Cap 27

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LUX

Camminiamo verso il campo abbastanza lentamente, senza cavalcare Jeis, semplicemente passeggiando al suo fianco, come facevamo quando io ero troppo piccola per l'accademia e rimanevo a casa ad aspettare Dow, che tornava al villaggio ogni volta che poteva e mi raccontava tutto quello che gli era successo.
Oggi, però, non stiamo parlando.
Ho bisogno di riflettere su quello che è appena accaduto.
Mi ha fatto un piacere incredibile rivedere Alexander, e ancora di più Ashton.
Per non parlare della gioia genuina che ho provato nel riabbracciare Nive. La mia cucciola.
Sono sicura che il legame che ci unisce non si sia affievolito mentre eravamo lontane, eppure nel momento in cui l'ho rivista è esploso più forte di prima, e so che anche per lei è così.

Il problema è che io so che lei ha un legame altrettanto forte con Ashton.
Se noi due siamo state separate così poco tempo e abbiamo sofferto tanto la divisione, cosa avrà provato stando lontana da lui per tanto tempo?
E poi, se andrà tutto come nel piano di Dow, si dovranno separare di nuovo.

Cerco di trattenere un sospiro, per non allarmare inutilmente mio fratello.

Non è certo il suo piano a essere sbagliato. Lui ha fatto del suo meglio per riuscire a risolvere la situazione in modo che nessuno rimanga ferito o ucciso, e che la mia e la sua reputazione non vengano intaccate da quella che di fatto è un'amicizia sbagliata. In modo che sia meglio per tutti.
Ma non sarà meglio per Nive, questo no.

Mi passo una mano sulla faccia. Cosa dovrei fare? Abbandonare tuto, la mia vita, i miei amici, mio fratello, per seguire Ashton e Alexander in un qualche angolo di mondo sperduto?
Accarezzo seriamente l'idea, per Nive.
Ma non credo di essere abbastanza forte per farlo. Per rimanere da sola, lasciando tutti i miei affetti. E neanche per smettere di combattere.

È bizzarro. Combatto questa guerra per arrivare alla pace, eppure non sono capace di spostarmi. Di farmi da parte, lasciare che combattano gli altri.

Questo mi fa ripensare al discorso di mio fratello quando non volevamo lasciare la città di Zyola. È vero che non sono solo io a combattere. In fondo, sono una persona sola. Posso coprire una sola posizione, e mi fido degli altri cavalieri perché coprano le restanti.
Allo stesso modo, loro contano su di me perché io copra la mia.
Posso davvero andarmene? Ci sarà una posizione vuota, se scapperò. Deluderò la fiducia di tutti.
Del direttore, di Crad, di Giafa, di Leos, di Iron, di Sef, di Jeis, di tutte le persone con cui ho combattuto.
E di Dow?
Lo guardo.

-Cosa faresti se io e Nive andassimo via? Se abbandonassimo questa guerra, i nostri amici e te- sento chiedere alla mia voce.
Mio fratello mi guarda, ma non sembra stupito. Più che altro, malinconico.
-Ti picchierei se tu non venissi a trovarmi per il mio compleanno- sorride, strappandomi un sorriso a mia volta.
-Non scherzare- lo rimprovero dolcemente però -Sto dicendo sul serio-
-Anche io- scherza di nuovo lui, ignorando il mio avvertimento. Poi però la sua faccia si distende e, da allegro che era, diventa protettivo e dolce.
-Stai pensando che Nive non si merita di stare né senza Ashton né senza di te, vero? E stai pensando di andare con loro nel regno nero quando Ashton e Alexander torneranno di là, per far stare bene la tua partner e il suo compagno-

Annuisco, affatto sorpresa che lo abbia indovinato. Mi conosce meglio di tutti, in fondo.
Lui mi sorride di nuovo e mi fa una carezza sulla guancia.
-Piccola Lux- dice, il tono velato di tenerezza fraterna -Qualsiasi cosa tu sceglierai la accetterò, perché sarà la tua decisione. E non lasciare che i dubbi o i rimpianti ti annebbino la mente, quando la avrai presa-
Annuisco di nuovo, piano, un poco rassicurata, anche se non del tutto.
Ancora una volta mio fratello intuisce perfettamente il mio stato d'animo e mi abbraccia. Mi rilasso quasi subito.

-Ti voglio bene, Lux. Te ne vogliamo tutti. Questo non cambierà, ovunque tu sia-
Sorrido, annuendo contro il suo petto, rasserenata. Dow scioglie l'abbraccio per permettere a Jeis di farmi un bagno completo con tre leccate. Scoppio a ridere, prima di lanciarmi addosso al lupo e iniziare una pantomima di battaglia dove la mia arma è il solletico e la sua leccarmi a morte.
Dow è appoggiato a un muretto a guardarci, divertito.
La battaglia prosegue per qualche minuto, con mio evidente svantaggio, fino a quando il lupo mi inchioda a terra, continuando a leccarmi fino a costringermi alla resa.
-Va bene, va bene! Hai vinto!- rido, non essendo in grado di liberarmi dal momento che si è praticamente sdraiato su di me.
Gli stringo le braccia attorno alla gorgiera. È morbida. Certo, non come quella di Nive, ma è davvero soffice.
Jeis è completamente diverso dalla mia cucciola. Per grandezza, sesso, colore, carattere. Eppure anche lui è la mia famiglia.
Ripenso a quando ero piccola, quando mi addormentavo sempre e rigorosamente usando lui come cuscino; quando era partito insieme a Dow per l'accademia, per molte notti non ero riuscita a dormire.
In questo momento provo la stessa sensazione di calore e conforto che provavo da bambina e, senza quasi accorgermene, cado nel sonno abbracciata al lupo che insieme a mio fratello mi ha fatto da padre.

Wolf's Knights - The Black Wolf        (#Wattys2016)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora