Capitolo 21

264 23 11
                                    

Aggiornamento dopo tanto tempo ragazzi!
Scusatemi, ma con la scuola mi è un po' difficile, anche perché quest'anno ho la maturità.
Scusatemi. Spero vi piaccia il capitolo 😘

Osservai Peter, aveva gli occhi iniettati di sangue dalla rabbia, non l'avevo mai visto così.
Era seduto sopra Benjamin e continuava a tirarli pugni, prima con la mano destra poi con la sinistra, non la smetteva più, avevo paura che potesse ucciderlo.

"Peter" sussurrai.

Niente, non mi sentiva.
Cercai di parlare un po' più forte.

"Peter" la mia voce era lievemente più alta di prima.

Ancora niente, non mi sentiva.
Tutta quella scarica di adrenalina e di rabbia che aveva addosso, lo scollegavano dal mondo esterno, in questo momento Peter era in un mondo tutto suo.

"Peter, smettila" riuscì ad urlare.

La sua mano, che stava per colpire per l'ennesima volta il volto di Benjamin, si fermò.
Peter si girò lentamente e mi guardò, non capiva cos'era successo.
Si guardò la mano, era sporca di sangue, un po' suo e un po' dell'uomo che era steso a terra, ormai privo di sensi. Tornò a guardare me e i suoi occhi si addolcirono.
Venne correndo verso di me toccandomi le guance.

"Piccola" mi sussurrò.

Iniziai a piangere e cercai di pulirli le mani.

"Io.." non sapeva cosa dire "Mi dispiace, non ci ho più visto dalla rabbia"

Annuì timidamente, anche perché ero nuda e lui non mi aveva mai visto così. 
Mi sorrise, passandomi la giacca come se mi avesse letto nella mente.

"Vieni" mi prese in braccio "Ti porto in camera"

Mi portò in camera e mi appoggiò dolcemente sul letto.
Non la smetteva di guardarmi, di sicuro non avevo un bel aspetto.

"Guarda cosa ti ha fatto" disse stringendo i pugni.

Mi guardai nello specchio di fronte a me, il mio occhio sinistro era viola.

"Dovrei tornare di là e ucciderlo"
"No ti prego, basta violenza" sussurrai.
"Resta qua, vado a chiamare la polizia"
"Va bene"

Peter se ne andò, io afferrai una maglietta, la indossai e misi anche delle mutande.
Mi guardai di nuovo allo specchio, troppe volte in passato avevo avuto lividi sul corpo a causa sua.
Si, c'era una parte della storia che nessuno, nemmeno Euge sapeva.
Benjamin si divertiva a picchiarmi quando tornava a casa ubriaco. Sopportavo tutto per il semplice fatto che pensavo che fosse il suo modo di distrarmi amore, per il semplice fatto che non sapevo come fosse l'amore, quello vero.
Ero una stupida ragazzina ribelle, che odiava a morte i suoi genitori per averla abbondonata.

"Cazzo, cazzo, CAZZO!" urlava Peter dal soggiorno.

Corsi di là.  Sapevo benissimo che mi aveva detto di rimanere in camera, ma non se ne parlava.

"Che succede?" disse andando verso di lui velocemente.

Era steso per terra da solo. Benjamin era sparito.

"Lali, torna in camera"
"Dov'è lui?"
"Cazzo, sono andato via un attimo, pensavo che era svenuto, ma a quanto pare mi ha preso in giro"
"Non è possibile" dissi sedendomi a terra"

Un brivido mi percosse la schiena.
Non era finita. L'incubo sarebbe continuato. 

RACCONTA PETER

Conoscevo quello sguardo. Avevo paura e a dir la verità pure io ne avevo.
Quest'uomo era pazzo. Non reagivo cosi da molto tempo. Non sentivo più quella scarica di adrenalina e quella voglia di uccidere qualcuno da troppo, ma il modo il cui lui stava toccando Lali aveva fatto svegliare la bestia che c'era dentro di me. La bestia dentro di me che pensavo, ormai, morta.
Mi avvicinai lentamente a Lali.

"Piccola" le sussurrai "Quel bastardo non ti farà niente"
"Adesso sa dove vivo, non potrò andare da nessuna parte"
"Traslocheremo, in una casa più grande. Andremo a vivere in un posto più nascosto"
"Come farai con il lavoro, non puoi perderlo"
"Non è un problema, parlerò con la compagnia e rinuncerò al ruolo di pilota, chiedendone un altro ma che non mi faccia stare lontano da te neanche un giorno"
"Scusami" abbassò il viso "Ti sto sconbussolando la vita, dovrei semplicemente prendere le mie cose ed andarmene via"
"Hey, hey" le afferrai il viso "Ma cosa dici?"
"Si Peter, la tua vita era perfetta prima che io apparissi"
"Lali, la mia vita è perfetta ora con te"
"Mi dispiace"
"Piccola, tu sei tutta la mia vita adesso, nessuno ti toccherà mentre io sarò al tuo fianco, te lo prometto questo"
"Ti amo" disse sorridendo timidamente.
"Ti amo Lali" le lasciai un leggero bacio sulle labbra "Su adesso andiamo a prendere il computer"
"Il computer?" mi chiese perplessa.
"Dovremmo pur trovare una casa, non credi?"

Sorrisi e lei scoppiò a ridere. Dio quanto l'amavo.
Se avessi dovuto proteggerla con la mia vita l'avrei fatto.

Ragazzi, ricordatevi di lasciarmi una stellina se vi è piaciuto il capitolo e anche qualche commento per sapere cosa vi è piaciuto o magari anche cosa non vi è piaciuto 😘
Naty ♡


Ubriachi d'amoreDove le storie prendono vita. Scoprilo ora