Cap 28

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LUX

Il sommo generale.
Dow mi ha parlato di lui, mi ha detto di averlo incontrato quando è stato nominato capitano, ma per me la figura di quell'uomo è sempre stata quasi una leggenda.
Certo, il luogo dove viviamo è un regno, e come tale è governato da un re. Questo re si occupa di amministrare le finanze, le leggi, ascolta i problemi dei cittadini comuni e si occupa delle loro esigenze. Li governa e, allo stesso tempo, si prende cura di loro: contadini, mercanti, allevatori, dotti, artigiani, sacerdoti. Per i soldati, però, è diverso.
Malgrado ufficialmente anche noi siamo sudditi del regno, non è al re che rispondiamo se infrangiamo una legge o se disertiamo, non è il re a premiarci per i successi da noi conseguiti, ma di tutto ciò si occupa il sommo generale.
Se il re ordinasse per noi la pena di morte e il Generale la grazia, saremmo graziati.
Come per quello del sovrano il suo è un titolo di carattere ereditario, ed è la massima autorità in assoluto in ambito militare. Il secondo re della nazione, molto più importante dello stesso re riguardo a molte questioni, dal momento che siamo in guerra.

E ora quest'uomo ci ha convocato a rapporto, senza che a me possa venire in mente nessuna ragione per cui possa averlo fatto a parte la nostra caccia al lupo nero.
Ciò mi spaventa oltre ogni immaginazione. Hanno forse scoperto la mia amicizia con Alexander? O capito cosa voglio fare? Prendo un grosso respiro. Non può accadere, è semplicemente impossibile. Abbiamo preso ogni precauzione possibile, quindi nessuno può averci scoperto. Devo stare tranquilla.
Ma malgrado continui a ripetermelo mentre corro a rotta di collo verso la scuderia dove ho dormito stamattina, nella quale mio fratello si sta occupando delle bisacce di Jeis.

-Dow!- esclamo, entrando altrettanto di corsa e rischiando di inciampare sulla coda di Sef, che mi indirizza un mugolio risentito. Mi scuso con una grattatina d'orecchie, mentre riprendo fiato e mio fratello e Giafa mi si accostano, spaventati dal mio tono.
-Che è successo?- chiede lui, proccupato.
-Abbiamo...- ansimo -Una convocazione. Non possiamo proseguire verso Jöstr-
Lui subito si acciglia. -No?- chiede, ben attento a non tradirsi -Ma rischiamo di farci sfuggire il lupo nero-
Ossia, rischiamo di mandare a monte il piano accordato con Alexander.
-Chi ci convoca?- chiede Giafa, curiosa -Deve essere un pezzo grosso se può farci disattendere a un ordine di Otyx-
-Lo è- confermo, ancora inquietata -Ci ha convocati il generale. Il sommo generale-
La mia amica spalanca la bocca dalla sorpresa, con un'espressione che la fa apparire quasi ridicola. Mio fratello si morde un labbro per non più di un secondo, ed è l'unico segno di stupore che lascia trapelare.
-Sai perché ci ha convocati?- chiede.
Faccio un rapido cenno di diniego. -No, il messaggero che ci ha portato la notizia non ha saputo dirci altro. Solo che dobbiamo recarci a Lyn Mor. Leos sembra sapere dov'è, ma io non lo conosco. cos'è questo posto?- chiedo, certa che Dow lo saprà. E lui non mi delude.
-È un maniero- dice -Per la precisione, il maniero che appartiene a Otyx, e prima che a lui alla sua famiglia, da generazioni. Non mi sorprende che Leos lo conosca; d'altronde, è il luogo in cui è cresciuto.-
-Oh- capisco. Probabilmente è per questo che conosceva il messaggero, doveva essere uno dei dipendenti di suo padre.
-Cosa può volere il sommo generale da noi?- chiede Giafa.
Scuoto la testa. -Non lo so- rispondo -Non ne ho proprio idea-

-Allora lo scopriremo una volta arrivati lì- dice mio fratello con allegria -Non si può certo dire di no al sommo generale-
Se non lo conoscessi bene come lo conosco io, non potrei mai dire che questa frase è in realtà dettata dalla rassegnazione; fortunatamente, nessun altro lo conosce così bene.
-Rimanderemo la missione; questo è più importante. Le bisacce sono a posto. Partiamo subito, non facciamolo aspettare- conclude.
Annuisco, senza però riuscire a scacciare il senso di inquietudine. E pensare che proprio un'oretta fa in questa stalla ero così rilassata. Monto in sella ancor prima di mio fratello, che però mi raggiunge subito. Giafa è su Sef.
Usciamo dalla stalla.
Leos è in compagnia del messaggero, Lisen.
-Quindi partiamo subito?- chiede, voltandosi verso di noi.
Dow fa un sorriso. -Non è certo un bene farlo aspettare. Inoltre, prima andiamo, prima potremo tornare alla missione del lupo nero, giusto?-
-Vero-
Mi guardo intorno; certo, è normale andare via subito, ma non possiamo lasciare questo posto senza far arrivare un messaggio ad Alexander e Ashton. Nive probabilmente sentirebbe che mi sto allontanando, così come Ashton riuscirà a seguire le nostre tracce con il fiuto, però non voglio che pensino che abbiamo cambiato idea o altro.
Con mio sommo sollievo vedo Derek tra la folla. Gli lancio un cenno impercettibile, che per fortuna coglie. Si avvicina, con il suo sorriso da cameriere.
-I signori partono?-
-Già- gli risponde Dow, sollevato a sua volta -Siamo stati convocati. Dobbiamo recarci dal sommo generale, quindi non possiamo rimanere ancora a gustare la vostra cucina, messere-
Gli occhi di Derek hanno un brillio. -Buona fortuna allora, cavalieri. Spero di rivedervi un giorno- risponde prontamente, serio. Anche se so che se non ci fossero testimoni ci ghignerebbe in faccia con molta irriverenza.

Wolf's Knights - The Black Wolf        (#Wattys2016)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora