CAPITOLO 8 "Nicolai"

71 3 3
                                    



Lunghi capelli platino vibravano sul suo bel viso candido quando il venticello delicato della notte soffiava lento e tiepido. Clay, se ne stava in piedi appoggiata con le spalle ad un muretto poco più basso di lei che era alta ed esile. Il suo abbigliamento era sexy e stravagante, indossava una lunga canotta di pizzo nera che le arrivava a metà coscia, sotto ad essa si vedeva la sua pelle chiara, un reggiseno in pizzo della stessa tinta e un piccolo brillantino all'altezza dell'ombelico. Sotto alla canottiera portava uno short nero che a momenti scompariva sotto a quest'ultima. Le gambe lunghe e perfette erano slanciate e ancora più lunghe grazie ai tacchi vertiginosi che indossava. Con una sigaretta tra le labbra dipinte di un rosso acceso come le unghia di mani e piedi smaltate, se ne stava a colloquiare flirtando con un grosso omone dalle grandi spalle. Quando Dominic si accorse del cambio repentino nell'espressione di Oliver capì immediatamente che stava per succedere qualcosa, seguì lo sguardo di lui concentrato su qualcosa o qualcuno oltre l'angolo e la vide...

- Quando mi hai visto la prima volta e mi hai chiesto di avere un angelo donna dai capelli biondi e gli occhi azzurri, volevi lei, Clay - disse l'angelo di colpo

- Si - rispose Oliver senza rendersene neppure conto - volevo Clay. Vorrò sempre Clay. - si voltò guardando l'angelo - è un problema? - si rabbuiò

- No, non per me, lo è per te stesso. - Il giovane umano lo guardò come per volerlo trafiggere con lo sguardo ma, in fondo, in cuor suo sapeva che Dominic aveva ragione.

L'uomo dalle spalle larghe, i capelli rasati e l'abbigliamento tipico dei motociclisti si avvicinò a Clay le prese una mano e ci mise al suo interno qualcosa, la ragazza sorrise tenendo tra pollice e indice una piccola compressa, Dominic si fece ritto sulla schiena e focalizzò la sua vista, restò ammutolito quando con orrore riconobbe la pasticca tra le ossute dita di Clay. In quel posto c'era bisogno di una recluta di angeli pensò, lui da solo di certo non avrebbe potuto aiutare tutte quelle anime, eppure, era così tentato di andare dalla ragazza e strapparle quella maledetta pasticca dalle mani. Era così furioso e irritato, tutte quelle sensazioni gli stavano scoppiando nel petto, non era più in grado di gestirle.

- Che c'è? - gli domandò Oliver - cos'hai visto? -. Clay aprì la bocca e mandò giù la piccola compressa. Dom chiuse gli occhi solo per un istante - la tua amica ha bisogno d'aiuto - disse infine

- Aiuto? Clay? - gli domandò Oliver continuando a guardare da lontano la ragazza, Dominic lo prese per un braccio e lo tirò via - è stata drogata - Oliver sobbalzò udendo quelle parole

- Che cosa?! Dobbiamo intervenire! Tu devi fare qualcosa! Sei un angelo no? Fai qualcosa! -

- Non posso farlo, non è mio dovere, non spetta a me Oliver -

- Non spetta a te? Non spetta a te?! - ringhiò rabbioso liberandosi dalla presa dell'angelo - tu non sei un angelo, sei solo un fallito! - Dom deglutì restando colpito seriamente da quelle parole

- Cosa vuoi fare eh? Correre da lei? Farti spaccare la faccia da quel tizio, tutto per poter fare l'eroe? Non è così che si comportano gli eroi Oliver -

- Io voglio proteggerla! Non voglio essere un fottuto eroe Dominic. Voglio salvare la persona che amo è così difficile da capire??? - l'angelo restò impietrito a quelle parole Voglio salvare la persona che amo aveva detto, quelle parole furono come eco nelle sue orecchie. Oliver gli diede le spalle pronto a raggiungere Clay ma Dom lo tirò verso sé - non farlo - pronunciò, l'umano in preda alla rabbia dimenticò ogni cosa, dimenticò chi era Dominic e del perché si trovava lì, dimenticò quanto aveva promesso a se stesso e a sua madre, dimenticò tutto lasciandosi sopraffare da una rabbia cieca. Allungò il braccio destro e con il pugno chiuso colpì l'angelo dritto sul naso. Corse in avanti urlando ingiurie all'omone dalle grandi spalle - figlio di puttana non osare toccarla! - ringhiò a denti stretti quando questi si era avvicinato a Clay toccando il suo corpo e leccando il suo collo.

HeavenDove le storie prendono vita. Scoprilo ora