Chapter 21

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ELLE'S POV
Mi giro e rigiro nel letto, non trovando una posizione comoda per dormire.
È notte fonda e io vorrei fare di tutto in questo momento, tranne che dormire.

I miei fratelli sono andati a bere qualcosa con i ragazzi e da quello che mi ha detto Soph, Luke non era con loro.

Cosa cavolo mi è saltato in mente?
Ripensando che qualche ora fa ero nel suo divano, su di lui, voglio sprofondare dalla vergogna.

Sbuffo prendendo il mio telefono ed entro su Whatsapp, c'è un messaggio di Luke di circa dieci minuti fa.

"Sei sveglia?"

Riblocco il telefono girandomi dall'altra parte del letto. Non voglio vederlo, sono troppo imbarazzata per quello che è successo.
-Mi stai evitando?- mi alzo di scatto.
La testa di Luke sbuca dalla finestra, ha un cappellino di lana grigio, riesco a vedere chiaramente i suoi occhi chiari divertiti.
-Che diavolo ci fai qui? E perché sei appeso alla mia finestra?- con un balzo entra dentro e si avvicina al letto. Le gambe magre sono fasciate da dei jeans neri e ha una felpa a righe grigie e nere, le maniche gli coprono i palmi delle mani.
-Sono venuto a controllare che fosse tutto apposto.- si siede sul letto facendo spallucce.
-Sei scappata prima.- si gira verso di me apettando che io parli.
-Beh, non volevo disturbare. Ma perché sei entrato dalla finestra?- cambio discorso non sapendo cosa dire.

Scuote la testa.

-Sono tutti sotto in salotto e sono ubriachi, credono che tu stia dormendo da ore, sono convinti che siano le 8 di mattina.- ridacchia.
-Wow, che fratelli responsabili- alzo gli occhi al cielo.
-Mettiti una felpa fuori fa freddo, voglio portarti in un posto.-
-Adesso?-
-Si, adesso.- sbuffa trascinandomi fuori dal letto.

Adesso noto che ha un piccolo zainetto, muoio dalla curiosità.

Prendo i vestiti e le converse ed entro in bagno, facendo molto piano per non dare nell'occhio.

Quando entro in camera trovo Luke a curiosare tra le cianfrusaglie sulla scrivania.
-L'hai tenuta.- sorride mostrandomi la pietra a forma di cuore che ha trovato.
-Vieni c'è la scala.- dice uscendo dalla finestra.
-Hai portato una scala?-
-Certo, non voglio mica che tu ti rompa una gamba.- mi guarda male.
-Vedi che io, mio caro, ho fatto 10 anni nei boy-scout e so bene come si scavalca una finestra. Mi sono arrampicata sugli alberi per anni.- mi vanto incrociando le braccia.
-Fammi vedere allora, scimmietta.- alzo gli occhi al cielo prima di uscire dalla finestra.
Inizio tranquillamente a camminare sul tetto, a Londra lo facevo sempre quando mamma e papà non mi facevano andare da Louis.

Guardo Luke scendere tranquillamente dalle scale.
-Pappa molle.- sbisbiglio prima di raggiungerlo.
-Allora, dove andiamo?- iniziamo ad incamminarci.
-A mare, ti faccio fare un giro in barca.-
-Dimentichi un piccolo particolare.- mi fermo.
-Non l'ho dimenticato, sta tranquilla ho pensato a tutto, rilassati.- mi porge la mano sorridendomi.
La accetto ricambiando il sorriso.

Torniamo sui nostri passi e mi rendo conto che le nostre dita sono intrecciate. Un sorriso spontaneo tinge le mie labbra e noto che anche Luke sta sorridendo.
-Non scapperai questa volta.-
-No non scapperò.-

Arriviamo in spiaggia, non ero mai stata da queste parti.
C'è un piccolo ponte di legno con alcune barche ancorate, in acqua ci sono dei gelleggianti bianchi, sono uniti come se formassero un cerchio.
-Sono per la sicurezza, di notte non si possono oltrepassare.-
-Galleggianti salva vita.- affermo prima di superarlo.
Lo sento ridacchiare e mi raggiunge.

Iniziamo a camminare sul ponte, Luke si ferma davanti una barca, sembra apparentemente molto costosa, in effetti sembra quasi uno yacht in miniatura.
-È tua?-
-Di un amico di famiglia, me l'ha data in prestito.- mi mostra le chiavi facendole scontrare l'una con l'altra.
Tira fuori delle torce dallo zainetto e me ne porge una.
-Attenta a dove metti i piedi.- alzo gli occhi al cielo prima di seguirlo.

Saliamo sulla barca e spalanco la bocca notando che a terra ci sono cuscini e delle coperte. Sembra un letto molto accogliente per i miei gusti.
-Te l'ho detto che ho pensato a tutto.- mi prende la mano e mi porta sul "ponte di comando". Inserisce le chiavi, mi tengo dal sedile quando accende la barca.
-È la prima volta che sali su una barca?- annuisco.
-Chiudi gli occhi.- faccio come dice. Sento le farfalle nello stomaco quando iniziamo a camminare sull'acqua.

Ci fermiamo poco dopo, e come ha detto Luke, siamo ancora dentro ai galleggianti salva vita.

Si siede sul letto di cuscini facendomi segno con la testa di raggiungerlo.

Aveva ragione, fa freddo qui.

Mi sdraio accanto a lui.
Il cielo stellato sopra di noi è di una bellezza indescrivibile.
-Dimmi qualcosa di te Elle, non so quasi nulla.-
-Sai qualcosa che non ho mai detto a nessuno. Quella cosa. Non ne ho mai parlato con nessuno a parte Mikey e Soph.-
-Come ho fatto a guardagnarmi la tua fiducia fino a tal punto?- si gira verso di me. Ha il mento nascosto dentro la felpa e il suo profilo è dolcemente illuminato dalla chiara luce della Luna.
-Mi hai salvata da me stessa.- gli sorrido dolcemente.
Torno a guardare il cielo e pochi secondi dopo vedo una luce muoversi velocemente e cadere giù dal cielo.
-Guarda Luke!- gliela indico.
-Esprimi un desiderio.- chiudo gli occhi pensando quello che vorrei di più al mondo.
-Il mio si è gia realizzato.- sussurra prima di poggiare le sue labbra sulle mie.
A quel contatto, i brividi invadono il mio corpo, una sensazione stupenda si impadronisce di me. Un semplice bacio a stampo che colma tutti i miei sensi. Apro gli occhi trovando Luke a pochi centimetri da me, sorride ed è bellissimo.
Più bello del cielo stellato sopra di noi.
-Ti sei deciso finalmente.- lo stuzzico prima di far incontrare nuovamente le nostre labbra. Mi chiede dolcemente l'accesso, le nostre lingue di conoscono timidamente. Lo sento sorridere nel bacio e istintevamente porto le braccia intorno al suo collo. I nostri nasi freddi si scontrano e gli schiocchi dei nostri baci risuonano tra le onde.

Poco dopo ci allontaniamo sciogliendo il nostro bacio. Mi sorride prima di lasciarmene uno sul naso. Poggio la testa sul suo letto, lui mi stringe a sé e riesco a sentire il battito del suo cuore attraverso la felpa spessa. È veloce, sembra il suono sel mio metronomo, assomiglia proprio a quello. Il tintinnio del tempo veloce, accellerato ma molto più piacevole.

Non era solo Luke, ero anche io a farlo sentire così.

CALUM HOOD

Viva noi che aggiorniamo sempre in piena notte.

Bene bene il bacio tanto atteso dei Lukelle è finalmente arrivato😏

Non so più cosa scrivere che bello spazio autrice.
In realtà non ha un senso questo spazio autrice I JUST WANNA TAAAALK

Oggi è 1 settembre, hello darkness my old friend.

E tra poco inizia la scuola e io sono qua a chiedermi cosa devo dire nel riassunto in lingue della mia estate dal momento che non ho fatto niente se non stare a casa a vedere serie tv e ascoltare musica e assillare Calum su Twitter.

E nulla, che tristezza.

Vi voglio bene alla prossima,
Sofia😋

Summer Love||CTH;,LRHDove le storie prendono vita. Scoprilo ora