ALEXANDER
La notte si fa sempre più buia man mano che il tempo passa; faccio sempre più fatica a scorgere lo stretto ambiente attorno a me.
Eppure sulla riva del laghetto i mercenari rumoreggiano ancora, e hanno acceso un fuoco. Serro le labbra, frustrato. Davanti a me Derek fa una risatina.
-Hai fretta, per caso?- domanda, il sarcasmo ancora acceso nonostante la voce fievole.
Lo guardo male. -Ci tieni così tanto a morire?-
-Nah- lui scrolla le spalle anche se, lo so, anche questo gesto gli risulta difficile. Ormai non sta più neanche in piedi da solo, è quasi totalmente appoggiato a me -Non posso morire. E poi è molto più divertente seguirti e guardare i tuoi sforzi per ricongiungerti alla tua bella di quanto lo sarebbe stare qui e diventare cibo per la sirenetta-
Scuoto il capo, sbuffando. -Dobbiamo uscire-
-Usciremo quando saranno tutti a nanna. Non ci vorrà molto-
Fuori dal crepaccio qualcuno intona un canto, facendomi serrare le labbra dal disappunto. -Ci vorranno ore--Appunto. Non ci vorranno molte ore- ghigna lui -E che sarà mai?-
-La tua morte- rispondo, lapidario -Il sangue non si ferma, dovrei cauterizzarti la ferita, o almeno ricucirla. Sembra che tu ti sia reciso qualcosa di serio, un'arteria forse: come hai fatto a riaprirti il braccio a tal punto?-
-C'è uno spuntone di roccia molto affilato dietro il mio piede. Ti ho aiutato a schivarlo quando sei entrato- risponde lui, tranquillamente. -Io invece ci sono andato dritto addosso, come i pelosi quando puntano un cosciotto-
Impreco. -Dobbiamo uscire ora. Reggerai pochi minuti-
-Reggerò molto di più, e lo farò solo per il gusto di contraddire le tue conoscenze mediche- ridacchia lui per tutta risposta.Serro le labbra, contrariato dalla sua cocciutaggine. Tuttavia sono consapevole che, nonostante quello che dice, crollerà fra un quarto d'ora al massimo. So di non potere trascinarlo fuori con la forza; non ci riuscirei. Così come non sarei capace di farlo passare da quella fessura se fosse svenuto, cosa che succederà a breve. Se aspettiamo troppo non avremo possibilità di uscirne entrambi vivi, e per quanto Derek sappia essere irritante non ho intenzione di lasciarlo morire qui.
Chiudo gli occhi, ma più ci penso più non trovo altre soluzioni. Devo essere impazzito.
Prendo uno, due respiri forti. I miei polmoni hanno bisogno di essere preparati a dovere per compiere lo sforzo che sto per obbligarli a fare; dopotutto non sono un lupo.
Riempio una terza volta la cassa toracica di aria e sento le corde vocali vibrare, tese. Poi socchiudo la bocca e lascio uscire un ululato.
Ashton! Fratello, sono qui!
Derek sobbalza, sorpreso, e prima che io possa ululare di nuovo mi tappa la bocca. -Hai deciso di farci ammazzare?- sibila.
Al di fuori del crepaccio il canto smette, sostituito dapprima dal silenzio e subito dopo da un brusio frenetico.
-Avete sentito? Era un lupo. Sembrava vicino- dice qualcuno.
-Ma no che non era vicino- Lo rimbrotta qualcun altro, bruscamente -Era solo un'impressione. Dev'essere da qualche parte nel bosco.-
Per nostra fortuna, appena finisce la frase, arriva l'ululato in risposta di Ashton. Dove sei? Come posso aiutarti?Chino il capo. Non posso credere di star facendo una cosa simile; far correre un rischio ad Ashton per salvare Derek. Si, devo essere impazzito.
Scosto bruscamente la mano del rosso dalla mia bocca. -Lasciami fare, o non ne usciremo- dico, bruscamente. Al che prendo fiato per un altro ululato.
Devi distrarre gli uomini in riva al lago! Non fargli guardare l'acqua o la riva opposta a dove sono accampati. Ma sii prudente, ti prego.
-Era di nuovo vicino- esclama uno dei mercenari, spaventato.
-Prendete le spade. Se attaccherà lo abbatteremo- ribatte quello che sembra essere il capo.
-Se il tuo brillante piano era quello di renderli vigili e armati, i miei complimenti. Enorme successo- tenta un ghigno Derek.
-Zitto- rispondo, sebbene impallidito al pensiero che un gruppo di mercenari fra poco cercherà di uccidere il mio partner -Fra poco saranno distratti da Ashton, e potrò portarti fuori-
Segue un attimo di silenzio rotto poi dalla voce di Derek, ricca di stupore, sarcasmo e qualcos'altro. -Hai chiesto al pelosone di mettersi in pericolo per me?- domanda -Perchè potrei essere commosso-
-Dacci un taglio- ribatto, tendendo le orecchie verso l'esterno in attesa di un qualsiasi rumore.
-No, davvero. Sono commosso- continua lui in modo melodrammatico, imperterrito -Non sono credibile, per caso?-
-Non lo sei mai. E ora taci, Derek, prima che decida di lasciarti qui-
Lui ridacchia. -Non lo faresti-
Sospiro. Purtroppo ormai mi conosce.
-Non importa. Taci-
I successivi due minuti trascorrono in un assoluto silenzio, sia da parte nostra che dei mercenari, in attesa. Sono il primo a sentire il ringhio di Ashton, perchè per me rimarrà sempre più chiaro e evidente che per gli altri, però dal momento che lui non fa nulla per nasconderlo, presto lo avvertono anche i guerriglieri.
-È qui!- Urla qualcuno. E subito è il caos.
Cerco di ricostruire quello che sta succedendo fuori basandomi solo sull'udito, sia per capire quando uscire sia per preoccupazione per Ashton.
Poi il brusio diminuisce. -Dov'è andato? Dov'è andato?- urla qualcuno.
-È scappato nella foresta!-
-Quel bastardo ha ferito Crad. Seguiamolo! Voglio ammazzarlo!-
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Wolf's Knights - The Black Wolf (#Wattys2016)
Fantasy*Sequel di: "Wolf's Knights - Brothers"* Ci sarà una guerra che stravolgerà le sorti della regione. Due regni in conflitto per motivi uguali. Famiglie piangenti per le perdite e generali trionfanti per le vittorie. Saranno due lupi a mettere fine a...