Quel pomeriggio a casa Clifford regnava il silenzio, Michael dormiva come al solito e Sophia era chiusa in camera sua a trovare mille modi per uccidere Harry, in fondo aveva ragione.
In tutto ció Elle aveva la testa appoggiata al muro della cucina scervellandosi su cosa potesse fare. Pensó di preparare una torta, ma non ne aveva un grandissima voglia.
Poteva fare maratona di Harry Potter, ma aveva lasciato l'hardisk a Londra.
Poteva ronfare come suo fratello Michael ma cosí avrebbe passato la notte insonne.Allora decise di andare a fare un giro.
Prese le cuffie e le chiavi di casa
-Sto uscendo- urlò prima di chiudere la porta alle sue spalle.L'aria era leggermente più fresca del solito, il cielo era sereno e di un colore roseo, il sole stava per tramontare.
Non sapeva dove andare di preciso, segui il marciapiede fino a quando non incontrò un sentiero che attiró la sua attenzione. Non ere alsfaltato come gli altri, era ricoperto di erba alta e fiori. Le ricordava tanto un sentiero di un bosco di Londra, ci andava spesso con il suo gruppo scout, aveva dei pini altissimi e faceva sempre molto freddo, anche durante l'estate. Una volta, durante un campo estivo, lei e la sua squadrigia delle Koala, mentre tutti dormivano, uscirono dalla tenda e si avventurarono per quel bosco.
Lei era la più coraggiosa del gruppo, aveva avuto paura anche lei quella notte ma credeva che solo gli sciocchi non avessero paura. I coraggiosi sono coloro che lottano e battono la paura, non quelli che non la hanno.Il suo spirito avventuroso si risveglió.
Camminó per circa mezz'ora e calpestando l'erba del sentiero notó che esso si divideva in tante piccole strade che portavano in posti diversi, seguí uno di questi e poco più avanti trovó un parco recintato.
Quando arrivó all'ingresso era chiuso con un grosso lucchetto, le giostre erano molto vecchie e alcune di loro erano rotte e bruciate. Scavalcó il cancello entrando nel parco, aveva un aria triste, di solito i parchi portano allegria. Beh questo era abbandonato ma alcune giostre sembravano stabili secondo lei.
Ingenuamente salí su un altalena che sembrava apposto e non appena di sedette, le catene di essa cedettero facendo cadere così Elle che diede una bella botta di sedere.
Pessima idea.
Diede un'occhiata in giro e notó un altro cancello, doveva essere l'uscita.
Ormai il sole era tramontato e iniziava a fare buio, era meglio tornare a casa.
Mentre scavalcava il cancello, si taglió il palmo della mano.
Guardó tra le sbarre di esso cercando di capire quale fosse il sentiero giusto, ce n'erano così tanti che adesso non lo riconosceva più e il buio non stava aiutando per niente.Decise di seguire l'istinto e prese quello alla sua destra, camminó per una ventina di metri prima di ritrovarsi nuovamente dentro al parco.
Sembrava proprio la scena di un film horror.
Adesso la paura la stava soffocando, prima non si era accorta che ci fosse un sentiero che uscisse dal parco senza scavalcare il cancello. Prese il telefono e compose il numero di sua sorella. Chiamò diverse volte ma nulla, lo stesso con suo fratello.
E adesso? Non sapeva come tornare a casa e non riusciva nemmeno ad orientarsi.
-Giselle. Stai molto calma. Pensa. Pensa, cosa farebbe Franck se fosse qui?-
Franck era il suo capo scout, si erano trovati in una situazione simile solo che erano 25 persone, non una, e 25 persone pensano meglio di una sola, in tanti la paura diventa adrenalina ma se sei sola la paura cresce e basta.
-Sicuramente direbbe ''Porca miseria ragazzi ci siamo persi!''- imitó una voce maschile e sembró quasi un pirata in esilio.
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Summer Love||CTH;,LRH
Teen Fiction**N.B.: NON È UNA STORIA CAKE** -Ognuno di noi ha dei limiti, tu me li abbatti tutti-