Fateci sapere in un commento cosa ne pensate e grazie mille per i commenti dei capitoli precedenti 💕
Appoggió le mani sul bancone di quel locale, mentre guardava la Luna.
Le onde sbattevano contro la riva risuonando piacevolmente.
La osservava dall'alto mentre si guardava intorno, la trovó così bella.
I suoi occhi viaggiarono per tutto il suo corpo e poi si soffermó sul suo dolce viso.
La pelle chiara risaltava i suoi occhi scuri e il suo rossetto rosso metteva in risalto le sue labbra apparentemente morbide.Sembrava cosí insicura e allo stesso tempo coraggiosa.
Lei si alzó in punta di piedi per guardare meglio tra la folla.
I loro sguardi si incontrarono, osservò per qualche secondo la sua figura magra. Decise di raggiungerla senza farsi notare. Arrivò dietro di lei che ancora lo cercava con lo sguardo, appoggió il mento sulla sua spalla come ultimamente era solito fare. Venne invaso dal suo profumo di vaniglia e sorrise.
-Tu non saluti mai?- Giselle si giró verso Luke, sorridevano entrambi.
Annuì e le fece cenno con la testa di raggiungerlo.
La musica alta si sentiva già da fuori, le note di Paradise dei coldplay popolavano la grande stanza.
-Balliamo?- chiese Luke.Era un pó dubbiosa, ballare con Luke quando erano soli era tutt'altra cosa che ballare con tutte quelle persone. E Luke era conosciuto a Sydney ed Elle aveva già ricevuto brutte occhiate, ma con tutte le ragazze che lo conoscevano lui aveva scelto lei per ballare dunque lei accettó.
Quando raggiunsero la pista partí Dammit dei blink 182.
-Adoro questa canzone!- escamó lei. Luke iniziò a canticchiare il testo
-It's alright to tell me what you think about me
I won't try to argue or hold it against you--I know that you're leaving you must have your reasons
The season is calling and your pictures are falling down- continuó Elle cercando di lasciarsi andare, aveva bisogno di rilassarsi.
-Aspettami qui.- si allontanó da lui lasciandolo perplesso incamminandosi verso il bar.
Ordinò il drink più forte e si sedette sulla sedia girevole. Chiuse gli occhi iniziando a girare su di essa, sentiva già l'alcol circolare nel suo corpo. Quando riaprì gli occhi, quasi non cadde giù dalla sedia.
-Porca troia Luke, vuoi farmi morire di infarto questa sera?- il biondo fece un sorrisetto furbo mostrando le fossette.
-No, ma vorrei riportarti a casa lucida.- in quel momento passò davanti a loro un cameriere con un vassorio pieno di drink, ne prese due al volo e li bevve tutti d'un sorso.
-Tranquillo, sono lucidissima.- con un balzo scese dalla sedia e lo trascinó nuovamente in pista. Iniziò ad ondeggiare i fianchi a ritmo di musica non curandosi degli sguardi che erano puntati su di lei.
-Smettila.- Gli occhi ghiaccio di Luke guardarono dritti nei suoi.
-Perché?-
-Non lo sopporto.-
-So di essere una frana a ballare, ma potevi essere più gentile.-
-Non sopporto che tutti questi ragazzi ti guardino in modo così arrogante e perverso.- il tono di Luke era duro, rimase immobile a quelle parole.
Una strana sensazione invase il suo petto quando Luke posò la fronte sulla sua e istintivamente chiuse gli occhi. Percepiva il suo respiro caldo sul viso e il suo profumo di fragola e tabacco.Qualche istante dopo le note di You found me dei The Fray iniziarono a farsi chiare.
Luke poggiò le sue mani sui fianchi di Elle, avvicinandola di più a sè, i loro nasi si scontrarono proprio come quel pomeriggio a casa sua.
A quel contatto la sensazione sul suo petto iniziò a bruciare di piú.
Avvolse le braccia intorno al suo collo, questa volta però Elle era tutt'altro che calma, respirava profondamente e aveva ancora gli occhi chiusi.
Appoggiò la testa sul suo petto magro, cullandosi tra le sue braccia, gli accarezzava i capelli alla base del collo. Non sentiva più niente, solo il suo corpo che la coccolava dolcemente.
-Mi stai ascoltando?-
-Luke non riesco a pensare a nulla se non alle tue mani su di me.- A quelle parole si distanziò subito da lei ma per poco perché lo riavvicinó subito, tornando esattamente alla posizione di prima.
-Non ho detto che non mi piaceva.- riaprì gli occhi trovando Luke con un sorrisino furbo, avvicinó le sue labbra al suo orecchio e sussurrò -E quello cos'era?-
-Forse dovrei chiederlo io, considerando che muori di gelosia.- Luke ridacchió a quelle parole ma erano vere.
-Stavo dicendo- circondó la sua vita girandola di spalle, facendo così che la sua schiena aderisse al suo petto.
-La prossima volta stai attenta a chiudere la chiamata.- ridacchió spostando i capelli di Elle accarezzando la pelle del suo collo.
Sgranó gli occhi, il cuore iniziò a martellare forte nel suo petto.
-Che vuoi dire?- fece finta di nulla
-Voglio dire che ci sento e sai a cosa mi riferisco.-
-Ti sbagli, a cosa?-
-Non fare la finta tonta.- appoggiò la testa sulla sua spalla cullandosi del suo profumo, ormai quello era il suo posto e a lei non dispiaceva affatto.Rimase in silenzio senza dare troppo importanza alle domande a trabocchetto di Luke, era strano quella sera, ma le piaceva questo lato. E quella frase ''Non sopporto che tutti questi ragazzi ti guardino in modo così arrogante e perverso'' sembrava fredda all'inizio ma adesso che ci ripensava, trovò diversi significati dietro di essa. Cose che forse a Luke non importavano minimamente ma a lei si, perché voleva essere guardata solo dagli occhi limpidi di Luke.
Passarono minuti, forse ore, le canzoni cambiavano ma loro ballavano sempre lo stesso ballo, se così si può chiamare. La schiena di Elle era ancora appoggiata al petto di Luke, le sue braccia circondavano la sua vita e aveva tenuto il viso nascosto nell'incavo del suo collo per tutto il tempo beandosi del suo profumo.
-Mi piace una ragazza.- ruppe il ghiaccio Luke.
-Anche a me piace un ragazzo.- Giselle era quasi infastidita da quelle parole.
-Chi è?- cercó di liberarsi dalla sua presa ma fu inutile.
-Non sono affari tuoi.-
-Parlami di lui.- sospirò, sapeva che Luke non l'avrebbe lasciata andare se non avesse parlato.
Si girò verso di lui, il suo cuore batteva così forte che a momenti le sarebbe esploso nel petto. Chiuse gli occhi prima di dar voce al suo cuore.
-Lui è diverso, sembra quasi surreale un ragazzo come lui, è dolce, premuroso. E passando del tempo con lui piano piano ho scoperto che ha un lato oscuro che voglio conoscere.-
-Non hai paura?-
-Non potrei mai avere paura di lui dopo che mi ha salvata da una delle mie paure. E la sua voce mi sembra quella di un angelo. Quando lo sento cantare mi sembra di vivere su un altro mondo, riesce a farmi dimenticare ogni cosa, tutto il dolore e la sofferenza non ci sono più.- aveva ancora gli occhi chiusi ma sentiva che Luke si era avvicinato smisuratamente al suo viso.
-Cosa provi quando stai con lui?- accarezzó la sua guancia con la punta del suo naso.
-Mi fa sorridere, riesce a rendermi felice senza accorgersene. E quando mi sfiora- aveva il cuore in gola, come se la stessero soffocando.
-Dimmelo ti prego.-
-Ho la pelle d'oca e i brividi. È così dolce. Come se non volesse farmi male.- quando riaprí gli occhi, guardando quell'azzurro non sentiva più quel peso sul petto.
-Ed ha delle fossette che mi fanno impazzire.- sorrise
-Dimmi della tua ragazza adesso.- lo abbracció chiudendo nuovamente gli occhi, nascose il viso nell'incavo del suo collo.
-Lei è strana. Non ho mai conosciuto una ragazza come lei, è cosí intensa.-
-Intensa?- ridacchió
-È semplice ma anche complicata, è solare e timida, sicura e insicura-
-È strana.- sussurró stingendosi di più a Luke.
-Ed è bellissima.-
-Cosa ti piace di lei?-
-Tutto, anche il più piccolo dettaglio. Gli occhi sopratutto, sono di un castano scuro con delle sfumature di verde e il suo sorriso potrebbe illuminare una stanza. Mi piacciono i suoi capelli anche e le sue labbra.- Elle poggió la fronte su quella si Luke mordendosi il labbro, lui si avvicinò di più a lei.
-le sue labbra mi fanno impazzire, sembrano così morbide.- erano sempre più vicini, i loro respiri caldi si mescolarono e la distanza che li divideva era uguale allo spessore di un foglio di carta.
Le loro labbra si sfiorarono e istintivamente chiusero gli occhi, si stanziarono di poco quando il telefono di Elle suonó.Che tempismo.
-Era Michael, puoi accompagnarmi a casa?- Luke annuì.
Il viaggio fu silenzioso, Elle lo passò a guardare le strade di Sydney scorrere dal vetro del finestrino, non aveva spiccicato parola.
Luke invece era concentrato sulla guida e ogni tanto lanciava delle occhiate alla ragazza trovandola sempre nella stessa posizione.
Quando arrivarono a casa Clifford, Mike li aspettava davanti alla porta, scesero entrambi dall'auto e Elle salutó Luke con un semplice ''Buonanotte'' prima di andare di sopra-Come sta Sophia?- chiese il biondo. Michael fece spallucce in risposta.
-Ricordi del patto? Quello delle sorelle?- Quando Luke tirò fuori il discorso, Mike aveva già capito dove volessere arrivare ed era tentato dal prenderlo a pugni.
-Arriva al punto Luke.-
-Stavo per baciare Giselle stasera e voglio provarci- non poteva essere più diretto di così.
-Stai fottutamente scherzando vero?-
-Per favore non fare così, sei il mio migliore amico. Mi conosci, se non mi piacesse davvero non te lo avrei chiesto lo sai.-
-Luke se abbiamo fatto quel patto è perché vogliamo mantenere il gruppo intatto e cazzo è mia sorella-
-Lo so ed hai ragione, ma io non sono Calum. A me Giselle piace davvero, parlane con lei. Se lei vorrà io la renderò felice, se rifiuta io starò al mio posto e non la guarderò più.-
Gli occhi chiari di Luke erano speranzosi, non tanto verso Mike ma più verso sua sorella. Fissava la scala, come se improvvisamente fosse diventata interessante. Sperava che la ragazza che era passata di lì poco prima, scendesse nuovamente da lui per finire quello che avevano lasciato in sospeso.Distesa sul suo letto lei pensava la stessa cosa, mordicchiandosi le labbra che avevano sfiorato quelle di Luke.
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Summer Love||CTH;,LRH
Ficção Adolescente**N.B.: NON È UNA STORIA CAKE** -Ognuno di noi ha dei limiti, tu me li abbatti tutti-