Cap 9

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LUX

-Sta ferma Nive- dico piano, mentre cospargo il pelo della mia cucciola di terra scura.
Lei al posto di obbedirmi mi scansa con una lieve musata, poi si sdraia e inizia a rotolare, in modo da riempirsi meglio.
Poi si alza e mi guarda con aria furba, come in attesa di qualcosa.
Sorrido lievemente.
-Va bene, lo ammetto. Il tuo metodo è migliore del mio- la soddisfo, rifinendo comunque con le mani il suo muso, stando ben attenta a non farle finire terra nel naso o negli occhi.
Mi alzo e mi allontano di qualche passo, ammirando il risultato.
Nive non sembra più bianca, come è in realtà, ma anzi il suo pelo se non studiato da vicino appare di una tonalità più scura di quello di Sef.
Mi pulisco le mani nei pantaloni, liberandole dalla terra.
Non è la prima volta che ricorro a questo stratagemma. Lo avevo usato anche la notte in cui con Alexander e Ashton siamo penetrati nella prigione di Ureth per liberare mio fratello.
Quella volta non sapevo della profezia, e avevo agito a puro scopo mimetico.
Ora sto cercando di salvare la vita a Nive.
-Lux?-
Mi chiama una voce vivace da dietro a una tenda.
Pochi secondi dopo Giafa gira l'angolo insieme a Sef.
-Oh, ecco dov'eri. Il malefico capitano ci vuole tutti a rapport.. Oh, per il fiato pestilenziale di una Lizza, cosa diavolo hai fatto a Nive?-
Si avvicina alla mia cucciola e allunga una mano, come a volerle scrollare la terra di dosso.
La fermo prima che possa toccarla.
-È mimetico- spiego, mentendo solo in parte. -Spiccherebbe come un faro con il suo pelo bianco, lì in mezzo. Preferisco che non attiri troppo l'attenzione-
Giafa mi lancia un'occhiata di sbieco con un sorriso.
-Okay, pensavo che Leos fosse in ansia perchè ha passato le ultime due ore a controllare che Iron non avesse neanche una parvenza di raffreddore o qualsiasi altro malanno. E forse anche io ho leggermente fatto lo stesso con Sef. Ma tu ci batti tutti-
-Piantala- mi sforzo di ridacchiare -È una semplice precauzione-
-Certo, certo- annuisce lei, assumendo volutamente l'espressione di qualcuno che parla con una bambina di tre anni.
Le tiro una leggera gomitata, con una risata già più spontanea.
Sef allunga il muso in avanti verso Nive, diffidente, come se volesse capire quale strano maleficio ha colpito la sua amica.
Dà un'annusatina ma un po' di terra gli finisce nel naso, e lui si tira indietro in tutta fretta starnutendo violentemente, con un'espressione così buffa che io e Giafa scoppiamo contemporaneamente in una risata liberatoria.
-Oddio, Sef- dice Giafa quando finalmente riusciamo a riprendere fiato, asciugandosi una lacrimuccia -Tu mi farai morire-
Scuoto la testa e controllo che Nive sia ancora perfettamente coperta di terra, poi mi giro di nuovo verso la mia amica. 0-Perchè mi stavi cercando, comunque?-
Lei sobbalza come colpita da un sasso.
-Oh santa Aserâh, giusto! Il capitano ci ha convocati tutti! Vuole parlare alle truppe per organizzarle prima che inizi la battaglia-
Impallidisco. -Cavolo. Muoviamoci!-
Partiamo di corsa verso la tenda principale, con Nive e Sef che corrono di fianco a noi.
Mi esce un altro lieve sorriso. È questo che ho sempre voluto da un lupo. Un compagno che corresse al mio fianco.
Neanche nei miei sogni più rosei, però, avrei potutoimmaginarmi una compagna come Nive.
Lei è perfetta.
Mi ricordo la prima volta che'ho vista, piccola e quasi indifesa, con il disperato bisogno che qualcuno si prendesse cura di lei. Già quel giorno avevo sentito come un'attrazione, un legame indissolubile con quella piccola creatura, e ancora non sapevo che splendida creatura sarebbe diventata.
Non sapevo che mi avrebbe seguito in una missione quasi suicida nel Regno Nero, non sapevo quanto il dolore l'avrebbe fatta crescere quando ero in fin di vita.
Nonsapevo che mi avrebbe portato in vroppa per la prima volta in un laghetto vicino a Ureth, agevolata dall'acqua per riuscire a trasportarmi.
Non sapevo che era il lupo bianco, possibile protagonista di una profezia millenaria. E che il suo compagno sarebe stato il lupo nero.
E ora che so tutte queste cose e Nive è ancora qui, a correre al mio fianco, sento il nostro legame rafforzarsi ancora.
E lo prometto. Nessun soldato Nero riuscirà a portarmela via in questa battaglia.
Io e Giafa ci arrestiamo di botto due passi prima della tenda, per scostarne le tende con tutta la tranquillità di chi non ha corso per mezzo accampamento, inciampato in un'armatura abbandonata a terra, quasi ricevuto un calcio da un cavallo e saltato due o tre casse per arrivare qui. Nive e Sef invece si accomodano all'esterno con i loro simili, dal momento che neamche la metà di loro ci starebbe nella tenda. Comunque, sentiranno.
Appena entriamo, gli occhi di tutti i presenti si girano verso di noi.
Il capitano a cui ci hanno assegnato ci punta con uno sguardo malevolo. -Bene, le principessine si sono degnate di farsi vedere-
Mi mordo le labbra per non rispondere e vado a posizionarmi vicino a Leos, un po' in disparte rispetto all'uscita.
Giafa non ha il mio autocontrollo. -Che vuole che le dica, è una tradizione principesca farsi aspettare alle feste-
Trattengo una risata mordendomi l'interno guancia, e sento il mio amico tremare silenziosamente al mio fianco per la battuta, mentre lei si posiziona di fianco a noi.
Il capitano invece non sembra gradire.
-Un'altra battutina del genere, cadetto, e ti spedisco in prima fila da sola. Almeno ci pensano i Neri a toglierti quel sorrisetto dalla faccia, e mi liberano dalla tua insopportabile presenza!-
La mia amica apre la bocca di nuovo per rispondere qualcosa, ma le tiro una leggera gomitata.
Lei non dice niente e tiro un sospiro di sollievo.
Sarà già difficile proteggerli dai nemici, senza dover stare attenta anche a chi in teoria è dalla nostra parte.
Avevo sperato di essere di nuovo sotto la guida di Dow per questa missione, invece lui protegge un altro valico in questo momento. Così mi sono ritrovata sotto la guida del dispotico capitano Franklin, che ha dimostrato apertamente di odiare me e Leos senza nessun motivo apparente, e Giafa perchè è sempre con noi.
-Il piano è questo- dice il capitano, in questo momento -Attaccheremo compatti. Tutti i cavalieri in sella ai loro lupi, nelle prime file. E i soldati dietro.
Siamo stati informati dalle nostre sentinelle che ci sarà un numero considerevole di Lizze in campo, per questo siamo stati costretri a convocare anche cavalieri dall'accademia. Se le Lizze saranno davanti nella formazione non cambia nulla, i cavalieri li attacchino subito.
Se invece verranno usate come arma supplementare le file dei cavalieri si devono aprire, in modo che i fanti passino e vadano a scontrarsi con quelli nemici.
I lupi non devono stancarsi prima di affrontare le Lizze-
Impallidisco. È un bel piano, certo. Ma questo significa che, secondo il suo piano, tutti i lupi dovrebbero andare contro le Lizze. E quindi anche..
Nive.
-Scusi, capitano- dico subito -Ma io e Giafa siamo solo al secondo anno.
Non abbiamo ancora iniziato ad allenarci per combattere in sella ai nostri lupi-
Lui mi lancia un'occhiataccia e sospira. -Siete totalmente inutili. Mi domando perchè ci siate state mandate. Va bene, i vostri cuccioletti staranno nelle retrovie. Loro servono, dopotutto-
Stringo le labbra per non dire niente.
Leos non è così discreto. -Sono le migliori allieve del loro anno. Loro servono sempre.. Signore- dice, visibilmente arrabbiato, aggiungendo a fatica l'ultima parola.
-Non ho chiesto il tuo parere, cadetto- ribatte lui, burbero. -Ora andate a prepararvi, tutti quanti. Fra poco scenderemo in battaglia-
Esco per prima, subito seguita dai miei amici.
-Davvero ti va bene così Lux?- chiede Giafa -Lasciare che quello.. Quello sterco di Lizza ci tratti così?-
-Non mi va bene affatto- sospiro, triste. Mi accovaccio davanti a Nive, posandole una mano sul pelo ben attenta a non toglierle la copertura di terra.
-No, non mi va bene affatto- rispondo -Ma siamo soldati. Obbediamo agli ordini. E lui è il nostro superiore in questa missione, anche se è il superiore peggiore che abbiamo mai avuto-
Mi rialzo, e so che ho assunto uno sguardo deciso.
-E poi, per tenere al sicuro Nive si. Sono disposta a sopportare di essere trattata così-
Giafa abbassa la testa. -Si, su questo hai ragione. Nive e Sef comunque sono ancora cuccioli-
-Anche Iron lo è..- sospira Leos -Ma io non posso tirarmi indietro.
Sono capace di combattere in groppa a lui, Franklin non ci permetterà di stare nelle retrovie-
-Mi spiace che non potremo stare vicini- dico, accarezzandogli un braccio.
Lui fa un sorriso -Tranquilla. Ma promettimi che ci vedremo alla fine-
-Prometto- sorrido a mia volta.
-E appena voi due piccioncini avrete finito di giurarvi amore eterno sarà meglio ficcarci in testa un elmo e andare a schierarci, prima che il burbero ci divori-
Rido e mi affretto ad obbedire. Quando mi metto vicino a Giafa, i lupi alle nostre spalle, sono seria e pronta a combattere.
È quando faccio più attenzione allo schieramento davanti a noi che impietrisco totalmente.
Non per quanti sono, o per il numero sovraelevato di Lizze presenti. È per il soldato davanti a tutti, che incredibilmente è seduto a cavallo di una Lizza.
È senza elmo, e i suoi capelli rossicci e leggermente brizzolati si vedono anche da qui.
Nive ringhia. Non mi servono altre conferme.
-Lux? Nive? Cos'avete?- chiede Giafa, preoccupata dal nostro atteggiamento.
Non le rispondo.
Quello davanti a noi è il padre di Derek, il direttore del carcere dov'era rinchiuso Dow.
L'uomo che ha giurato che ci avrebbe distrutto.

Wolf's Knights - The Black Wolf        (#Wattys2016)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora