cioccolatini

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Sento il campanello suonare, ma non ho nessuna intenzione di alzarmi per aprire, ho dormito solo quattro ore per via degli incubi.
Il campanello continua a suonare, quindi mi alzo con la forza di volontà pari a zero e vado ad aprire.
Benji:-carino il pigiama- dice ridendo e squadrandomi.
Divento improvvisamente rossa, ricordandomi che il mio pigiama con le fragoline rosa è ben in mostra.
Avrò anche la faccia da zombie, con gli occhi pesanti e una nuvola di capelli in testa.
Io:-cosa vuoi- dico, ma risulta solo un verso impastato dal sonno.
Benji:-siamo di buon umore oggi- dice entrando in casa.
Io:-sono stata svegliata alle nove del mattino da te- dico sedendomi nel divano e abbracciando il cuscino.
Benji:- ma ti ho portato una cosa- dice prendendo una busta.
Io:-un regalo?- dico sorridendo, amo i regali nonostante non ne ho mai ricevuti molti, tranne che per mia madre.
Benji:-si,consideralo un regalo- dice dandomi la busta.
Tutta emozionata apro la busta, ma appena vedo la scritta sopra ci rimango letteralmente di merda.
Io:-cioccolatini? - dico disgustata -oh andiamo Benji, sai che io...- non finisco la frase perché lui mi interrompe, sedendosi nel divano.
Benji:- si, lo so. Ma questi sono speciali- dice aprendo la scatola.
Io:-sono al fondente- piagniucolo, non mangio quello normale, figuriamoci al fondente.
"In realtà tu non mangi niente " mi ricorda il mio subconscio.
Benji:-mangiane solo uno, fallo per me, daii- dice facendo la faccia da cucciolo.
Ma è troppo tenero.
Avete presente quando guardate un film ma poi si blocca per caricarsi, e rimane il viso della persona con un'espressione da idiota?
Ecco, la mia faccia in questo momento è identica a quella.
"Quando vuoi tu ritorni sulla terra, con comodo".
Mi riprendo, e guardo i cioccolatini titubante.
Benji:-daii- dice ancora e io ne prendo uno, prima che rifaccia la faccia da cucciolo e io rimango con la faccia da idiota.
Ne prendo uno e lo porto alla bocca.
È da tanto tempo che non mangiavo il cioccolato, ma da bambina ne andavo pazza.
Beh, ora capisco il perché
Benji:-allora?- dice mangiandone uno anche lui.
Io:-sono...buonissimi!- dico prendendone subito un'altro, e lui scoppia a ridere.
Benji:-si ma non mangiarne troppi- dice rubandomeli quasi tutti.
Io:-hey! Smettila, erano miei- dico schiaffeggiandogli la mano.
Benji:-condividiamo- e ne ruba un altro -va bene, ma questi è meglio se li prendo io- e mi allontana i miei adorati cioccolatini.
Io:-ieri ho parlato con mia madre- dico, gli ho raccontato tutto di me e lui mi ha aiutato tantissimo, mi sembra giusto dirgli anche questo.
Benji:- e...- mi incita a continuare.
Io:-abbiamo risolto tutto, e ci siamo promessi che ricomincieremo tutto da capo, per recuperare il rapporto che non abbiamo- spiego brevemente.
Benji:- sono felice per te, tua madre ti vuole bene. Sono sicura che ora è felicissima- dice sorridendo.
Io:-si, è tutta un'altra persona. E devo dirlo, anche io mi sento meglio- dico.
Benji:- sai, sei tutta un'altra persona da quando ti ho incontrato. Sei più allegra e sorridi di più, e anche meno asociale- dice indicando il mio telefonino e le cuffiette messe nel tavolo.
Io:-è vero, ma ci sono tante cose di me che ancora non vanno bene- dico abbassando lo sguardo.
Benji:-non è assolutame vero- dice avvicinandosi e abbracciandomi -tu sei perfetta così, ricordatelo sempre- dice dandomi un bacio sulla guancia, ormai bagnata di lacrime.
Io:-si ma...-
Benji:-si ma niente, sei la ragazza più dolce, più buona e più bella che io conosca, e per me non devi cambiare niente. Sei perfetta così, ok?- dice stringendomi un pò più forte.
Io:-ok- dico e annuisco.
Benji:- va bene, io ora devo andare. Ci sentiamo per telefono- dice alzandosi e io lo imito accompagnandolo alla porta.
Io:-va bene, allora ci sentiamo- dico.
Poi fa qualcosa che mi prende alla sprovvista, mi abbraccia e sento quel familiare e buono profumo di muschio.
Benji:- ricorda sempre che sei bellissima, anche con il pigiama con le fragole- dice e io scoppio a ridere.
Poi si volta per andarsene ma io lo fermo.
Io:-aspetta Ben, non ti ho ringraziato- dico fermandolo per un braccio.
Benji:-non serve, i cioccolatini erano un regalo-
Io:- ma non solo per quello, grazie per tutto- dico sconvolgendo anche me stessa, per la schiettezza in cui ho detto le parole.
Lui mi sorride sinceramente e poi sparisce nell'auto.

Save me| Benjamin MascoloDove le storie prendono vita. Scoprilo ora