Una ragazza incasinata

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Sono sempre stata una ragazza abbastanza incasinata, insomma la mia vita non è tutta rose e fiori.
Non ho mai avuto un padre, ho solo avuto un mostro. Vedevo i miei compagni di classe giocare con i loro papà a pallone, con l'acquilone mentre io...bhe non avevo proprio un padre. Poi però le cose cambiarono, così all'improvviso, è successo tutto troppo in fretta per capirci qualcosa.
In un lampo sono passata da "bimba orfana con le treccine" a "bimba con un papà troppo appiccicoso".
Avevo tantissime attenzioni da parte di mio padre, e da buona bimba che era stata orfanella a me piaceva, poi però diventò molto appiccicoso e a me stava dando fastidio.
All'età di 11 anni mi sono formata e il mio corpo cominciò a prendere le sue curve e fu allora che come dire...le intenzioni di mio padre cambiarono.
Ero stanca e traumatizzata per la violenza , cominciai a non mangiare e piano piano diventai sempre più magra, tanto da diventare anolessica. Proprio per questo motivo diventai una ragazza vittima di bullismo, a scuola principalmente.
"Sei un chiodo orribile"
"Anoressica di merda"
"Ma ti vedi? Sei uno scheletro".
Tutte le amiche che avevo mi pugnalavano alle spalle e i ragazzi...loro mi davano appuntamento alla fine della scuola per la mia buona dose giornaliera di botte.
Quindi la mia adolescenza è stata orribile.
Scuola,botte,casa,mio padre,studio...un totale inferno!
Ma secondo voi io come andavo avanti?
Come riuscivo a continuare a lottare contro i miei casini?
Semplice...cuffiette e musica.
Queste due semplici cose mi aiutavano tantissimo, mi portavano in un mondo parallelo dove si sentivano solo le parole del cantante, e non le urla di mio padre ubriaco.
Mia madre non diceva nulla,una donna troppo ferita negli anni per avere il coraggio di denunciare l'uomo che ha reso infelice la sua vita. È proprio per questo che con mia madre non ho un buon rapporto, siamo distaccate e in un certo senso do la colpa a lei. Non ha mai avuto il coraggio di denunciarlo e quando lo volevo fare io mi sgridava.
Non sa niente di quello che io ho passato, non sa dei miei problemi con la scuola e non sa neanche che mi taglio...già perché ho anche questo problema.
Non chiedetemi perché lo faccio, io lo faccio e basta. Non mi sento meglio tagliandomi e non risolvo i problemi, do solo una lezione a me stessa.
Ci basta solo una parola per descrivermi: INCASINATA.

Save me| Benjamin MascoloDove le storie prendono vita. Scoprilo ora