SPECIAL CHALLENGE 2- RVecchione vs LadyVentia96

121 9 13
                                    

RVecchione orario consegna 14,00

RVecchione orario consegna 14,00

Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.

UN BAMBINO IN BILICO

Sono stesa sul letto a pensare. Pensare su che fare. Pensare su chi amare. Pensare su chi essere. Pensare su chi è il padre del cosino che ho in grembo.
Ho in mano il test del DNA e non so se crederci o no. Il tempo stringe e di certo non lascerò che mio figlio cresca senza padre.
Molte ipotesi e affermazioni mi girano in testa.
Anche se fosse lui il padre del bambino. Io lo vorrei come marito? Lo vorrei come padre di mio figlio?
Tutte queste domande mi ronzano in testa ed io non so darvi risposta.
Ma mettiti l'anima in pace! È lui il padre. Tuo figlio starà meglio con lui. Si capiranno.
Dice una vocina dentro di me.
E se il bambino fosse uguale a me e non si trovasse in sintonia con lui? E se io litigassi con lui? Si ripercuoterebbe sul bambino!
Troppi pensieri affollano la mia mente.
Così decido di chiamarli entrambi. Poi vedrò attraverso il loro comportameno chi scegliere.
Lo stesso pomeriggio li vedo arrivare. 17:30 puntuali. Hanno spaccato il secondo!
Li vedo arrivare silenziosi. Ovviamente a nessuno dei due va a genio vedersi. Poi sono del tutto ignari del fatto che io stavo con entrambi.
Appena chiudo la porta entrambi mi urlano"Perchè lui è qui?"-poi Abel dice-"Oh che ci fai tu qui? Il sottoscritto è il padre del bambino! Quindi è normale che io sia qui!"-"No io sono il padre!"-dice Arthur. Entrambi si guardano con uno sguardo arrabbiato e nervoso. Poi antrambi mi chiedono-"Che sta succedendo qui?"-degludisco e affermo-"Io avevo una storia con entrambi! Poi è arrivato il bambino e...e io non sapevo che fare e nemmeno di chi fosse. Ero confusa. Ma ora ho le idee chiare ed il test del DNA del bambino"- entrmbi si guardano con disgusto- "Ebbene"-dice Arthur- "E...ebbene io ho già deciso  indipendentemente dal test"-"E chi sarebbe tra noi due?"- chiede con fare nervoso Abel. All'improvviso mi vengono in mente tutti i bei momenti che ho passato con loro. Quanto erano uniti prima che iniziassero a provare qualcosa per me. -"Allora?"-dice impaziente Arthur.
Prendo un respiro e dico-"A patto che voi ritorniate uniti. Come prima!"-entrambi dicono all'unisono-"Non esiste!"- mentre si lanciano occhiate di disprezzo.
Io li guardo male e loro abbassano la testa. All'inizio piomba il silenzio. Poi Abel dice sbuffando-"Daccordo!"-ed allunga una mano-"E va bene!"-dice Arthur seccato. Se la stringono. Io tiro un respiro di sollievo e poi dico-"Il padre  del bambino è Arthur... ma ho deciso di stare con Abel! Arthur tu potrai visitare il bambino quando vorrai!"- Abel è felice, mentre Arthur confuso.
Poi entrmbi dicono un-"Ok" e mi abbracciano.
È bello riavere i miei due fratelloni. Certo tra me e Abel c'è qualcosa in più. Ma entrmbi fanno parte della mia vita e mai li farò uscire.

VS
LadyVentia96 orario consegna

VSLadyVentia96 orario consegna

Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.

LA SCELTA

"I gemiti avevano riempito la stanza quando lui era arrivato al culmine del piacere, ci eravamo lasciati andare sul letto senza temere delle conseguenze che quella notte di passione avrebbe portato. Mi ero sentita davvero donna in quel momento tra le sue braccia, ricordo ancora le sue labbra sulle mie, le mani che percorrevano il mio corpo adoranti come non mai. Era stata una notte fantastica e l'amore che avevo letto nei suoi occhi era sincero."

Mi svegliai di scatto completamente madida di sudore, avevo la camicia da notte leggermente alzata rispetto a dove avesse dovuto rimanere e le coperte erano scivolate giù dal letto rivelando che non indossavo biancheria intima. Il mio pensiero era volato a quel ricordo. Una delle tante notti che avevo passato con il padre di mio figlio, o meglio figlia, poiché avevo scoperto che era una femmina. Ma lui non sapeva nulla. Da quando eravamo tornati in Australia Abel e Arthur non si guardavano più nemmeno in faccia, il motivo? Io ovviamente. Entrambi dichiaravano di essere innamorati di me, ma io non sapevo davvero chi scegliere, anche perché provavo sentimenti per tutti e due, ma non sapevo di quale natura.

Non riuscivo proprio a scegliere. Per mesi ero stata con entrambi, senza sapere esattamente cosa provassi per uno e per l'altro.

-Voglio che tu sia la mia donna Giorgie, voglio essere l'unico che guarderai, che bacerai. Perché per me tu sei questo. La mia vita-

Le parole di Abel mi risuonavano ancora nella mente. Me le aveva sussurrate l'ultima volta che eravamo stati insieme, quando gli avevo confidato di essere incinta. Lui era stato felicissimo, ma non poteva sapere che non era lui il padre.

Era Arthur il padre della mia bambina, ma io, io non ero più sicura di amarlo. Gli volevo bene, ma non era amore. Mi alzai dal letto mettendo a posto la camicia da notte in modo che tornasse a coprirmi completamente e mi avvicinai alla finestra. Il tempo delle indecisioni era finito, dovevo parlare con entrambi, dovevano sapere chi di loro aveva rubato il mio cuore.

Presi il telefono e chiamai Arthur dicendogli di venire a casa mia il giorno dopo alle dieci, stessa cosa feci con Abel. Sospirai e tornai a dormire.

*****

-Cosa ci fa lui qui?- tuonò Abel indicando il fratello con aria minacciosa. Eravamo seduto intorno al tavolo della cucina e subito avevano cominciato a litigare

-Smettetela!- intervenni alzandomi dalla sedia. Una fitta di dolore mi fece risedere

-Giorgie!- Arthur mi aiutò a stare seduta mentre Abel ci guardava furente

-Sto bene. Vi ho fatto venire qui perché dobbiamo parlare

Per una volta i miei fratelli si guardarono annuendo. Presi fiato e dissi loro quasi tutto, mentendo costellando però il racconto di alcune bugie, tra cui il fatto che il padre fosse Abel.

-Arthur, io ti voglio bene, ma è Abel che amo-

Lui ci guardò visibilmente distrutto, si alzò e uscì. Due mesi dopo, scoprimmo che si era ucciso.

#picartcontest Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora