LETTORE: Ire336 - Quinta Fase

45 1 0
                                    

IL SEGRETO DEL CASTELLO

Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.

IL SEGRETO DEL CASTELLO

L'ansia mi sta divorando.

Non era così che doveva andare.

Avevo programmato il mio piano nei minimi dettagli, ma purtroppo qualcosa è andato storto.

Tutto ebbe inizio dall'ennesima rivolta popolare a cui i miei genitori presero parte; avrebbero voluto rivendicare i soprusi subiti da troppi anni e riscattare i propri diritti.

Neanche la vita di centinaia di persone innocenti è bastata perché la giustizia e il rispetto primeggiassero nel piccolo paese in cui vivo.

Ogni giorno andavo a far visita ai miei genitori al cimitero, dopo aver finito di lavorare per un bottegaio che mi aiutava a guadagnarmi quel poco che mi bastava per procurarmi un tozzo di pane a pranzo e a cena e mi offriva un piccolo angoletto nella sua bottega dove poter passare la notte, dato che la nostra casa era ormai in possesso dei "più forti" –era così che li chiamava mio padre- a causa dei debiti che i miei genitori avevano con loro.

Trascorrevo del tempo in loro compagnia, parlando della mia giornata, dei clienti che quella mattina erano venuti in negozio, dei pettegolezzi che avevo sentito dalle signore del quartiere, di quanto sentissi la loro mancanza.

Una sera arrivai al cimitero un po' prima del solito. Il cielo si illuminava di mille colori, doveva essere pressappoco l'ora del tramonto. Pensai che non avevo mai visto il mare e a quanto mi sarebbe piaciuto bagnare i piedi nella schiuma delle onde che si infrangono sulla spiaggia, quando notai che qualcuno aveva lasciato una scatola con un ritratto dei miei genitori attaccato su un lato accanto alle loro tombe. Mi chinai per raccoglierla e la aprii. Conteneva un foglio ripiegato più volte su se stesso. Lo aprii e provai con fatica a leggere la lunga storia che riportava.

"Questa è la storia di un giovane nobile di origini francesi, trasferitosi nella residenza paterna in Romania insieme alla sua famiglia, la cui unica colpa era essersi innamorato di una giovane popolana cinese, tanto povera quanto bella. La ragazza era giunta in Romania con i suoi genitori, alla ricerca di una vita migliore, aprendo una piccola sartoria con i risparmi di una vita. Una mattina il giovane si recò al negozio per acquistare un nuovo abito per l'imminente Natale e rimase estasiato dalla purezza e dallo splendore della ragazza che con cautela riponeva la merce negli appositi scaffali. Fu un colpo di fulmine e dopo non pochi tentavi di corteggiamento, anche la ragazza cedette al fascino del valoroso giovane che le rubò il cuore. La famiglia di lui era molto benestante e suo padre, il nobile Charles De Le Roi, non approvava la relazione del figlio con una popolana qualsiasi, perciò i due si incontravano clandestinamente nei sotterranei del castello di Bran per trascorrere del tempo insieme. Il loro amore crebbe ogni giorno di più tra quelle mura, fino a sfociare nel dono più grande e più bello che potessero farsi l'un l'altro: una splendida bambina. Così, una notte, i due giovani amanti decisero di fuggire insieme e coronare finalmente il proprio sogno d'amore. Si promisero che mai nessuno sarebbe rimasto senza l'altro e che il loro amore avrebbe sopravvissuto anche all'inesorabile destino di morte che inevitabilmente avrebbe colpito entrambi. Infatti un giorno una nuova forma d'amore sarà in grado di far battere di nuovo i cuori dei due giovani innamorati."

#picartcontest Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora