Cap 15

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LUX

-Oh, eccovi- saluta Dow con un sorriso, quando io e Leos arriviamo nello spiazzo che avevamo designato come ritrovo per partire.
Giada, vedendo con chi sono, mi lancia un'occhiata maliziosa. Sbuffo scherzosa in risposta.
Lei, come mio fratello, è già pronta e ha caricato le bisacce su Sef, pronta a montare in sella. Ogni traccia di stanchezza è scomparsa dal volto di Dow, che appare riposato e sfoggia quell'aria sicura che ha sempre spinto le persone a seguirlo e a fidarsi di lui.
-Sono felice di vedere che ci siamo tutti, volevo discutere con voi di un po' di cose prima della partenza-
-Ci dica, Signore- risponde Leos compito. È sempre stato molto serio e rispettoso davanti ai superiori, più di chiunque altro di noi. Prima non lo sapevo, ma ora immagino che sia a causa di come è cresciuto, e di suo padre.
-Ecco, questa è la prima cosa- sorride mio fratello. -In questo viaggio non voglio essere chiamato "signore", o "capitano" ufficialmente sono in licenza, con mia sorella e i suoi amici. Quindi chiamatemi per nome.
Quando torneremo sul campo di battaglia torneremo a usare i titoli-
Leos sembra tentennare un po', Giafa invece coglie l'occasione al volo.
-Ok. Allora ti chiameremo Dow-
Ridacchio. Mi sono scelta come amici il ragazzo più formale e la ragazza più irriverente dell'Aserâh.
-Molto bene. Seconda cosa, non tenetevi le vostre idee per voi. Siamo in missione insieme. Collaboriamo. Ognuno ha il diritto di dire la sua su cosa fare e dove andare-
Annuisco. -D'accordo-
So che questa regola è fatta anche per essere sicuro di cosa faranno e dove andranno Giafa e Leos, in modo che non possano trovare Alexander e magari provare a ucciderlo a nostra insaputa.
Tengo a tutti loro. Non potrei sopportare che si facciano del male a vicenda.
-Fantastico- mio fratello sorride di nuovo -Io avrei pensato per prima cosa di girare per gli accampamenti di ristoro per cavalieri sparsi per il regno. Passando da uno all'altro, possiamo transitare nelle città, e chiedere informazioni su eventuali avvistamenti. Per ora non abbiamo piano migliori. Voi avete qualche idea?-
-Non potremmo partire dal campo di battaglia e provare a rintracciare l'odore di quel lupo, o di Nive?- domanda Leos.
Devo ammettere che la sua propostaposta mi sembra sensata.
Dow però fa un cenno di diniego.
-Ho già chiesto a Jeis di fare un sopralluogo, ma i quattro giorni di distanza, la battaglia e il sangue hanno cancellato ogni traccia. E quel lupo è stato molto attento a non lasciarne di evidenti-
Il mio amico stringe le labbra, ma non sembra avere altre proposte.
Giafa invece studia la mappa che mio fratello stava consultando. -La battaglia si è svolta qui, giusto?- chiede, e dopo aver ricevuto una risposta affermativa continua -Se è davvero così intelligente, si sarà inoltrato nella foresta, dista di poco. Proseguendo dentro quella però ci si imbatte quasi sicuramente in un villaggio. È un villaggio semplice, taglialegna, falegnami, pastori e contadini. La gente di là è quasi sempre in giro per il bosco, qualcuno potrebbe averlo visto, anche di sfuggita. Potremmo partire da lì-
-È una buona idea- medita Dow, mentre io guardo stupita la mia amica.
-E tu come fai a sapere tutte queste cose?-
Giafa fa un sorriso. -Beh, non è difficile. In fondo è casa mia.-
E all'improvviso mi viene in mente la prima volta che l'ho incontrata, e cosa mi ha detto su di sé.
La prima della famiglia a intraprendere la strada del cavaliere. Lo collego a quello che mi ha appena detto sul suo luogo d'origine, un paese piccolo, Pacifico.
Non mi sorprende che i suoi genitori non abbiano approvato il suo arruolamento, probabilmente volevano tenerla il più lontano possibile dalla guerra. È stata molto coraggiosa.
Dow nel frattempo ha ripiegato la mappa. -È bello avere un punto di partenza- sorride. -Immagino tu conosca la strada Giafa, quindi se non ti dispiace ti lascerò il comando per questo tratto.
Non c'è niente di meglio che tornare a casa per una vacanza, non credete?-
Aggiunge, fra il divertito e il malizioso.
Leos sorride a sua volta, ansioso di partire, e si stacca dal mio fianco per montare in sella ad Iron.
Così fa Giafa su Sef.
Istantaneamente sposto lo sguardo su mio fratello, che è salito su Jeis così fluidamente che non me ne sono neanche accorta, e mi sta già porgendo la mano.
La sua immagine si sovrappone a quella di più di un anno fa, quando ha fatto lo stesso gesto all'inizio del viaggio che mi avrebbe portato all'Aserâh. L'inizio di tutto.
E dalla strizzata d'occhio che mi rivolge, anche lui sta pensando alla stessa identica scena.
Afferro la sua mano, come ho sempre fatto, e monto in sella. Partiamo.

Alcune ore dopo ormai è buio, e cavalcano rischiarati dalla luce della luna, seguendo il percorso solo grazie alla vista dei lupi. Dopo i primi chilometri percorsi il discorso è sfumato, e ora regna un Pacifico e calmo silenzio, che mi permette di mettere ordine ai pensieri che affollano la testa.
Sono stata sorpresa dalla decisione del colonnello Otyx di farci partire di sera, ma in fondo la nostra non è una vacanza, bensì una ricerca. E in questo modo la nostra partenza sarebbe passatempi inosservata, qualora chiunque di ostile avesse osservato le nostre mosse.
Si tratta di una cosa abbastanza stupida in realtà, perché so che sicuramente il cosiddetto pericoloso lupo nero e i suoi possibili seguaci hanno di meglio da fare che spiare noi. Per esempio, inventarsi una scusa plausibile sul perché siano qui prima che io li uccida per la loro imprudenza.
Mebtre sono immersa nei miei pensieri mio fratello mi picchietta con la mano su un fianco, gentilmente.
-Sei stanca?- chiede -È notte fonda ormai-
Scuoto la testa. -Sto bene-
In fondo mi ero già abituata una volta a questo tipo di viaggio, illuminato unicamente dalla luce pallida delle stelle, in sella ad un lupo.
Solo che allora l'animale non era grigio come la polvere ma nero come la notte stessa, e il cavaliere seduto dietro di me non era mio fratello ma un ragazzo biondo a cui con il tempo mi sono affezionata.
Ne è passato di tempo dal primo viaggio che ho fatto a dorso di un lupo, quando le gambe mi dolevano tutta la giornata.
-Voi ragazzi, siete stanchi? E i vostri partner?- domanda si nuovo Dow.
A Jeis, ovviamente, non lo chiede. Ha piena fiducia in lui, e conosce perfettamente i suoi limiti. Probabilmente potrebbe marciare ancora per tutta la notte e anche parte di domani.
-Noi stiamo bene- risponde tranquillamente Leos, parlando per sé e Iron.
-Sef è stanco invece...-
Tempo di finire la frase e siamo già tutti smontati.
-Mi dispiace- dice Giafa, contrita.
-In fondo è ancora un cucciolo- sorrido io -Non è abituato a viaggiare portando in spalla qualcuno-
-Già...- sospira la mia amica.
Mio fratello dà un'occhiata al al cielo.
-Manca ancora qualche ora al mattino. Riposiamoci, dormiamo un po'. Riprenderemo domani. È ancora molto lontano il tuo villaggio?-
-Ancora mezza giornata e ci saremo- risponde lei.
-Bene. Accampiamoci-
Pochi minuti dopo siamo avvolti nei sacchi a pelo, riscaldati da un fuoco. Leos fa il primo turno di guardia.
Passano vari attimi che trascorriamo in silenzio, prodotto solo dai sospiri di Giafa.
-Tutto bene?- chiedo dopo un po', sottovoce.
-Sono nervosa- risponde lei fulminea, con lo stesso tono.
-E di cosa? Io sarei felice di tornare a casa- il mio pensiero vola al villaggio dove sono cresciuta insieme a Dow, in cui non torno da ormai un anno -Sarei felice di rivedere tutti-
-..Il problema è come sono partita- confessa lei, dopo qualche altro secondo di silenzio -Tu hai sempre avuto un modello da seguire. Padre cavaliere, fratello cavaliere. Anche se chi ti vuole bene ha paura che tu ti faccia male in guerra, sono sempre stati tutti fieri di me.
Io sono partita da sola, senza la benedizione di nessuno.
Come mi accoglieranno?-
-Penso che saranno fieri di te anche loro- rispondo, sincera. -Non torni da fallita. Torni da guerriera e da cavaliere-
-E se fosse proprio questo il problema?- sospira lei.
Per un attimo non so cosa dire.
-Lo scopriremo domani, immagino- rispondo infine -Comunque, sarò lì con te. E anche Sef.
Non sarai sola ad affrontare tutto-
-Lo so- dice lei. E poi non dice più niente.
Ci addormentiamo così, insieme, riscaldate dai sacchi a pelo e dal pelo di Sef, che si sdraia fra noi per confortarci entrambe.
Il giorno dopo arriviamo in vista del villaggio Urbek.

Wolf's Knights - The Black Wolf        (#Wattys2016)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora