Cap 37

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LUX

Non perdo tempo a svegliare gli altri; i lupi, sempre vigili, hanno sentito tutto, e ognuno si sta adoperando a far destare il proprio partner.
Il primo a tirarsi in piedi, appena Jeis lo pungola una volta con il naso, è mio fratello.
-Che è successo?- chiede in tono rapido, imperioso, conscio grazie alla sua esperienza da ufficiale di un pericolo imminente.
-Ashton e Nive hanno avvistato Olef e i suoi, insieme a una truppa di mercenari con l'uniforme senza uno stemma riconoscibile- spiega Alexander secco, issando le bisacce sul suo lupo. -Siamo stati imprudenti; se non avesse piovuto questa notte ci avrebbero già trovati-
Sembra oltremodo amareggiato della sua leggerezza. D'altronde, per qualcuno che passa la vita a fuggire, come lui, questi particolari significano la morte, e in questo caso se non fossimo stati fortunati l'avrebbe significata per tutti noi. Non è da lui commettere simili imprudenze; la decisione di Ashton deve averlo turbato anche più di quello che pensassi.

Anche Giafa e Leos sono svegli e hanno sentito tutto.
-Di quanti uomini parliamo?- chiede il ragazzo, brusco. Nive fa un verso che fa agitare la coda dal nervoso sia ad Iron che a Sef.
-Più di una quarantina- traduce Alexander -E tredici di loro sono specializzati nel cacciare lupi. Non so cosa preveda la vostra politica in questi casi, ma io suggerisco una ritirata strategica-

-Come ufficiale e stratega dell'esercito nero, approvo- sbadiglia Derek, che a differenza di noi altri se la sta prendendo comoda.
-Che c'è? Io non ho nessun peloso da preparare- ghigna alla mia occhiata di rimprovero.
Per tutta risposta Dow gli scaraventa in faccia una delle bisacce di Jeis. -In tal caso dammi una mano, visto che sono obbligato a portrti con me-
Il rosso, che l'ha afferrata al volo prima di essere colpito, ride e si alza con un movimento fluido. -Come desideri, mio capitano!-
-Come facciamo a eluderli?- domanda intanto Giafa ad Alexander.
Il mio amico guarda fuori per qualche istante, meditabondo. -Li aggiriamo da destra- decide -sulle rocce. A sinistra il terreno è bagnato, lasceremmo tracce. Ci portiamo dietro di loro e seguiamo a ritroso il percorso che hanno fatto. In questo modo non credo ci seguiranno, almeno per un po'.
Prima o poi però Olef capirà il trucco-

-Pensavo che fossi il migliore in questo- lo canzona Derek.
Alexander a malapena lo guarda. -Sono fra i migliori- dice -Ma è lui che mi ha insegnato ad esserlo-
Leos lo guarda con sospetto per un attimo, ma visto che siamo di fretta non replica.
Salgo su Nive.
Come sempre mi prende di nuovo una sensazione di completezza, di pace, che offusca per un attimo la preoccupazione del momento.
Anche gli altri montano sui loro partner; Derek sale su Jeis, che è l'unico lupo abbastanza grande per portare due passeggeri, anche se mio fratello non pare molto felice della situazione.
Alexander, in groppa ad Ashton, si mette in testa alla colonna.
-Seguite noi- dice rivolgendosi ai lupi -E provate a imitare la camminata di Ashton e Nive, se potete. Non abbiamo tempo di cancellare le tracce, quindi lasciamone il meno possibile-
I lupi uggiolano piano, poi Ashton parte con una falcata lunga ma leggera, attento a posare le zampe nei punti in cui lasciano meno impronte possibile. Nive scatta dietro di lui, seguendo fedelmente i suoi passi. Mi appiattisco sul suo dorso per fare meno attrito possibile. Gli altri vengono dietro di noi, ma quasi non li sento tanto sono bravi a seguire le indicazioni della nostra temporanea guida.

Corriamo in silenzio. È qualcosa di diverso dal gruppo enorme di cavalieri con cui ho corso appena qualche giorno fa, nell'andare verso Dresk, eppure non è meno bello.
In questo spazio ristretto copriamo qualcosa di intimo, familiare. Il nostro branco.
Anche se gli umani ci metteranno un po' di più dei lupi ad imparare ad andare d'accordo fra loro rifletto, guardandomi intorno e notando la rigidità delle spalle di Alexander, il viso contratto di Leos e la tensione di mio fratello accanto a Derek.
Il rosso e Giafa invece sembrano tranquilli; di nuovo mi chiedo che farei senza la mia migliore amica. Probabilmente sarei persa, oltre a essere già morta da un po'.
Nive, sentendo che qualcosa mi turba, mugula piano.
Mi viene spontaneamente da sorridere e abbraccio il collo della mia partner, stando bene attenta a non intralciarla nei movimenti.
-Sto bene- le sussurro nell'orecchio -Godiamoci la corsa. È così tanto tempo che non stiamo insieme-
Lei fa un brontolio di gola, felice. Mi rilasso, scacciando di nuovo i pensieri.
È sempre bello sentire il vento in faccia dalla groppa di un lupo. Soprattutto se quel lupo è il mio partner.

Proseguiamo senza emettere un fiato; Alexander e Ashton aprono la strada, nonostante Leos non sembri particolarmente contento di questo, e l'unico momento in cui il silenzio si rompe è quando il mio amico sussurra qualche indicazione ai nostri lupi su come procedere.
Loro eseguono così prontamente che sembra quasi abbiano passato tutta la vita, o anche molte vite, a muoversi furtivi nel sottobosco. Probabilmente sono i ricordi dei loro antenati selvaggi che sono rimasti impressi nei loro corpi e nel loro sangue, che sicuramente in questo momento ribolle anche più del mio.

Se non fosse che stiamo correndo per cercare di salvarci, credo che questo sarebbe uno dei momenti migliori che io abbia mai vissuto.
Ad un certo punto Alexander alza una mano, e ci fermiamo tutti a semicerchio mentre lui sembra quasi annusare l'aria, come un lupo.
-Li abbiamo sorpassati- mormora piano -Siamo tornati sulle tracce che abbiamo percorso ieri per venire qui. Adesso dovremmo continuare fino a raggiungere un riparo-

-E dove dovremmo andare, scusa?- ribatte Leos in un tono volutamente ostile.
Alexander non ci da troppo peso, ma piuttosto sta in silenzio a riflettere.
Poi si rivolge a Dow. -Penso sarebbe meglio che ci dividessimo, così se necessario riusciremo a confondere i cani. Tu credi sia una buona idea?-
Mio fratello sta a riflettere, poi annuisce -Si, è il sistema migliore. Però abbiamo bisogno di un punto di ritrovo, altrimenti saremo noi a uscirne svantaggiati-
La nostra guida acconsente con un cenno del capo. -Ovviamente- si rivolge a Derek -La caverna dove abbiamo alloggiato tre notti fa dovrebbe essere solo a qualche ora da qui. Sai come arrivarci?-
-Naturalmente- ghigna Derek -Il mio senso d'orientamento non ha rivali-
-Bene. Allora ci divideremo in tre gruppi- taglia corto Alexander. Guarda me e sta per dirmi qualcosa, ma Leos lo interrompe.
-Non andrai con Lux- dice, categorico. -Non mi fido di te-
Il biondo lo guarda appena. -Certo che non andrò con lei; se lasciassi da soli te e Giafa non sapreste dove andare. Derek deve per forza andare con Dow, visto che se non viaggiasse su Jeis ci rallenterebbe. Nive conosce la strada, così come io e Ashton, quindi ci dovremmo separare.
Immagino che non ti fideresti a lasciare neanche l'altra ragazza con me, quindi loro due saranno insieme e noi due insieme.
Neanche io mi fido di te. Almeno ci terremo d'occhio a vicenda- dice, duro.
Leos stringe la mascella, ma non ribatte. -Va bene- dice, sorprendendomi, perché per la prima volta asseconda una sua idea.
Io guardo mio fratello e lui mi sorride, rassicurante e mi fa l'occhiolino. Poi si rivolge agli altri con il suo dono da capitano.
-Allora dividiamoci. Facciamo un po' di giri, così sarà più difficile trovare le nostre tracce. Ci rivediamo fra qualche ora-
Tutti annuiamo, poi partiamo in tre direzioni diverse. Io però mi giro un'altra volta a guardare le schiene di Alexander e Leos che si allontanano, con una brutta sensazione.

Non so davvero cosa possono combinare quei due da soli.
Spero vivamente che non commettano qualche sciocchezza.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Nov 16, 2017 ⏰

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