VENTISEI

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ALLORA...CIOÈ INIZIO IL CAPITOLO CON 'ALLORA' ALLA FACCIA DELL'ORIGINALITÀ. PERÒ LASCIAMO STARE QUESTO TASTO, SO DI AVER DETTO CHE AVREI PUBBLICATO IL CAPITOLO SUPERATE LE 20⭐️ MA SONO SICURA CHE MOLTI LO VOGLIANO QUESTO CAPITOLO. DATO CHE PER TUTTO STO TEMPO HO CERCATO COME CONTINUARLO, CIOÈ NON È MICA UNA COSA DA NIENTE CHE MI METTO A SCRIVERE FRASI SENZA SENSO E SENZA NESSUN NESSO LOGICO...SAREBBE UNA TRAGEDIA PER ME E UNO SCHIFOSO CAPITOLO PER VOI. C'ERA UNA COSA CHE VOLEVO DIRE...MA NON MI RITORNA IN MENTE.....ED ECCO LA MEMORIA TORNA, CERTO IL CALDO GIOCA BRUTTI SCHERZI. ALLORA: VOLEVO DIRE CHE LA STESURA DEL LIBRO PER ORA NON SARÀ MOLTO SPEDITA, PER LE IDEE CHE SONO DIFFICILI DA UNIRE....MA DICO UNA STORIA PIÙ SEMPLICE NON LA POTEVO FARE? ....MA CERTO CHE NO PERCHÉ QUESTA STORIA COME ME NON È SEMPLICE. CON QUESTO VI DO UN GRANDE ABBRACCIO, PERCHÉ C'È LA CARA LUCY CHE VORREBBE CHE CONTINUASSI LA STORIA. "SE TI DAI UNA MOSSA...SONO CURIOSA DI COSA C'È IN QUELLA LETTERA, PERCIÒ QUANDO LO VUOI SCRIVERE?" "SI CARA MIA...MA MI DAI IL TEMPO DI PENSARE?" "MA CERTO....ADESSO BASTA E SCRIVILO DAI...IO VADO A DOPO LETTORI" "ECCO BRAVA TORNA NELLA STORIA....VADO A SCRIVERE. ED ECCO CHE IL LIBRO RIPRENDE" "ERA ORA..."

<<Cos'è quella cosa Lucy?>> mi chiede Karl che sta alle mie spalle e mi indica l'oggetto che ho tra le mani, qua a rispondere è Damian che dice <<Ma non lo vedi che è una lettera?>>, sento che Karl sta per parlare e così alzo la mano e dico, con tono calmo prima di scoppiare a gridare per il nervoso, <<Karl sta zitto e tu Damian non fare il saputello. Sto già nervosa per gli anziani...fate arrivare il mio nervoso all'apice e vi combino molto ma molto male. Sono stata chiara?>> qua nessuno dei due parla. Mi giro verso di loro e metto le mani sul fianchi e mi piego un pochino in avanti, come a fare la dura e ripeto <<Sono stata chiara?>> loro prima guardano me, poi girano lo sguardo altrove e dicono <<Si Lucy...sei stata chiarissima....però...ora>> rido e scompiglio i capelli a tutti e due. Ritorno seria e mi siedo sulla scrivania, ho ancora in mano la lettera che poco fa' mi ha dato Lalà, non ho idea di che cosa contenga, "Ma se non la apri coma fai a sapere che c'è scritto...ragazza non è che hai forse dei problemi mentali" mi chiede nella mia mente Soul, lo richiamo nella mia mente e lo sbatto fuori e poi lo sento veramente che dice <<Sei cattiva però Lucy>> rido e dico <<Te non rompere le palle a entrare nella mia mente senza permesso...e poi perché sei qui e non con Jennifer?>> per poco non mi metto a gridare che lui cade a terra come spaventato e risponde, alzando le mani in segno di resa, <<Con la piccola c'è Lesley con tuo zio Adam......io sono solo venuto qua perché ho sentito la presenza di Lalà....dov'è?! Quella mocciosetta mi deve delle spiegazioni>> alzo le spalle in su, come per dire "e io che ne so!"; <<Vabbe Lucy apri la lettera...se te l'ha data Lalà, sicuramente e da parte della Dea non credi....forse è qualcosa di molto importante>> dice Karl girandosi le mani, vedo Damian annuire e così apro la lettera, dentro di essa che un foglio in cui c'è scritto:
"Mia cara Lucinda, so che in questi giorni ti sei data molto da fare per la tua famiglia e tutti coloro che fanno parte dell'ordine. Come Dea e come madre nei tuoi confronti ho delle informazioni molto utili. Forse non è educato da parte mia spiare i discorsi tra te e gli anziani, ma sono molto carini, mi piace il fatto che tieni loro testa nonostante loro siano più anziani e saggi di te. Lalà mi ha riferito che ci sono dei problemi riguardo una "certa persona", ti posso dire che ho delle informazioni molto importanti e curiose su di "questa persona" e che penso ti piacerebbe sapere. Di sicuro sarà difficile per te capire tutto in così poco tempo, ma il tempo che si ha a disposizione non si sa mai quanto è, perciò sta a te capire. Tempo fa quando io e Atena formammo le due famiglie sapevamo il destino di ognuna, ma non abbiamo mai interferito l'una sulla famiglia dell'altra. Quando al tempo del periodo antico Maximus era al potere del mondo sotterraneo, a quel tempo veniva chiamato così, sapevamo che prima o poi sarebbe accaduto qualcosa di brutto, gli spiriti erano irrequieti e anche gli sciamani; a quel tempo si diceva che il grande regno di Maximus sarebbe stato troncato e così è stato, il tuo antenato lo ha sconfitto e ha preso il posto al capo del mondo sotterraneo, che per linea di successione sarebbe dovuto andare a tuo padre Julian Red; così non fu' perché Lucifero ha preso il posto che spettava di diritto a tuo padre. Da quel giorno Lucifero ha iniziato a governare, all'inizio era un governo dedito alla prosperità del regno, ma col passare dei secoli Lucifero è diventato desideroso di potere e i demoni moto più feroci, che hanno iniziato ad attaccare anche le altre creature oscure. Come sai ci fu' la grande guerra e da allora Lucifero ha continuato la sua tirannia. Si dice che in un tempo ancora non decifrato nella schiera del tempo Maximus l'antico re ha deciso di sottostare al governo di Lucifero. Sembra però che i due siano entrati in sintonia, Maximus dal suo arrivo ha uno strano influsso su Lucifero. Bambina mia Maximus non ha buone intenzioni, sappi che ti ho sempre tenuta d'occhio, ti vidi anche il giorno che andasti al ballo d'invero organizzato da Lucifero, dove li hai visto per la "prima" volta Maximus. Lui pensava che ha rovinare i suoi piani saresti stata tu e così ti uccise a quel tempo nella tua prima vita. Maximus non è una persona di cui fidarsi questo di sicuro già lo sai; girano voci tra le creature che il potere di Lucifero stia venendo meno, in questo periodo ci sono delle rivolte contro di lui perché alcuni demoni vogliono al potere Maximus per tornare a portare scompiglio nel mondo terreno come un tempo.
Però ora devi stare attenta bambina mia, Lucifero non si arrenderà così presto. Lui vuole la tua morte, solo perché ha paura che tu gli tolga il trono, ma potrebbe usare altri mezzi per convincerti a scegliere di non aiutare tuo fratello Erik e Damian a ristabilire l'equilibrio. Con questo ti saluto e spero vada tutto bene" leggo la lettera ad alta voce. Alla fine nella stanza c'è un silenzio da far invidia a quello del cimitero, <<Se Lucifero non vuole per forza la tua morte.....come pensa di convincerti>> mi chiede Damian prendendomi la lettere dalla mani e girandosela tra le sue e osservandola; si avvicina anche Karl che dice <<Meglio aumentare la protrazione nella Casa, vedrò con lo zio di attivare una barriera magica che tenga fuori chi non vuoi che entri. In poche parole per entrare devono avere il tuo permesso...che ne dici Lucy?>> annuisco e lui esce dalla stanza correndo. <<Damian voglio che tu dica ai ragazzi che stanno fuori di guardia di aspettarsi di tutto e di più e di non abbassare mai la guardia. Nei punti più isolati manda un duo formato da un vampiro e un lupo, se ti regoli fai anche due e uno. Vedi con Mark e Loren per ciò...grazie>> finito di parlare esco.
"Cosa dovrei fare?" penso dentro di me e per la prima volta dopo quell'episodio nella villa di famiglia, per precisione nella stanza dello specchio, "Sempre cosa dovresti?.....fallo e basta ahahahaha" dice una voce nella mia testa e non ci metto molto a capire che è la mia versione pazza/bianca che parla. "Che devo fare, io non lo so" chiedo e la sento ridere "Vienimi a trovare" dice lei sempre tra una risata e l'altra. Non capisco che cosa centri il fatto di trovarla; non capisco il perché ma mi trovo accanto a Stella, vedo che accanto a se ha l'attrezzatura che uso quando salgo sopra di lei, sempre non capendo il perché sistemo Stella e le salgo in groppa. La vedo felice e questo rende felice anche me, con una piccola carezza sul muso incito la mia fedele compagna a partire incurante delle guardie che mi chiedono di tornare dentro. Viaggio per un po e quando finalmente torno, possiamo dire ,in me, mi accorgo di essere vicino al lago; lascio Stella lì vicino cosicché possa dissetarsi per il lungo tragitto e io inizio a camminare. All'inizio non comprendo dove mi trovo, ma quando vedo la struttura del tempio tutto ha un senso, almeno in parte. Cammino e arrivo di fronte le scale della villa che ho qua in campagna, inizio ad avere paura, prima avevo la mia amica Lesley che mi aiutava e ora sono sola. Completamente sola.
Vago per la casa senza una meta precisa, come se il mio corpo stesse facendo tutto da solo e io posso solo osservare senza interagire con ciò che accade. "Ma dove sto andando? In più perché sto andando nella parte vecchia...ma dove? E perché non riesco a fermarmi" penso dentro di me, ma alla mia ultima domanda mi rispondo sola, ovvero senza aiuti perché passando accanto a una finestra finalmente riesco a fermarmi, in più girandomi verso di essa lo vedo.
Al mio fianco c'è Lei, la mia personalità bianca, anche se da un po' penso di poterla chiamare come 'gemella diversa'.
Adesso eccola qui al mio fianco, vedo che alza il suo braccio sinistro e insieme a esso si alza il mio destro, vedo le nostre mani unite in una presa: le mie dita intrecciate alle sue e un filo nero che sembra completi l'opera. Scuoto la testa pensando che sia tutto frutto della mia immaginazione, ma non è così, perché sposto lo sguardo e la vedo ed è solo questione di secondi che sparisce. Mi guardo attorno sperando di vederla di nuovo, invece vedo una porta. Quella porta, quella stanza, quell'episodio, quel Ricordo. Un ricordo che rivivo molte volte la sera andando a dormire, ma che si blocca sempre quando vedo lo specchio, come se ci fosse qualcosa o qualcuno che non voglia farmi capire che accadde dopo.
Sto ancora di fronte a questa porta, poggio la mano sul pomello e lo giro producendo uno scatto seguito dalla porta che si apre, varco la soglia di qualche passo e la porta si chiude alle mie spalle, mi giro di scatto spaventata pensando che qualcuno l'abbia chiusa, ma nella stanza sono Sola.
Mi guardo intorno e mi accorgo che è tutto come lasciai quella volta, solo che non vedo più lo specchio. Resto al centro della stanza quando camminando calpesto qualcosa, mi abbasso e vedo che una piccola cornice con una foto; mi giro la foto tra le mani, non capisco l'immagine perché è sporca, così la pulisco e vedo che sono io con i miei genitori. Lacrime di tristezza e malinconia iniziano a uscire dai miei occhi, ma è tutto questione di un attimo che nella sala inizia a fare freddo e anche molto, che vedo il mio respiro. "Loro non hanno dimenticato..." dice la sua voce, solo ora noto qualche differenza con la mia, la sua e più una voce che da tristezza e solitudine, come se non conoscesse altro. <<Cosa non hanno dimenticato...voglio sapere>> chiedo a bassa voce, so che mi sente perché la percepisco accanto a me, sento che nella stanza inizia anche ad alzarsi il vento e le finestre sono tutte chiuse tra l'altro, per il freddo sento che mi viene la pelle d'oca e inizio a strofinarmi le braccia nel tentativo vano di riscaldarmi almeno un po'.
Passa del tempo e qualcosa di strano inizia a luccicare nella stanza, mi avvicino alla fievole luce e mi rendo conto che proviene da dietro un telo, che non ho il tempo di toglierlo che la luce sparisce così com'è apparsa. "Loro sapevano..." ancora la sua voce, sembra come se qualcosa la trattenga a dirmi il tutto; riporto l'attenzione a cosa il telo nascondeva, forse per la poca luce non si nota subito, ma l'oggetto è lo specchio. Lo stesso specchio dove tempo fa vidi Lei che sembrava uscisse da li, <<Perché non ti fai vedere...perché non mi....vuoi dire>> chiedo forse al vento, ma so che mi sente che la percepisco e non so bene spiegare il perché; "Vieni a trovarmi...hai dimenticato.......loro invece no" dice ancora la parola 'dimenticato' e non capisco il perché: cos'ho dimenticato?. Mi assillo con questa domanda senza mai trovarne la risposta, mi guardo attorno nella speranza di rivederla almeno una seconda volta, ma accade tutt'altro. Lo specchio che fino ad ora era normale e rifletteva a mala pena il mio riflesso, per il velo di polvere che si era adagiato sopra in tutto questo tempo, ora sembra così puro che sembra magico. Sento le mie mani che frugano nella mia borsa, anche ora è come se il mio corpo non mi rispondesse, vedo che prendo il ciondolo e ritorno in me.
Guardo lo specchio e la rivedo al mio fianco, decido di non curarli verso di lei caso mai scompare come prima. <<Ho bisogno di sapere....perché dici dimenticato e a chi ti riferisci....e perché certe volte il mio corpo non mi risponde?>> chiedo e avvicino una mano alla superficie dello specchio, che al contatto si presenta freddo e fragile come se si potesse rompere da un momento all'altro; "Loro sapevano e si sono fatti tradire......ahahah....loro....vieni" dice Lei dallo specchio invitandomi ad andare da lei, ma resto salda dove sto e non mi avvicino, mi osserva e forse cerca di capire il perché del mio atteggiamento che dice "Vienimi a trovare....sapere non è verità e la verità non è mai bella....." non capisco cosa voglia dire che inizio ad avere paura. "Non devi avere paura....ahahahah....Lucy vieni. Sarà bello......vieni a trovarmi........" all'improvviso la sua figura scompare dallo specchio che torna come prima, sono spaventata e inizio a toccare il vetro quando riappare e dalle sue labbra esce un piccolo sussurro "Non....dimenticare" e poi il vetro ha una spaccatura, come se la magia che conteneva sia uscita. "Ormai c'è da perdere o vincere tutto...oggi andrò..mi dispiace mamma e papà. Di sicuro non volvetate questo per me" penso accarezzando la foto che poi faccio bruciare, prendo un pezzo del vetro dello specchio e lo porto con me.
Ho mandato Stella alla casa uscita villa, di sicuro gli altri andranno di matto e anche la Dea, ma solo una cosa posso fare per capire che intendeva Lei con 'dimenticato'.
Sto di fronte a una caverna, posso dire che il cammino dal lago a qui è stato bello lungo ma piacevole, ci entro e un forte odore di bruciato mi arriva alle narici, ci sono vicina.
Ed eccomi qua, nel posto in cui non avrei mai pensato di andare. <<Sono tornata>> dico iniziando a cambiare per la valle morta, chiamiamola così perché gli alberi sono come morti. Arrivo a un cancello dove trovo delle guardie che mi fermano, alzo lo sguardo verso di loro e con un battito di ciglia mi trasformo: i miei capelli diventano viola e i miei occhi uno rosso e uno oro. Appena capiscono chi hanno davanti mi attaccano, ma mi basta un piccolo movimento con la mano per farli sbattere al cancello, che in questo modo si apre dandomi la possibilità di entrare. Durante il mio tragitto molti mi attaccano e alcuni li faccio svenire e altri per il nervoso li uccido; dopo aver lasciato dietro di me i corpi di chi mi voleva affrontare arrivo alla mia destinazione.
Sto di fronte alla porta dietro la quale forse troverò le risposte alle mie domande, poggio la mano su di essa e la spingo piano aprendola. Nella stanza un forte odore inizia a darmi alla testa, mi giro e noto delle erbe con cui non vado d'accordo bruciare, però in poco tempo le spengo e riinizio a stare bene. Mi avvicino a una poltrona che sta girata verso il camino, sto un po lontana e dico <<Dopo tanto ci rivediamo.......>>.
POV'S........
Più passa il tempo e più lei diventa forte. Tempo fa da bambine mi promise che mi avrebbe aiutata, che avrebbe fatto si che uscissi da questo luogo. Ma loro due soli non mi hanno dimenticando portandosi il mio segreto nella tomba, perché a lei hanno fatto dimenticare, poi ha voluto farlo di nuovo e di sicuro non ricorderà il motivo della sua promessa. Perché anche lei sapeva la verità che poi ha dimenticato...ora è prigioniera della paura e non vedrà la verità con occhi lucidi ma bensì oscurati. Neanche lui che le è rimasto vicino potrà aiutare.
Vienimi a trovare e scoprirai la verità, su di me e su di noi, quella verità che ti è stata negata e che ti ha segnato per molto tempo.
Non dimenticare di nuovo, ma ricorda quel giorno che ti ha segnato per sempre senza che tu te ne rendesti conto.
RICORDA E CAPIRAI IL LEGAME CHE ABBIAMO SEMPRE AVUTO.........tu la mia sorellina.

LA RAGAZZA MALEDETTA: L'ORDINE DELLA ROSA BIANCADove le storie prendono vita. Scoprilo ora