~capitolo 26

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Ero scioccata.
Avevo davvero mio padre davanti agli occhi?
Inziai a piangere.
"Papà" gridai
Mi corse in contro e mi abbracciò forte.
"Non piangere zuccherino" mi consolava
"Papi che fine hai fatto... tre anni senza te. Potevi farti sentire" dissi separandomi improvvisamente da lui.
"Mandavo tutte le settimane lettere per te e di tanto in tanto telegrammi ma non ho mai ricevuto risposta" sembrava confuso "tua madre non te le ha date vero?" Era diventato triste.
"N..no"
Perché non me le aveva consegnate?
Di cosa aveva paura?
"Stai bene piuttosto? "
"Si dai papi"
"Il ragazzo? "
Mi chiese
"Sei il solito" e ci mettemmo a ridere
"Si, Steve" risposi
e in quel momento mi ricordai di lui: mi stava aspettando.
"Ah, mi sta aspettando"
"Dai ti accompagno" propose
Steve era appoggiato a un muretto con il cellulare tra le mani.
"Ciao piccola.."
Si scambiarono un occhiata e poi mio padre disse "ma tu sei il figlio di George ten?"
"Si,non per mia scelta però"
"Era un mio collega, io e te ci siamo visti tre anni fa se non sbaglio a una riunione di lavoro. Accipicchia sei davvero cresciuto" si salutarono con una stretta di mano
"E' un piacere averlo rivisto" disse Steven a mio papà.
"Anche per me,figliolo"
"Vi lascio ragazzi. Ci vediamo presto"
Si allontanò.
"Hai visto già la pagella?"
Domandai per rompere il silenzio
"Ehm, si. L'importante è che sono uscito da sto inferno!! Tu?"
"Si tutti voti positivi" esclamai
"Secchiona mia" e mi diede un bacio sulle labbra.
"Non sapevo che i nostri genitori fossero buoni amici. " fece un occhiolino.
Dopo una serie di ti amo ci salutammo ed entrai in casa.
"Mamma" gridai
"Devo parlarti"
"si, in fretta che devo uscire tesoro"
"Ehm..."
Non trovavo seriamente le parole.
Cosa gli potevo dire.
Trovai un briciolo di coraggio comunque.
"Ho rivisto papà"
Presa dalla rabbia buttò a terra il costoso vaso della sala.
"Quel verme"
"Calma..."
"Perché non mi hai mai consegnato le sue lettere? Dimmelo. È pur sempre mio papà" avevo alzato anche io la voce.
"Azzurra non so cosa quell'uomo ti abbia detto ma stagli lontana è matto. Ci ha abbandonate tre anni e ora... ora lo dobbiamo perdonare?!"
"Raccontami cosa è successo tra voi ti prego, ti supplico"
"No"
E se ne andò sbattendo forte il portone.
Mi inginocchiai a terra e Scoppiai in lacrime. Di nuovo.
In fine mi accasciai per terra e mi addormentai.

Quando mi svegliai notai delle braccia attorno a me.
Mamma??
"Azzy scusa amore... Siediti voglio chiarire con te"
"Va bene" singhiozzai
"Vedi ehm tuo padre e io litigavamo spesso per le minime scemenze. Gli dicevo tante cattiverie e lui le diceva a me. Quattro anni fa iniziò ad avere altre donne: tornava a casa con le camicie sporche di rossetto rosso e stava sempre al telefono dicendo che era un collega di lavoro. Ultimamente si ubriacava spesso e mi menava.Ho parecchi lividi addosso; ma io lo amavo e non l'ho mai denunciato. Poi Un giorno saltò fuori che amava un'altra e... ecco non è vero che lui se ne è andato. Io l'ho cacciato fuori dicendogli di non tornare più.
Si è messo con una donna più giovane che tuttavia ha una figlia sai? Della tua età credo . E odio lei e quella stronza di sua madre ma.. sai come è lui è felice e anche io credo di esserlo. Ho sbagliato, sbagliare è umano. Perdonami e scusa se non ti ho mai consegnato le lettere. Io non so se voglio riallacciare i rapporti con quell'uomo ma credo sia giusto che tu e lui vi parliate."
" Grazie per il chiarimento e non preoccuparti.
In quanto all'accaduto mamma hai comunque un cuore grande amava un altra e l'hai lasciato andare da lei.... "
"No, ho un cuore a pezzi" rispose tremante.
La strinsi forte.

PAPÀ
MAMMA
LE AMANTI.
TROPPO CASINO NELLA TESTA.
TROPPO CASINO ATTORNO.
TROPPO CASINO NELLA VITA.

Take Me Out.... Tonight!Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora