Challenge 2 - Lice_and_Catz vs RossFlashSweet

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Lice_and_Catz orario consegna 13,40

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FALENE

Il sorriso del demone era zucchero e fiele al tempo stesso. Non sembrava essere stato sorpreso dalla comparsa dello stiletto. Anzi. Appariva piuttosto divertito.
"Che carina... sei proprio una cosina graziosa."
Sotto gli occhi prima confusi e poi atterriti di Davina, alzò una mano e lasciò che la punta del pugnale bucasse la pelle del suo indice. Immediatamente la lama iniziò a scottare, tanto che la cacciatrice si allontanò con un singulto e la lasciò cadere a terra, dove il metallo cominciò a divenire rosso d'incandescenza, prima di sciogliersi in una pozza nera. Quando rialzò gli occhi, Patrick Macnil le stava sorridendo.
"Ora che non ci sono più ostacoli, perché non mi accompagni a fare un giro in terrazza?" mormorò gentile, anche se la morsa in cui strinse il suo braccio non lo era. La tirò con grazia verso le vetrate oltre cui una terrazza abbellita da un giardino pensile attendeva silenziosa. L'ultima cosa che Davina vide prima che fosse celato alla sua vista dai vasi di aranci fu Hugins osservarla con preoccupazione. La ragazza sapeva di non avere nulla sotto controllo, ma si contenne dall'urlare. Doveva farcela. Poteva farcela.
"Allora, cosa sei? Il tuo odore è demoniaco, ma c'è qualcosa che lo guasta..." commentò il demone, mettendola alle strette contro una siepe di pungitopo. Davina capì che non aveva identificato la sua metà angelica.
"Penso sia colpa del profumo umano." commentò con un sogghigno, cercando di apparire spavalda. Macnil le si avvicinò, lentamente, fino a quando i loro visi non furono che a pochi centimetri di distanza.
"Un piccolo demone alle prime armi... non te l'ha detto nessuno che non puoi uccidere uno come me con uno stuzzicadenti di ferro?" sussurrò, mentre Davina tremava, percependo il fiato di lui sulla sua bocca.
"Evidentemente no..."
"Ho molti nemici. Chi sarà il mandante di questo maldestro tentativo di eliminarmi?"
Patrick Macnil alzò una mano e l'avvicinò ai capelli della giovane donna. A Davina non sfuggì la trasformazione delle sue dita in veri e propri artigli.
"Un vero peccato." sospirò malinconicamente il demone. Nell'esatto istante in cui alzava la zampa per colpire, un improvviso e silente boato riempì di luce la mente e gli occhi di Davina. Per un momento non ci fu altro. Poi un istinto impellente e tirannico si impossessò del suo corpo e la guerriera protese entrambe le braccia verso il petto di Macnil, come se volesse dargli una spinta. Quello che accadde, invece, fu che le mani di Davina penetrarono nel suo torace come un coltello. Il demone emise un singhiozzo ridicolmente sorpreso e si fermò, la mano in aria, mentre la ragazza, conscia finalmente delle sue azioni, circondava il suo cuore con le mani e dava uno strappo. Un suono di seta strappata rappresentò le ultime parole di Macnil, perché subito dopo si disintegrò in una miriade di falene grigio-nere.

"Beh, alla fine hai capito come sfruttare la te angelica." Fu il commento divertito di Hugins, poco dopo. Davina guardandolo storto, rispose: "Prendimi da bere. Me lo merito."

VS

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14,55

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LA DEMONE TRADITRICE

Davina Swift, una cacciatrice di demoni.Sono nata da un amore proibito di un angelo e di un demone. Nonostante fossi un demone, il clan dei Soren mi accolsero con loro. Ma ciò non significava che fossi considerata figlia della Luce divina,ero l'impura del gruppo.Mi allenavo duramente,ero riuscita a far prevalere la luce che c'era in me.Ero addestrata e venivo considerata la più forte del clan.In poco tempo riuscii ad imparare molte lingue e soprattutto a combattere.Un giorno, inaspettatamente il Gran Maestro della cerchia mi convocò.Mi inchinai a lui e al suo volere.-Angelo,sei pronta per la tua missione ufficiale.Noi del clan Soren ti riteniamo opportuna per poterti recare al ballo in maschera nella villa del Senatore Patterson.Dovrai uccidere un demone,Patrick Macnil.-
Prima di andare,feci un inchino ringraziandolo.
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Posizionai meglio la maschera oro sul mio viso, raccolsi le balze del vestito e con un gran respiro entrai nella villa dei Patterson.Nonostante avessi la maschera che copriva interamente il mio viso,la sala degli ospiti aveva occhi solo per me.Aspettai sulla soglia della porta e,dopo essermi inchinata lentamente diedi inizio al ballo in maschera.Il quintetto di archi sulla balconata rendeva tutto molto affascinante e suggestivo.L'angelo e il demone che c'erano in me mi rendevano un'incredibile cacciatrice.Nonostante avessi la piena fiducia del Clan,venni accompagnata dal mio amico fedele Hugins.Feci finta di non averlo visto,era la mia prima missione,volevo cavermela da sola.Mi avvicinai verso il buffet con la piacevole sensazione che mi trasmetteva la musica in sottofondo.Presi un drink,strinsi il calice tra le mani e lo ingoiai subito.In me si scatenò un putiferio.I miei sensi scovarono la presenza demoniaca di Patrick.Egli,come me, si accorse della mia presenza demoniaca così si avvicinò.Posai il calice e,come se fossi ipnotizzata mi avvicinai di più a lui.Lo guardai negli occhi;erano belli, affascinanti,traditori.Portai lentamente la mano sulla giarrettiera,posta sulla mia coscia e sfilai lo stiletto.Un boato si levò in sala. Hugins cercò di avvicinarsi ma glielo impedii.
Gli occhi di Patrick non erano allarmati o impauriti, erano soltanto felici.
Portai lo stiletto vicino al suo cuore. Con la punta strappai quella odiosa camicia bianca.Strinsi di più il manico dello stiletto,chiusi gli occhi e cercai di reprimere quella sensazione che mi stava travolgendo,uccidendo.Mi sentii toccare le spalle,così mi girai di scatto e tutto ciò che vidi furono gli occhi di Hugins iniettati di sangue.Avevo pugnalato il mio amico, avevo tradito il mio Clan,ero diventata una demone.
-So cavermela da sola,non ho bisogno di voi.-Una luce accecante mi travolse, le mie ali cominciarono a essere risucchiate provocandomi un dolore atroce alla schiena.Patrick scappò dalla mia presa e prima che se ne andasse mi sussurrò all'orecchio:
-Sapevo che avresti ceduto.-
Abbassai gli occhi,tolsi la maschera e alzai la testa verso il cielo.-Sono una peccatrice, una traditrice, sono una demone. Patrick,ovunque tu sei ti troverò,ti ucciderò,prenderò il tuo cuore e lo divorerò.Sono un angelo caduto dal cielo-

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