Special challenge 3- ZomBee vs RVecchione

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ZomBee orario consegna 15,49

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NOT MY GAME

Il senso di disagio che mi attraversava mi rendeva irriconoscibile a me stessa. Lo stomaco aveva voglia di riversare il suo contenuto all'esterno; mi tremavano le gambe; mi sentivo al posto sbagliato col vestito sbagliato. Avrei voluto i miei occhiali, i jeans, i maglioni, la mia camera e i videogiochi. Come era potuto saltarmi in mente di fare una cosa così?! Lo sguardo di Caleb non migliorava nulla. Mi guardava, ma non come mia madre mi aveva predetto. Sembrava deluso.
"Che hai fatto, Vicky?"
"Non lo so. Volevo..."
"Essere come loro?"
"No... io non voglio..."
"Ma sei venuta apposta per vendicarti!"
Le sue parole di rimprovero mi ferirono, e forse fu proprio tutto ciò di cui ebbi bisogno per guardare tutto quello che mi circondava più lucidamente. Cosa stavo facendo?! Vendicarmi come fanno loro, vestirmi come fanno loro, rubare l'amore alle persone come fanno loro?
"Vicky, non devi farlo. Non devi passare da vittima a carnefice."
"Hai ragione..."
"Quindi cosa hai intenzione di fare. Vuoi diventare la reginetta del ballo?"
Se l'avevo mai voluto in vita mia, non so. Sapevo solo che non era quello che desideravo. Da quando Caleb mi aveva scoperto a giocare al DS nel cortile della scuola, molto era cambiato. Avevo scoperto che anche lui era un po' nerd. Samantha era stata la sua prima cotta ma adesso erano settimane che discutevano e intendevano lasciarsi. Samantha ci stava soffrendo molto e Caleb me l'aveva detto. Quando ci avvicinammo al tavolo dei drink per prendere qualcosa una voce fastidiosa come la soundtrack di MetalGear Solid mi ferì le orecchie.
"Guarda chi si vede! Sfigtoria Pecan!"
Mi girai di colpo per trovarmi davanti la prima orda della mia campagna P.v.P. Che atteggiamento scegliere? Stealth? Basso profilo? Alto profilo? Non belligerante? Ignorai il brutto riferimento ai miei snack preferiti e cercai di assumere un'aria neutrale. Sorrisi e lasciai la mano di Caleb.
"Ciao, Samantha."
"Allora, cosa ci fai alla mia festa? Non ti ho invitata. Sbaglio, ragazze?"
Il coro di Creeper alle sue spalle confermò civettuolo.
"Sono venuta a dirti che mi dispiace molto per te e Caleb. E per qualsiasi cosa ti sia successa."
Le ragazze si bloccarono mentre Samantha esplose in una risata isterica.
"E per cosa dovresti dispiacerti?"
"In fondo non puoi essere davvero felice. Guardati... sprizzi veleno. Cosa ti è successo? Trauma infantile? Ah no, scommetto che i tuoi sono divorziati. Senti, non so come ci si possa sentire ma volevo comunicarti da parte di tutte le Sfigtorie Pecan del mondo che essere stronzi non è la soluzione ai problemi. Prova a darti allo yoga, al fitness! Alle noci Pecan! Ma non rendere la vita degli altri un inferno. Tieniti la tua corona di reginetta, tieniti il tuo ballo e le tue balle, tieniti tutto. Non lo voglio. E adesso ho una campagna Eroe a DarkSouls ad aspettarmi. Goditi la festa."
Caleb tentò di prendermi di nuovo la mano ma rifiutai. Non avrei fatto come loro, non le avrei sbattuto in faccia l'averle rubato il fidanzato. Sapete cosa? Non lo meritava. Non meritava la mia cattiveria. Perchè io vivo la vita alla MIA maniera, nella MIA pelle.

VS
RVecchione orario consegna 16,34

VSRVecchione orario consegna 16,34

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DOLCE, TIMIDA VENDETTA

Ero lì difronte alla casa.
Non riuscivo a credere a quello che stavo facendo. Stavo per vendicarmi i tutto ciò che mi avevano fatto, tutto ciò che avevo subito. A causa loro. Era arrivato il momento della vendetta.
Ho aggiustato per bene il vestito nero e sono entrata.
Una volta varcata quella soglia si entra in un vortice di follia. Tutti si dimenavano sulla pista da ballo. Mentre altri stavano in stanze più appartate per fare non so cosa, ma era ben immaginabile.
Poi ho visto lui. Claeb.
Era splendido come sempre.
Indossava un bello smoking nero.
Stava ballando, l'ho sempre adorato per come si muove.
Poi è arrivata lei. Samantha. Indossava un vestito fucsia molto attillato. Era impeccabile, come sempre, ma questa volta le avrei tolto il titolo di reginetta.
Si è gettata addosso a Caleb che sbuffava con gli occhi.
Non capivo perchè stava con lei se non la sopportava.
Poi lui mi ha visto e si è avvicinato, lasciando Samantha a bocca spalancata.
È venuto difronte a me e mi ha detto《Hey ciao bellissima. Come mai qui a questa noisosa festa?》mi divertiva tanto quell'affermazione. Al che ho risposto 《Oh bhe sono venuta a farti compagnia》《Oh grazie signorina. Le confermo che l'ha fatto nel migliore dei modi》ha detto guardandomi da testa a piedi. Arrossivo sotto il suo sguardo.
Poi lui mi ha detto《Dai su vieni con me》《O...ok》gli ho risposto con un filo di incertezza nella voce.
Lui mi aveva portata in una di quelle stanze appartate. Questa era tutta rossa. Con un letto a baldacchino dello stesso colore. Caleb ha acceso una febile lucetta.
I nostri occhi si incontrarono a malapena per quanto la luce era debole.
Poi con un sospiro lui mi ha detto 《Perchè sei qui davvero? So che Samantha non ti ha invitato》mi aveva scoperta. Non potevo permettere che mi scoprisse, che scoprisse il mio piano di vendetta.
Allora ho risposto《Bhe per te! Tu... tu mi piaci e tanto》mi vergognavo di ciò che avevo detto. Ma era necessario. Caleb mi ha guardato storto e poi ha affermato《Io avrei giurato che eri qui per... non lascia perdere》《No dici!》lo ho incitato《Per vendicarti! Vendicarti di Samantha e di tutte le sue amiche! Bhe comunque se fosse così allora volevo dirti che sono con te!》《Davvero?》《Certo》《Perchè?》《Perchè ti amo》detto questo il mio cuore andava a mille. Ci siamo avvicinati per baciarci.
Poi in quel preciso momento entrò Samantha che ha urlato 《Voi! Cosa ci fate voi qui e che stavate facendo?》sapevo che l'avevo fatta grossa, ma ora la vendetta era compiuta.
Lei mi ha preso per i capelli e mi ha cacciata dicendo《Vattene! Puoi fare ciò che vuoi, ma rimarrai sempre una sfigata! Nessuno ti ascolterà!》stavo per rimettermi a piangere, però non le avrei dato la soddisfazione. Così ho detto《E tu puoi fare quello che vuoi. Tanto tutti ti odiano》ho sentito parecchi "È vero" mentre me ne andavo.

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