ELLE'S POV
-Come mai hai paura dell'acqua?-
Mi gelo sul posto a sentire quella domanda.
Mi tornano alla mente brutti ricordi che tento da molto tempo di dimenticare.
-Scusa la domanda, non volevo essere indiscreto- si passa una mano tra i capelli biondi e abbassa lo sguardo.
-No Luke, va bene. Voglio parlartene- gli sorrido.
Credo che parlarne con lui mi farebbe bene, mi fido di Luke e so che capirà.
-Allora..- prendo un sospiro prima di continuare -Ebbi una brutta esperienza da piccola-Lui annuisce continuando a guardare attentamente il mare.
Mi soffermo a guardare il suo profilo rivolto verso l'oceano e in quel momento mi sentì molto fortunata.È sempre lui a cercarmi, è sempre lui a fare il primo passo, è sempre lui a prendere l'iniziativa e mi sento un pò in colpa.
Effettivamente non gli ho mai dimostrato nulla e adesso voglio farlo.
-Avevo 13 anni più o meno, era una festa di fine anno, l'aveva organizzata una mia amica per festeggiare l'inizio dell'estate.
È stato un ragazzo.-Luke spalanca gli occhi e stringe i pugni.
-Era ubriaco, io ero l'unica con i vestiti addosso, non volevo fare il bagno e- sospiro.
-Ehi, non devi per forza.- prende la mia mano e la stringe.
-Lui inizió a fare battute sulle mie tette e io gli diedi uno schiaffo.- mi mordo il labbro prima di scoppiare a ridere per l'espressione sconvolta di Luke.-Mi gettò in acqua con tutti i vestiti e riuscivo solo a sentire le sue luride mani su di me. Lì è iniziato tutto.- sospiro portandomi una mano tra i capelli.
-Mi si bloccò il respiro, vedevo tutto appannato. Iniziò a mancarmi il fiato e ed ho avuto paura, tanta paura. Era come se mi avessero rinchiuso in una scatola piccolissima in balìa di me stessa. Non toccavo e non sapevo come tenermi a galla- giro il viso dall'altra parte asciugando le lacrime.
-Cosa intendi con questo?-
-Sai cosa avrei sempre voluto fare? Avrei voluto giocare a basket, entrare nella squadra della scuola e magari diventare il capitano della futura squadra femminile. Avrei voluto fare una scuola di danza o magari correre in bicicletta. Avrei voluto passare un'infanzia diversa, giocare a rincorrerci in giardino con Mike e Soph. Sarebbe stato tutto diverso. Luke io volevo solo essere una bimba normale, fin da piccola e la prima volta che è successo sono rimasta traumatizzata.-Luke non mi risponde, non sento la sua voce, non sento nulla se non le sua braccia che mi stringono forte a lui. Adesso quel profumo di fragola invade i miei sensi, è come se quella minuscola scatola fosse stata perforata e dai quei piccoli fori entrasse luce, piccoli fori che si stavano piano piano allargando, fino a farmi uscire dalla scatola.
-Lo hai battuto però, hai vinto tu.- prende il mio mento tra le sue lunghe dita e mi fa alzare la testa, asciuga le lacrime che scendono sulle sue guance.
-Si, si ho vinto io.- sorridiamo entrambi.
Volto lo sguardo verso il mare appoggiando la testa sulla sua spalla, le onde battono freneticamente contro gli scogli creando della schiuma bianca.
Mi godo quel momento cullata dalla brezza marina che accarezza il mio viso.
Stringo le gambe al petto e ci poggio sopra il mento.
Passarei ore ed ore ad ammirare il mare da qui, con Luke.
È stato molto carino, sapevo di potermi fidare di lui.
Ha un effetto positivo su di me, riesce sempre a calmarmi e tranquillizzarmi e nemmeno se ne accorge, sono fortunata ad averlo nella mia vita.-Ehi guarda-
La sua voce mi sveglia dai miei pensieri.
Volto lo sguardo su di lui e lo vedo intento a prendere un sassolino tra i tanti della spiaggia.
-È a forma di cuore- me lo porge.
È un piccolo sassolino bianco dalla forma perfetta di un cuore.
-È bellissimo- sorrido dolcemente.
Annuisce d'accordo con la mia affermazione.
-Sei come questo sassolino- dice poi.
Inarco un sopracciglio non capendo -Che vuoi dire?-
-Questo è diverso da tutti gli altri, è l'unico tra tutti che si distingue. È piccolo e delicato, ma meraviglioso. Tu sei come lui.- spiega guardandomi dritto negli occhi. In questo momento mi sento davvero stupida, come può ad un ragazzo dolce come lui, piacere una come me?
Lo guardo stupita dalle sue parole.
Non credo di essere "unica" o "meravigliosa" ma mi fa sempre piacere sentirmelo dire da Luke.
-Che belle parole Luke, grazie- sento le mie guance arrossire e abbasso lo sguardo verso il sassolino, accarezzandolo con la punta delle mie dita.Ora capisco l'imbarazzo di Soph nel ricevere complimenti.
-Che ore sono?- chiedo poi
-Sono le 6 pm, ti va di andare a bere qualcosa?- propone
Annuisco. Sto per alzarmi quando Luke afferra la mia vita e mi fa sedere sulle sue gambe. Rimango gelata a quel gesto, fa scontrare i nostri nasi prima di citare -Non mi hai detto qual è il primo motivo.-
Maledico me stessa per averglielo accennato e lui per avere una buona memoria. Voglio dirglielo ma ho anche paura. -Il tuo sorriso.- affermai
-Cosa?- aggrotta le sopracciglia -Il primo motivo per cui potrei morire, è il tuo sorriso.- Mi alzo subito di scatto, non posso credere di averglielo detto davvero.
Mi sistemo la maglia prima di tendere la mano a Luke per aiutarlo ad alzarsi.
Lui l'afferra e con un piccolo slancio è già in piedi. -Credo proprio che userò questo punto a mio favore.- fa l'occhiolino e gli do un pugno sulla spalla
-Che ne dici, andiamo da Gemma?- chiede.
-Si dai, a vederlo da qui non sembra nemmeno molto affollato- replico.
Mi afferra la mano e ci dirigiamo al locale non molto distante da noi.Appena entriamo notiamo Calum seduto solo ad un tavolo.
-Ehi- ci chiama sventolando la mano.
Andiamo a sederci nel tavolo con lui.
-Che ci fai qui da solo?- gli chiediamo.
-Ero in spiaggia con amici ed eravamo saliti a prendere una birra- risponde.
-E dove sono gli altri adesso?- inarco un sopracciglio
-Sono appena andati via, io stavo finendo la mia birra- prende un sorso dalla bottiglia.
-Cosa prendiamo?- mi rivolgo a Luke.
-Io pensavo anche ad una birra fresca- dice
-Allora io uno yogurt-Chiamiamo il cameriere e prendiamo le nostre ordinazioni prima di continuare a chiacchierare del più e del meno.
Ci sediamo tutti e tre insieme ad un tavolo allora colgo l'occasione di inviare la foto che ho scattato a Sophia e Calum a quest'ultimo.
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Summer Love||CTH;,LRH
Ficção Adolescente**N.B.: NON È UNA STORIA CAKE** -Ognuno di noi ha dei limiti, tu me li abbatti tutti-