Cap 23

3.1K 308 62
                                    

LUX

Quando mi risveglio, la prima sensazione che sento è un pulsare sordo al fianco destro.
Trattengo il fiato e mi passo leggermente una mano sulla fasciatura stretta che mi avvolge tutto il corpo.
Un ricordino dello scontro di ieri.

A giudicare dalla luce che proviene al di fuori della tenda, è mattino. Ieri, dopo essere stata visitata e bendata da mani esperte, sono stata esortata caldamente a sdraiarmi e riposare.
Ho accettato, sebbene con un po' di reticenza. Nella mia mente avevo l'idea di sdraiarmi qualche minuto, per poi uscire di nuovo e discutere con mio fratello delle contromisure da prendere per quello che sembra essere un vero e proprio attacco interno nei confronti del regno.
Invece la stanchezza deve aver avuto la meglio, e devo essere crollata addormentata appena ho toccato il cuscino. In fondo ho avuto una giornata davvero dura, ieri.
Mi alzo in piedi. Subito una fitta alla gamba mi fa barcollare.
Già, un altro ricordo di ieri.

Mi guardo intorno, e vedo una stampella. Mi lascio scappare un sorrisetto.
Sapevo che ci sarebbe stata. Mio fratello non lascia mai niente al caso.
La impugno e zoppico fuori dalla tenda, decisa ad affrontare finalmente tutte le questioni di cui avrei dovuto discutere approfonditamente già ieri.

Appena uscita, per qualche secondo eimango abbagliata dal sole; poi i miei occhi mettono a fuoco il campo.
La situazione è esattamente come ieri, a parte per la luce differente e il fatto che mio fratello non si trova più al tavolo a stabilire come muoversi, ma sta preparando le bisacce di Jeis.
Agrotto la fronte, chiedendomi perché lo stia facendo, ma prima che possa avvicinarmi a chiedere informazioni mi sento chiamare.
-Lux!-
Mi giro verso la direzione della voce, e sorrido vedendo la mia migliore amica che si avvicina. Ieri alla fine non ho avuto modo di accertarmi come si deve né delle sue condizioni né di quelle di Leos.

-Giafa- esclamo, a mia volta.
Lei mi fa un'analisi completa con una sola occhiata, poi ridacchia, probabilmente soddisfatta di trovarmi viva e con tutti gli arti al proprio posto.
-Certo che sei conciata bene- commenta.
-Anche tu non sei messa male- rido io, che le ho fatto la stessa analisi. -Che ti è successo alla faccia?-

La mia amica si passa con circospezione una mano sui graffi che le ricoprono il viso.
-Una paesana inferocita- spiega, abbastanza divertita nonostante la situazione -credevo che mi avrebbe cavato un occhio-
-In pochi possono vantare ferite di guerra simili- non posso far a meno di ridere io, dandole una pacca sulla spalla.
Ride anche lei. -Si, vero? Non lo avresti mai detto a vederli come ballonzolavano in giro, però anche se soggiogate quelle persone erano molto veloci. Non hai idea di quanto sia stato traumatizzante quando mi hanno inseguito con i forconi-

-Fortuna che non ti hanno preso- commento, con leggerezza ma rabbrividendo nella mia mente -È per quello che hai fischiato?-
Lei scuote il capo -No, alla fine sono riuscita a seminarli salendo sui tetti. È ruo fratello che ha fischiato, per attirare la nostra attenzione. Ma questo è meglio che te lo spieghi lui-
Agrotto la fronte, pensosa. -Hanno trovato problemi anche lui e Leos?-
-Oh, no. Hanno trovato tutt'altro. Ci hanno chiamato solo per farci andare lì, per riunirci e venire qui.
Si sono presi un colpo quando hanno visto arrivare solo me-
Lo immagino. Chissà come sarei stata in peniero, io, a vedere arrivare Leos senza mio fratello. O anche il contrario.

Comunque, per quanto mi piaccia stare qui a parlare con Giafa, ho bisogno di parlare con Dow riguardo quello che è successo ieri.
Semprre aiutabdomi con la stampella mi avvio verso di lui a cui, nel frattempo, si è affiancato Leos.
Provo un altro moto di sollievo nel vedere quest'ultimo, e dall'espressione del suo viso vedo che lui è addirittura più lieto di quanto lo sia io nel vedere me. Mi viene incontro.
-Come stai?- chiede, prima che io possa dire qualsiasi cosa.
Non posso non sorridere per la tenerezza della sua preoccupazione. -Non si usa più dire ciao?-
La mia mezza risposta lo rincuora. -Devi essere più prudente- dice, piano.
-Non ne ho avuto tempo- mi giustifico, abbassando lo sguardo. -Voi, invece, cosa avete trovato? Giafa mi ha detto che avete suonato voi il fischietto-
Leos annuisce, rapido. -Si, è così. Avevamo trovato delle informazioni importanti, e inoltre avevamo incontrato i cavalieri che ora vedi qui intorno. Pensavamo fosse opportuno riunirci per escogitare una strategia.
Inoltre...- abbassa la voce -Forse era una mia impressione, ma Shadow mi è sembrato abbastanza turbato da un particolare su dei fogli che abbiamo trovato-

Wolf's Knights - The Black Wolf        (#Wattys2016)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora