapparelle.
Sbadigliai scocciato e mi girai dall'altro lato del letto, rimanendo sorpreso. Lali stava dormendo nel mio letto. Cosa ci faceva li?
Mi sdraiai e rimasi a fissarla, era così bella.

"No, no lasciami stare" iniziò ad urlare.

Per un attimo pensai che stesse dicendo a me, ma invece no, era il solito incubo.

"Lasciami andare, ti prego" iniziò a dimenarsi.

Le afferrai un braccio e a voce bassa iniziai a chiamarla.

"Lali, Lali, svegliati" dissi preoccupato.
"No lasciami" disse lei urlando.
"Piccola aprì gli occhi, guardami"

Aprì gli occhi e in essi riuscì a vedere la paura. Mi abbracciò e i suoi respiri iniziarono a farsi regolari. Mi chiedevo se quel tipo la tormentava ancora.

"Stai bene?" domandai.
"Scusa, non dovrei essere qui" disse alzandosi.

Mi alzai di scatto seguendola.

"Aspetta, aspetta non te ne andare"

Fece finta di non sentirmi e continuò a camminare. Con un passo veloce arrivai alla porta prima di lei.

"Peter, per favore fammi uscire"
"No, se non mi dici cosa ci facevi nel mio letto"

Sbuffò. Adoravo quando lo faceva.

"Non riuscivo a dormire"
"Per quello sei entrata qui?"
"Si" disse quasi sussurrando.
"Ti conosco Lali, dimmi la verità"

Fece marcia indietro e tornò a sedersi sul mio letto.

"Ero venuta a chiederti scusa per la mia reazione di ieri, ero spaventata"
"Ti ho fatto paura?" dissi deluso.
"No, no. Per l'amore di Dio, no Peter. Mi hai solo sussurrato una frase che mi ha fatto pensare a quando Benjamin a cercato di..." fece una pausa "beh lo sai."
"Ti chiama ancora?" Chiesi.
"Si, tutti i giorni, il peggio è che si sta mettendo mio padre in tasca"

Strinsi i pugni lungo i fianchi e sospirai.

"Riguardo a ieri, mi dispiace tanto Lali, ero arrabbiato, non volevo vederti, volevo stare il più lontano possibile da te"
"Nemmeno io volevo vederti Peter, non mi ha fatto bene"

Mi avvicinai a lei afferandole le mani.

"Ho reagito in quel modo con te perché eri sorridente, sembravi felice e mi feriva sapere che non ero io la ragione della tua felicità. Ti amo Lali, ti amo ancora, forse anche più di prima" dissi tutto d'un fiato.

Mi appoggiò le mani al petto, guardandomi negli occhi.

"Peter per favore, non rendere tutto più difficile"
"Non deve essere così Lali, dovresti vivere con me tu ora, non con tuo padre, so che ti maltratta e non voglio che tu stia in un posto dove Benjamin potrebbe trovarti facilmente"
"Non ti riguarda più Peter"
"Invece sì, sei ancora mia moglie e so che mi ami ancora, lo vedo nei tuoi occhi"

Una lacrima le scese giù per la guancia e iniziai a fissarla.

"È così complicato tutto" disse guardandomi.
"Sei tu che stai complicando le cose Lali. So che hai paura, so che hai sofferto e so cos'hai passato, lascia che io ti protegga, lascia che stia al tuo fianco sempre. Non dovrai temere vicino a me Lali" le afferrai le mani e lei mi sorrise.

Era forse un sì questo suo sorriso?

Lasciatemi qualche stellina e qualche commento! 
A tutti quelli che seguono e commentano la mia storia, grazie di cuore!
A prestissimo ♡

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