Capitolo 22

1.5K 92 31
                                    

Shinichi e Shiho, dopo aver parlato dei rischi di quello che stavano per fare, uscirono fuori dall'ospedale. Si misero a cercare la macchina di Gin nei dintorni ma non c'era nessuna traccia di essa.

Eppure lui era sicuro che sarebbero venuti a cercarlo per ucciderlo e per uccidere Sherry. Aspettarono di vedere passare quella macchina ma niente.

-Andiamo a casa del dottore, sono sicuro che siano lì ad aspettare il nostro ritorno-

Era impossibile per loro tornare a piedi: il tempo minacciava pioggia e la strada da fare era tanta.

Decisero insieme di prendere un taxi per fare prima. Non parlavano molto, le parole da dirsi non erano tante.

Shiho si girava spesso a guardare Shinichi. La sua espressione era fredda, apatica. Ma sapeva che sotto quella maschera c'erano preoccupazioni e paura di non farcela.

Semplicemente, Shinichi, sapeva mantenere il sangue freddo e non lasciava intravedere niente.

La scienziata si girò a guardare fuori dal finestrino. Non riusciva a schiarirsi le idee. Voleva solamente cercare di capire veramente a cosa stava andando incontro.

Era consapevole del fatto che molto probabilmente non avrebbe mai più visto il sole sorgere. Ma sentiva come se Shinichi questo non l'avesse capito fino in fondo.

Le aveva detto che sicuramente sarebbe tornato da Ran ma non poteva averla quella certezza. Era qualcosa di troppo grande perfino per Shinichi Kudo.

-Non hai paura di abbandonarla?-

Glielo chiese come se i suoi pensieri avessero preso voce. Shinichi si girò a guardare Shiho che però non ricambiava lo sguardo.

-Ti ho detto che tornerò da lei-

Fece una risata sarcastica. Si meravigliò, Shinichi non aveva proprio capito con chi stava andando a confrontarsi.

-Basta, guarda in faccia la realtà. Non puoi sapere neanche se arriverai a domani mattina-

Lo disse con la voce tremante, era spaventata. Aveva troppa paura di coloro che avevano ucciso a sangue freddo sua sorella Akemi.

-Hai ragione, non posso saperlo. Ma la cosa più importante è che lei stia bene-

Dopo quella fredda conversazione nessuno dei due proferì più parola. Qualche minuto dopo arrivarono davanti casa del professore e, come previsto, trovarono la macchina di Gin parcheggiata lì davanti.

Né Vodka né Gin si trovavano nella macchina quindi, Shinichi e Shiho,  diedero per scontato che fossero dentro l'abitazione.

Shinichi fece per entrare ma Shiho lo fermò tenendolo da una manica della giacca.

Il ragazzo si girò a guardarla e vide il terrore nel suo sguardo. Le mise una mano sulla spalla e fece quel suo solito sorriso.

-Se non te la senti va bene lo stesso-

-No, entrerò! Però, non lasciarmi da sola...-

La prese per mano per farla entrare insieme a lui. Fortunatamente per Shiho, Shinichi, non si accorse della scossa di brividi che le provocò con quel contatto.

Ma adesso lei si sentiva veramente al sicuro. Entrarono piano nella struttura facendo attenzione.

Potevano essere nascosti ovunque pronti a sparare. Ma la prima cosa che i ragazzi videro li fece bloccare subito.

Infatti, legati tutti insieme con delle corde e seduti a terra, c'erano i giovani detective.

Avevano dello scotch nella bocca e le lacrime erano sui loro volti. Quando videro Shinichi e Shiho entrare subito iniziarono a muoversi per far capire loro che c'erano dei criminali in casa.

E subito, da dietro un angolo Vodka e Gin uscirono allo scoperto. Vodka puntava la pistola verso i bambini mentre Gin la puntava a Shiho e Shinichi.

Il giovane Holmes fece subito spostare Shiho dietro di lui per proteggerla. Gin fece uno schiocco con la lingua e buttò la sigaretta a terra.

-Bellissima Sherry, quanto tempo! Ti sei fatta nuovi amici, brava-

Shinichi stringeva i pugni a tal punto da far diventare bianche le sue nocche. Era furioso ma non poteva fare niente sennò avrebbe messo a rischio la vita dei bambini.

-Shinichi Kudo, non dici niente? Sai, abbiamo trovato questi bambini qui fuori che aspettavano il dottore Agasa-

-I bambini non c'entrano nulla! Lasciali andare!-

Gin iniziò a ridere senza mai smettere di puntare l'arma sui due.

-Ti vedo un po' furioso, non sarà per la tua amichetta dell'agenzia, vero? So però che se l'è cavata!-

-Non ti azzardare a toccarla più! Pure lei non aveva niente a che fare con te, perché l'hai fatto?!-

-Forse puro divertimento ahahaha. Potrei tornare da lei a farle una visita!-

Come avrebbe voluto mettergli le mani addosso in quel momento ma non poteva farlo.

La cosa strana era che l'FBI non fosse ancora arrivata. Dentro la casa del dottore erano state piazzate delle cimici dagli agenti speciali proprio per arrivare nel caso di una attacco dell'organizzazione degli uomini in nero.

-Non toccarla più! Non ti basta avere me? Lascia che Ran viva! Lei è importante per me, più importante della mia vita...-

Non avrebbe mai pensato di dover supplicare quei criminali per il bene di Ran. Ma avrebbe fatto molto di più se lei ne avesse avuto bisogno.

-Anche tu sei ugualmente importante per lei-

Shinichi riconobbe subito quella voce. Dallo stesso punto della casa in cui si erano nascosti Gin e Vodka, uscì Vermouth. Non aveva nessun'arma nelle mani.

Gin la fulminò con gli occhi non appena la vide. Sicuramente nel loro piano non era previsto che lei si facesse vedere.

-Per questo uccidere solo te, Shinichi, sarebbe crudele-

Alzò gli occhi che fin'ora aveva tenuto bassi e lo guardò con aria di sfida. Poi gli fece un segno di saluto con la mano.

-Se la lasciassimo vivere farebbe della sua vita uno strazio. Vivrebbe la sua vita come uno zombie-

-Tsk, smettila di dire queste stupidagini! Ran non è così fragile-

Fece un sorriso di ovvietà guardando il detective.

-Ne sei certo? Se tu non ci fossi più allora lei farebbe una qualche pazzia. Voi due non potete essere separati, non importa cosa accada...vi amate troppo-

Shiho ascoltò parola per parola il discorso di Vermouth. E si fermò un attimo a riflettere: aveva ragione. Loro non potevano essere separati. Non importava quanto erano forti.

E, proprio perché anche lei provava qualcosa per Shinichi, voleva vederlo felice insieme alla donna che lui amava veramente.  

Angolo Autrice 

Allora, riguardo il blog ho deciso di non aprirlo, perdonatemi! Poi, ho scelto la copertina del libro! Ma non dirò né di chi nè qual è perchè sarà una sorpresa! E' tutto!

Vostra, Alice

~Un'ultima Volta E Altre Mille~Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora