You destroyed my life!

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TANYA SMITH VOICE:

Avevo aspettato quel momento per più di quattro anni, ero stanca di aspettare, non ne avevo più la forza. Lo volevo, lo desideravo, non potevo più farne a meno. Avevamo deciso di restare 'amici' e cominciare il nostro rapporto dal livello di base, per poi salire ai livelli alti, lo stare insieme. Era la stupidaggine più grossa che avevano deciso di fare, due persone che si vogliono come noi, non potranno mai essere amici. Quello che avevamo fatto noi, non era fare l'amore, era sesso. Sesso tra due persone che non stanno insieme ma che si amano. Non sapevo cosa mi era preso, non sapevo perché lo desiderassi così tanto, era come se lui fosse la mia cocaina, il mio corpo lo desiderava. Non sapevo se quell'armonia che c'era tra noi sarebbe durata fino a casa. Se fosse stato il contrario avrei preso un'aereo e sarei rivenuta con Justin ai Caraibi. Di questo ne ero certa. Litigavamo per motivi il più delle volte stupidi e poi finivamo per urlaci cose orribili. A Los Angeles entrambi volevamo comandare e dimostrare la nostra forza sul territorio, in vacanza eravamo semplicemente Tanya e Justin. Forse era questo che ci faceva andare d'accordo.

Il giorno dopo io e Justin avevamo deciso di passare la serata insieme, avevamo deciso di andare in spiaggia, alla festa caraibica alla quale sarei dovuto andare con Deasy. Eravamo passati da amici, ad amici di letto, a due semplici ragazzi che si stavamo frequentando, tutto in quarantott'ore. La voglia di stare insieme era tantissima. Ci eravamo preparati, Justin mi aveva aiutato a scegliere l'abbigliamento per la serata in spiaggia. Entrambi in valigia avevamo pantaloncini mimetici, così Justin mi costrinse ad indossarli. Sopra io ci abbinai una maglia corta a mezze maniche, arrivava pochi centimetri sopra l'ombelico. Lui indossò una maglia bianca, sembravamo gemelli, ma era divertente. Uscimmo da quella stanza solo quando quando fummo pronti, avevamo perso un sacco di tempo a prenderci in giro e si era fatto tardissimo. Quando uscimmo in salotto beccammo Deasy e John vestiti in modo elegante, con abiti da sera. Subito salì la tensione e l'imbarazzo, loro non sapevano che stavamo provando a riavvicinarci, non sapevano nulla di nulla.

"Vi sposate e non ci avete detto nulla?" ironizzò Justin.

"Voi due vi siete arruolati nei Marin?" ironizzò John.

"John ed io andiamo a cena" spiegò Deasy.

"Io e Justin andiamo in spiaggia" spiegai io imbarazzata.

"Non preoccuparti, non mi devi spiegazioni, tutto l'hotel ieri ha sentito i tuoi gemiti" mi disse Deasy in un orecchio ad alta voce

"Stavamo giocando" mi morsi la guancia.

John e Deasy scoppiarono a ridere per la mia risposta. Justin ed io rimanemmo impassibili davanti al loro divertimento.

"Ci siamo presi una tregua" aggiunse Justin.

"E vi siete detti: perché non fare sesso?" ipotizzò John.

"Lei mi voleva, mi provocava e io non ho resistito" disse le cose come stavano.

"Justin non scendere nei particolari" avvisai.

"Ehi non c'é problema, siete grandi e potete fare quello che volete" John alzò le mani.

"Quindi ora state di nuovo insieme?" chiese speranzosa Deasy.

"No, noi ci stiamo frequentando" spiegai.

"Perché dovete perdere tempo, già vi conoscete" Deasy non era d'accordo.

"Non dovreste andare a cena?" ricordò Justin.

"Noi andiamo, voi non uccidetevi a vicenda" scherzò John.

"Non capisco perché devono perdere altro tempo" brontolò Deasy vicino a John, uscendo dalla suite.

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