Challenge 1- MartyMendolicchio vs Thewinterhoney

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MartyMendolicchio orario consegna 8,40

Seduta alla sua scrivania, sorseggiava un Tè caldo al Timo. Faceva molto freddo quel giorno, ma l'ansia che la pervadeva da capo a piedi di scrivere questo articolo, la faceva ribollire dall'interno. Era tra l'arrabbiato, il vendicativo e la pietà.

Dentro di lei, qualcosa la spronava e le diceva: "Fallo Kat, se lo merita!"

Accarezzava la tazza ancora tiepida, pensierosa ma oramai convinta. Stava per scrivere un articolo su Pamela Sanders, il suo Capo, che più che definirsi tale poteva soprannominarsi 'Vipera'. Una sanguisuga che le portava via tutte le speranze, la sua credibilità, ogni qual volta aprisse bocca per rivolgerle qualche commento sgradevole. La situazione, a Kat Garret, non le era mai andata bene; ma nonostante ciò continuava sicura per la sua strada, senza mai smettere di credere nelle sue capacità. Lei lo sapeva benissimo che era brava e che la Sanders, quasi la temeva. Non doveva giocare sporco con lei, Kat era come un fuoco. Se lo alimentavi troppo, prima o poi ti saresti bruciato. E' difatti, così sembrava.

La Garret aveva scoperto un qualcosa di losco che si celava dietro la bellissima immagine che si era creata la Sanders. Immune a qualsiasi tipo di Gossip, lei aveva una vita perfetta e senza errori.

Ma Kat aveva tra le mani qualcosa di grande, qualcosa che le avrebbe rovinato la vita. Ed era chiaramente decisa a farlo.

Sentì d'improvviso una mano carezzarle la spalla docilmente, e poi il calore di un tenue bacio scoccatole sulla guancia. - Non l'hai ancora scritto, vero?- disse Raji, il fidanzato da ormai cinque anni di lei.

Negò chiaramente con il capo. - Sono convinta di scriverlo, credo. Ma ancora non trovo le forze - posò la tazza di fianco al computer.

- E' un argomento pesante, una rivelazione sconvolgente, anche per me.- sospirò.

Infondo lei non era cattiva.

Nonostante ciò era stanca di sopportare, voleva una volta per tutte darle una lezione. Ma per Kat non era così facile. D'improvviso rovinava la vita di una persona, senza aver mai fatto male a qualcuno prima.

- Ti lascio ai tuoi pensieri. Fai come ti senti.- sorrise dolcemente e scomparse oltre la soglia del corridoio.

Era di nuovo sola, avvolta dai suoi contrastanti pensieri. D'un tratto si dice a se stessa: - Basta. Devo. Veloce e conciso.- E si buttò a capofitto nel scrivere quell'agghiacciante articolo di giornale.

"Pamela Sanders, da tutti definita la Regina del Gossip, in realtà ha ben due temibili segreti da svelare. Alla tenera età di sedici anni, Pamela rapinò la banca centrale di New York con un gruppo di vecchi amici sbandati. E all'età di diciotto, uccise un'anziana signora, sua vicina di casa, presa dalla collera di un banale litigio. Di seguito, le prove e gli articoli che la grande signora, aveva fatto scomparire."

"Non voglio dilungarmi."  L'articolo che aveva scritto era mirato solo a farle del male. Non aveva intenzione di dilungarsi, di suscitare suspense.

Sbuffò sonoramente, cancellando quel che aveva scritto. Non poteva farle del male, non si sarebbe ridotta di sicuro ai suoi infimi livelli. 

Vs
Thewinterhoney orario consegna 10,51

Questione di talento

"Non esiste la fortuna nel mio Regno, o il talento ce l'hai oppure sarai fuori da qui prima di aver visto pubblicato anche solo un tuo trafiletto."

Questa frase continua a martellarmi in testa mentre mi sciacquo la faccia e poi mi osservo allo specchio. I capelli lisci mi ricadono morbidi fino a sotto la vita, gli occhi grandi solitamente color cobalto sono di un colore più freddo e distaccato del solito, come a mostrare una forza che non ho mai creduto di avere.
Prima.
Eppure mi continuano a tremare le mani, anche mentre afferro la mia tazza di caffè fumante e prendo un respiro profondo. In quel liquido scuro rivedo il viso di quella donna che mi ha rovinato ogni singolo giorno passato all'interno della redazione di GoGossip Megazine. Rivedo le labbra sottili incurvate in quei finti sorrisi e quel modo freddo con cui parla con gli altri. Rivedo gli aricoli strappati e le urla infuriate.
E poi vedo anche la faccia che aveva due sere fa. Rivedo i suoi occhi freddi improvvisamente simili ai miei. Osservo la mano che ripone la pistola appena usata sotto il cappotto firmato Armani. Rivedo chiaramente il corpo esanime di un ragazzo, di mio fratello.
E nelle mie orecchie risuona ancora il mio stesso grido.
"Una donna che avrebbe potuto avere tutto." penso mentre mi reco al giornale, dove c'è già molta folla, rimango in disparte con gli occhiali da sole calcati sul viso "Che ha ucciso il proprio figlio per aver rivendicato i suoi diritti, perché voleva chiederle qualcosa di prezioso. E per lei nulla è più importante del denaro e del lavoro...mentre per lui, invece, la famiglia non aveva prezzo."
Osservo l'articolo in prima pagina che ho scritto, stringendo la carta forte tra le dita fredde.
Alzo lo sguardo.
Sta uscendo.
Gli occhi di Pamela Sanders, Regina del Gossip, vagano tra la folla, mentre viene scortata dalla polizia, e si fermano nei miei.
Trema, ma non vi é il solito disprezzo.
È solo confusa.
Mi faccio spazio tra la folla e le poso un bacio sulla guancia, inaspettato e delicato. I suoi occhi ora sono lucidi.
E ormai é inutile mentire, giusto?

"Ho preso il talento da te, eh mamma?"

La guardo allontanarsi e sorrido, mentre i paparazzi mi piombano addosso. Mi tolgo gli occhiali scuri e i miei occhi scintillano, abbagliati dai flash delle fotocamere.
C'è una nuova Regina in città, ora.

E sono io.

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