POV'S....
Oggi è stata una giornata davvero strana, sentivo qualcosa nell'aria che mi faceva capire che un evento inaspettato mi sarebbe accaduto da li a poco tempo. Ho questo presentimento dalla metà della giornata, spero che quegli incompetenti mi diano delle buone notizie oppure farò patire loro le pene più peggiori.
Arriva la sera, percepisco la presenza di qualcuno che ha varcato la soglia del mio mondo, forse sarà un'altra anima, sono stanco di loro mi danno sempre problemi, fortuna che sono un divertimento per i demoni così non me ne devo occupare io. Ma la presenza non è un anima ma bensì altro, chissà chi è l'intelligente che viene qua sapendo cosa può correre.
<<Signore, le guardie all'entrata principale sono state uccise....ho mandato altri....che dobbiamo fare?>> mi chiede un soldato, io disteso sulla mia poltrona dico <<Va e poi vieni a dirmi chi è quell'essere che osa uccidere i miei sudditi>> e con questo lui sparisce in una nube nera e rimango di nuovo da solo.
"Hai scelto tu questa via....sapevi a che andavi incontro. Non potrai nasconderle la verità ancora a lungo, lei deve sapere....È TEMPO CHE MANTIENI LA PROMESSA FATTA LORO MILLENNI FA" ecco di nuovo la sua voce, non mi piace che mi ricorda e sono più che sicuro che centri qualcosa con quello che accade.
Sento la porta che si spalanca, con la coda dell'occhio vedo che le erbe che tengo sul mobile a bruciare si spengono, strano perché tutti sanno che non si devono permettere a toccare le mie cose. Ma una voce mi fa gelare il sangue e produrre un sorriso malefico sulle labbra <<Finalmente ci rivediamo.....>>, rido dove sto e resto fermo, "Chissà che vorrà ora....". Mi alzo dal posto e mi giro verso la voce.
La rivedo dopo solo qualche mese, ma è cambiata tantissimo, ha i capelli più mossi e mi accorgo che le punte stanno prendendo il colore che avevano quando lei era bambina millenni fa, i suoi capelli da neri come la pece, identici a quelli di mio fratello Julian, stanno prendono il colore bianco alla punta come quelli di una ninfa. Il suo sguardo è duro, ma nasconde una leggera tristezza, i pugni chiusi mi fanno capire che è qui con intenzioni forti. Il suo vestito nero e rosso, mi fa tornare alla mente quando glielo regalò suo padre millenni fa e che lo indossava sempre quelle volte che scappavano e venivano qua. Ha il viso abbassato e perciò non posso capire cosa le rode dentro.
<<Loro sanno che sei qui? E in più perché sei qui?>> chiedo avvicinandomi a lei e alzandole il viso, solo ora mi rendo conto che la luce nei suoi occhi è tornata, quella luce che ha fatto sempre tremare tutti e che dopo quel fatidico giorno è sparita con la maggior parte dei ricordi "Ora sparai la tua storia nipote..tua e di tua sorella" penso spostando la mano e facendo qualche passo indietro, alzo lo sguardo e lo incrocio col suo <<Non hai paura di me? Che possa ucciderti o altro? Sei così sicura, che sei venuta qua senza nulla con cui proteggerti.... Dimmi cosa vuoi ragazza, ho la pazienza corta>> aggiungo riandandomi a sedere.
<<Lucifero.....è vero che quando ero ancora bambina prima che tu vennissi qua eri con la mia famiglia? Perciò tu puoi spiegarmi>> mi chiede lei con un filo di voce, non percepisco tensione o paura nelle sue parole, ma solo una legera malinconia; dopo quella domanda non dice più nulla, aspetta di sicuro una mia risposta, una risposta che avrà solo quando sarà il tempo. Vado al tavolo accanto a lei e prendo la bottiglia di vino aprendola e versandomi un po di quel liquido così dolce in un bicchiere, ma vengo interrotto da alcuni demoni che entrano nella sala spalancando la porta. Poso lo sguardo su di loro e vedo che impugnano le armi rivolte verso di lei, la tiro per un braccio e la porto di peso dietro di me, per poi dire <<Non osate usare quelle armi....che volevate fare ucciderla, a quello ci penserò io.....adesso sparite prima che la mia ira aumenti e non vi permettete a posare una sola arma o altro su lei...sono stato chiaro?!>> li vedo annuire e poi uno di loro dice <<Ci scusi....con permesso>> e detto ciò se ne vanno chiudendo la porta. Mi giro e la vedo con un'espressione sbalordita, sorrido e le offro un bicchiere di vino. <<Tornando a quello che mi hai chiesto, la mia risposta è si, ma non posso dirti altro.....almeno non è il momento. Adesso però dovresti tornare dalla tua famiglia, saranno preoccupati>> la vedo appoggiare il bicchiere sul tavolo per poi dire <<Non torno a casa......posso aspettare. Senti....vorrei chiederti se.....posso.....>> non finisce di parlare perché la interrompo alzando una mano e aggiungo io per lei <<Puoi rimare qua.....non lo dirò alla famiglia. Ti farò preparare una stanza nella mia ala accanto alla mia. Lucinda, qualsiasi cosa accada devi dirmelo...ti darò due demoni, ti terranno d'occhio. Un'ultima cosa sta lontana da Maximus>> e con questo le scompiglio i capelli e bevo il mio bicchiere di vino. A un certo punto la vedo svenire, infatti nel suo bicchiere ho messo delle erbe per farla dormire, la prendo in braccio e mi teletrasporto nella stanza che userà lei, quella dei suoi genitori <<Fratello hai una figlia molto determinata, chissà se lei ci salverà tutti>> dico a bassa voce e stendendola sul letto per poi lasciarle un biglietto e andare via, ma non senza aver fatto mettere le due demoni a guardia della stanza.
<<È opera tua tutto questo?>> urlo quando arrivo alla caverna più antica del mio regno, la caverna in cui è stata rinchiusa dopo quel giorno, "E se anche fosse...lei ha dimenticato....ahahah..non ricorda nulla...non fa ridere?" dice la sua voce, mi guardo attorno e poi la vedo, la dolce bambina dai capelli bianchi, anche se ora è una ragazza adulta. La vedo che svolazza nell'aria facendo volteggiare il suo vestito e i suoi lunghi capelli. "La promessa....ahahahah....nessuno tanto le mantiene.....Ma tu devi.....ahahah....dovevi....devi....dovrai" inizia a dire mentre si siede su una roccia per poi cadere in ginocchio sul terreno, inizia a ridere e poi a piangere "Perché....hai dimenticato. Mi hai dimenticato....e poi di nuovo...ricorda. RICORDA IL PASSATO, TI AIUTERÒ" mi avvicino e sembra che sia in trance, la scuoto e alla fine le tiro uno schiaffo dicendo <<Devi smetterla di usare questi trucchetti, ti lascio vivere solo perché me lo chiesero i tuoi. Ma prova di nuovo a fare questo che non vedrai più la luce della luna>> con ciò mi allontano e lei sparisce alla mia vista.
"Se verranno a sapere la verità non servirà una guerra a saziare le due parti, ma la distruzione di una delle due metterà fine a tutto" penso andando nella mia stanza per riposare, sperando che quella ragazza domani non assilli con domande.
POV'S ATAENA
<<Dea Atena, Lucy è sparita, mi avevate chiesto di andare a controllare e nella casa tutti sono preoccupati. Ho sentito che Lucy è uscita con la sua cavalla Stella e alla fine è tornata solo la cavalla....dove può essere andata. Mia signora, non siete preoccupata?>> mi dice Lalá non appena entra nella mia stanza spalancando la porta, mentre parlava non faceva che gesticolare e camminare avanti e indietro. Tiro un sospiro di rassegnazione e dico <<Lalá non ti preoccupare, Lucy sta bene. Adesso va da Adams e digli da parte mia di non preoccuparsi che sua nipote tornerà a tempo debito a casa e di prendersi cura della piccola Jennifer>> e cosi Lalá va svolazzando alla sua meta.
"Vorrei tanto sapere dove sei andata ragazza....spero tu stia bene" penso dentro di me mentre stringo tra le mani il ciondolo della famiglia a cui ho dato vita, la famiglia della mia bambina.
"Ataena, sono Lucifero. So che mi odi per quello che ho fatto alla mia famiglia, ma stai tranquilla. Lucinda sta bene...sia che i miei demoni la seguono perciò posso dirti questo. Non so altro. Spero che trascorri una lieta giornata. Il tuo figlio esiliato Lucifero" ecco qua, ciò sta scritto su un biglietto che mi è appena arrivato, chissa come finirà.
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LA RAGAZZA MALEDETTA: L'ORDINE DELLA ROSA BIANCA
AcakEcco a tutti il sequel di "La Ragazza Maledetta"; dopo essere stata liberata da Gregory e Balthasar i seguaci di Lucifero, la nostra vampirella pura Lucy col suo amore Axel Woolf e col fratello Erik che è tornato e i suoi amici deciderà di ricostrui...