~capitolo 20

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Ci arrivò un messaggio era Micheal <<alle 8 alla confraternita solita steve>>
Ehm, avevano decisamente cambiato luogo: da un parco sperduto alla confraternita.
Steve mi prese la mano.
Le nostre dita si intrecciarono.
Durante il tragitto eravamo rimasti in silenzio, entrambi nervosi suppongo. Restò al mio fianco mentre attraversammo la casa affollata e arrivammo nel grande salotto; lì aleggiava una cappa di fumo. Qualcuno mi offrì da bere ma Steve rifiutò più volte al mio posto.
"Mh, guarda guarda chi si rivede" esclamò una voce femminile... Dafne.
"Magnifico" biascicai
Era più vestita del solito (tendeva a girare seminuda). Aveva una maglietta che lasciava intravedere le tette, volutamente e dei pantaloni tutti strappati. Era ovviamente accompagnata da un ragazzo alto e biondo.
"Ciao Steve, non mi ero accorto di te... ero acceccata dalla bellezza della tua ehm ragazza" disse sarcastica
"Ma Vaffanculo puttana" rispose lui. Mi nascosi la bocca con le mani per non mostrare il sorriso sul mio volto che improvvisamente era comparso.
"Puttana a chi?! ripetilo, scusa" sbottò lei offesa
"Tu sei una puttana" dissi io.
Lui mi guardò credo che si meravigliasse di me dato che di solito gli insulti li ricevevo e basta.. ma ero davvero seccata.
Dafne mi scrutó malissimo e se ne andò con il suo accompagnatore.
"Non posso credere che tu glielo abbia davvero detto"
"E invece si" risposi orgogliosa.
Lui andò al piano di sopra a salutare diversi amici io invece andai in cucina a bere. Dopo parecchi shot stavo malissimo.
Tornai di là e mal volentieri mi misi a giocare ad obbligo verità.
Dafne mi obbligó a baciare ale ma io mi rifiutai.
"Allora verità... è vero che sei una cogliona Perché dopo che hai scoperto che Steve ti usava per soldi ti ci sei fidanzata? Mh, mia cara non ti biasimo fa delle cose con quella lingua..."
Il pensiero di loro due insieme mi dava il vomito.
"No, non è vero. Tu piuttosto che hai visto più profilattici che un esperto di porno?"
"Brutta stronza"
Sorrisi
La spintonai. Steve arrivò in quel momento,mi bloccò e mi portò via.
"Ha detto cioè mi ha ricordato di quando tu gliela leccavi...." ammisi triste
"Ah" fece un sorrisetto
"E' ora di andare, piccola"
"Di già" Sbuffai
"Non sapevo fossi appassionata di confraternite" ridacchiò nuovamente.
"Bhe, potremmo sempre fare qualcos'altro" dissi sensualmente e cercai di sbottonare la cintura.
"Cosa cazzo hai bevuto? "
"Mh, dai ti voglio" continuai e iniziai a infilare le mani nei suoi boxer.
"So che lo vuoi anche tu"
"Eh, va bene mi arrendo" disse.
Andammo in una camera vuota. Chissà cosa ci avevano fatto su quel letto ma non ci pensai in quell'istante.
Chiusi a chiave la porta per sicurezza. Mi slacciò il vestito rapidamente.
Mi misi come sempre a cavalcioni su di lui e mi spinsi dondolandomi forte.
Era bello.
Sapeva che io avevo il controllo e tutto ciò mi eccitava ancora di più.
Gemetti quando mi abbassai au di lui, devo ammettere che era un bel suono. Mi coprivo la bocca di tanto in tanto. Era la prima volta che lo facevamo così.
Finito tutto mi baciò sulle labbra e mi riportò di sotto. Uscimmo dalla porta senza salutare nessuno. Era stata una serata davvero impegnativa avevo quasi picchiato la mia nemica, avevo bevuto un botto e l'avevo fatto in una confraternita. Una volta a casa (ero da sola mia mamma era a lavorare) mi misi a letto e pensai a quanto lo amassi.
Tutto ciò che volevo era lui.
Solo lui.
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