VII

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"Mendes, c'é una spiegazione plausibile per questa situazione?"
Probabilmente se mi avesse urlato contro, sarebbe stato meglio. Invece, il suo tono di voce estremamente pacato e calmo mi mette in soggezione.

Il mio sguardo passa da lei a Jax in meno di un nano secondo. Gli rivolgo un'occhiataccia, sperando che si senta in colpa.

"Stavo solo dicendo la veritá"
Esclama, invece, con tono tranquillo e rilassato.

Jax ha la capacità di mettere nei guai qualsiasi persona su questa terra e, soprattutto, ha un dono innato per dire sempre quello che pensa. Anche quando non dovrebbe. Perchè è il mio migliore amico?

"Fuori dal mio appartamento. All'istante"
Alla mia imposizione, lo vedo alzare gli occhi al cielo, per poi fare quello che gli ho chiesto. Strano.

"Posso lasciarti il mio numero?"
Chiede a Juliet, riaprendo di scatto la porta un secondo dopo averla chiusa, facendomi arrabbiare maggiormente.

"Fuori"
Gli urlo e lui, riluttante, esce definitivamente.

"Allora? Sto aspettando"
Il tono di voce di Juliet non ammette indugi o giri di parole. Vuole sapere come stanno le cose e vuole saperlo subito.

"È un'amico di vecchia data"

"Gli hai chiesto di fare ricerche su di me?"

Apparire rilassati ormai è diventata un'abitudine; ma non posso negare che in questo momento, dentro di me, ho paura delle conseguenze che potrebbero esserci.

"Si"
Rispondo sinceramente. Se dobbiamo lavorare insieme per le prossime settimane non posso permettermi il lusso di continuare a dirle bugie su bugie.

"Va bene"
Afferma, riportando lo sguardo su quei dannatissimi fascicoli.

"Va bene?"
Chiedo di rimando, evidentemente sorpreso dalla sua reazione.

"Si. Non sei il primo che cerca informazioni su di me. Non ho nulla da nascondere, quindi non mi interessa quello ciò che fai"

Vorrei chiederle chi altro possa aver avuto quest'idea, ma mi precede, non facendomi aggiungere nient'altro.

"Ti ho fatto una copia dei quadri che ha rubato la Dama Nera in modo tale che tu riesca a rivederla con tranquillitá. Magari riesci a capire quale schema stia utilizzando"
Esclama, passandomi tutto il necessario.

Facendo scorrere lo sguardo velocemente su tutti i nomi di quelle opere d'arte, non posso fare a meno di pensare al telegiornale di oggi.
Nessuno sa di chi si tratta eppure è riuscita a rubare ben sette opere in un mese.
Ha disattivato tutte le telecamere e sicuramente sta usando una maschera per non farsi riconoscere da chi la vede, ma la domanda più importante è: Come ha fatto ad affrontare anche le guardie?

"Ho una domanda"
Esclamo all'improvviso, distraendo Juliet dal rapporto che stava trascrivendo sul suo computer.

"Quale?"

"Secondo te, com'è possibile che sia riuscita a superare tutti i sistemi di sicurezza?"

"Tu di solito, come fai?"
Mi chiede, quasi con un tono di sfida, iniziando a mordicchiare il tappo della sua penna.

Mi concentro sul movimento delle sue labbra, distraendomi troppo facilmente dalla domanda che mi ha posto.

"Disattivo qualunque sistema elettronico, telecamere comprese, così come ha fatto lei, e, a volte, mi ritrovo a combattere con chi mi ostacola"
Rifletto ad alta voce, facendo nascere un sorriso sulle sue labbra.

Ho sempre odiato le armi. Sono letali e non ho assolutamente intenzione di finire in prigione per omicidio. So utilizzarle, certo, ma preferisco difendermi a mani nude. Il vecchio e fidato corpo a corpo.

TUTTA COLPA DI SHAWN MENDESDove le storie prendono vita. Scoprilo ora