Challenge 2- MartyMendolicchio vs FrancescaFra8

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MartyMendolicchio orario consegna 20,07

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LA RAGAZZA DAL CUORE IMPURO

Il vestito mi calzava a pennello e la mascherina mi nascondeva la parte del viso maggiormente riconoscibile. Ero pronta per entrare nella grande sala del signor Patterson, alla ricerca del demone cui ero intenta uccidere, Patrick Macnil.
Dentro di me si scontravano due piani contrastanti.
Non sapevo se ucciderlo sul colpo, senza dargli neanche il tempo di respirare, oppure giocarci un po'.
Optai per la seconda, che sicuramente mi avrebbe fatto degustare con più sapore la sua morte.
Varco la soglia dell'adornata porta aperta e scorgo tutti guardarmi estasiati.
Mi accingo a fare un inchino e mi addentro tra la folla.
Il tizio taciturno che hanno deciso di piazzarmi alle calcagna a mia insaputa, è vicino il buffet, intento a guardarmi di sottecchi.
Cerco tra la folla questo fantomatico Macnil e solamente grazie alla mia capacità da mezzosangue quale sono, riesco a comprendere che quel bellissimo ragazzo alto, moro e possente è il demone che dovrò uccidere.
Sarebbe stato interessante conoscerlo per davvero, poiché aveva un fascino unico nel suo genere.
Mio malgrado dovevo sottostare agli ordini del Grande Maestro e porre fine alla vita di quel maledetto ragazzo.
Lui si avvicinò a me, mi scrutò per poi accostarsi lentamente, attendendo una sorta di 'lascia passare' da parte mia. Dal mio canto, lo strinsi a me e cautamente sfoderai il mio stiletto puntandoglielo alla gola.
- Ciao, Patrick. Vieni con me. Giochiamo un po'- dissi sorridendo maliziosamente.
- Certo, my lady.- si scostò leggermente, mostrandomi il suo sorriso gentile che in realtà sapevo celasse un'espressione diabolica.
Venni percorsa da un brivido quando le sue mani calde e dolci presero la mia, che portò alla bocca, dove lasciò un nobile bacio. Le sue labbra erano morbide e delicate.
Le mie precedenti convinzioni, di ucciderlo godendo della sua morte, iniziarono a vacillare.
Piuttosto, credevo che mi sarebbe risultato difficile farlo, di questo passo.
Allora decisa, lo girai verso di me con una semplice mossa, e gli conficcai il pugnale nel collo.
Nello stesso istante sentii una fitta lancinante trapassarmi il petto.
Un liquido caldo iniziò a sgorgare come un fiume in piena dal mio petto e, lentamente, mi accasciai a terra indebolita e dolorante.
Portai le mani al cuore e le guardai, luride del mio sangue.
Alzai lo sguardo e lo vidi sovrastarmi, mentre tutti erano immobilizzati e con il fiato sospeso.
- I tuoi dubbi ti hanno uccisa, Davina.- disse guardandomi con occhi spalancati e un sorriso pazzo.
- Bas-bastardo... - dissi le mie ultime parole con uno sforzo immane. Sentivo le forze abbandonarmi e le palpebre socchiudersi lentamente.
Aveva ragione, ero stata ingenua e così facendo, mi ero predestinata a morte certa.
Stavo per abbandonarmi a quell'amara morte, quando qualcuno mi fece giustizia.
Uno stiletto appuntito trapassò il capo di Patrick e il suo sguardo divenne opaco e senza vita. Cadde a terra con un tonfo, proprio di fianco a me.
Appena dopo, Hugins si calò su di me, abbassandomi definitivamente le palpebre.
Ascoltai il mio ultimo battito.
- Salve, padre.- salutai Satana.
Ero all'inferno.

VS
FrancescaFra8 orario consegna 21,20

VSFrancescaFra8 orario consegna 21,20

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DAMNED ANGEL

<<Ti stavo aspettando, Divina... mi chiedevo solo quando sarebbe arrivato
il momento, quando saremmo stati faccia a faccia...>> la voce di Patrick e' calda e suadente. Sa come mi chiamo e forse riesce a leggere anche i miei pensieri.
Inspirò. Deglutisco.
Il cuore mi batte a mille e nella testa vortica un turbinio di emozioni contrastanti.
Ho sotto il tiro della mia lama affilata quest'uomo, questo demone maledetto che non vedo l'ora di fare fuori per redimere me stessa dalla condizione di "bastarda" che mi è stata imposta dalla mia progenie stessa e dimostrare ai Soren che sono degna della metà di quel sangue che mi scorre nelle vene.
Per una manciata interminabile di secondi il mio mondo si ferma. Non posso fare a meno di fissare i miei occhi nei suoi, vibranti.
Io entro in lui almeno quanto lui sta entrando in me. Non oppone resistenza e non cerca di disarmarmi. Resta impassibile tra le mie mani sprezzante del pericolo che sta correndo e senza minimamente considerare la morte che tra poco avvolgerà il suo corpo e il suo spirito per mano mia.
Tuttavia, non riesco a muovermi. Tengo la lama dello stiletto appoggiata sulla carne della sua gola, posso sentire i battiti del suo cuore attraverso l'arma fino al centro del palmo della mia mano e mi stupisco nello scoprire che non sono accelerati. È calmo. Dannatamente calmo e a suo agio tra le mie mani. Eppure da me dipende la sua vita e mi basterebbe far scivolare questa lama verso destra e... caput.
Non riesco ad attuare le mie intenzioni e mi accorgo che l'istinto prevale sulla ragione, inconsapevolmente sto respirando il suo odore. Puzza di cattivo e di perverso, di sadico e di peccaminoso
E cazzo se mi piace quest'odore!
<<...sei la mezzosangue più bella che abbia mai visto>>.
Sarà un artificio, uno dei tanti assi nella manica che serba tra i suoi poteri superiori ai miei forse. Ma mi sta confondendo le idee, sono attratta da lui e dalla linea sensuale delle sue labbra, dalla sua mascella scolpita e dal suo corpo perfetto.
<<Sta zitto demone!>> sibilo a denti stretti quello che gli altri non devono sentire. Sarò rapida e letale.
Non ce la faccio, la presa allo stiletto si allenta ed io mi avvicino sempre di più a lui e a quelle labbra magnetiche che stanno tacitamente reclamando le mie.
Ci baciamo, un lungo bacio appassionato di cui io mi sento l'artefice e l'ignara allo stesso tempo. Un bacio che vorrei diventasse altro perché nella mente mi si proiettano immagini di me e di lui avvinghiati e disinvolti nella lussuria e perdizione più spietate. Lui è soggiogato, io pure.
Hugins mi si avvicina, mi basta la sua presenza pura ed eccelsa per riportarmi alla realtà.
Nel giro di un secondo stringo forte lo stiletto e lo lascio scivolare sul quel collo mentre ancora lo bacio. Il mio demone si accascia tra le mie braccia.
La lotta tra bene e male è stata dannatamente serrata.

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