XV

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Perchè Nicholas Moore, un tuo alias, è magicamente apparso alla mostra di Thomas Saynor, ieri sera?

Leggo il messaggio di Atkins come minimo dieci volte prima di mettere via il cellulare, non avendo la più pallida idea di come rispondere. Mi sdraio sul letto, a pancia in su, ascoltando il ritmo creato dai respiri di Juliet al mio fianco.

E ora, come faccio?

Sono stato decisamente stupido ad agire in questo modo, visto che Saynor è in contatto con l'FBI; ma non potevo fare altrimenti.

Mi giro di lato, cercando di addormentarmi e cercando di non pensare ulteriormente alle conseguenze delle mie azioni.

Sicuramente domani andró incontro ad un'uragano.

***

"Mendes, è mattina"
A queste parole faccio un verso di lamento, infilando la testa sotto il cuscino.

"Ti prego, non farmi agire con le maniere pesanti"

Sbuffo pesantemente prima di gettare il cuscino di lato, girarmi verso destra ed aprire gli occhi.

Il viso di Juliet è a pochi centimetri dal mio e mi verrebbe l'impulso di prenderla per un fianco, trascinandola vicino a me; ma prima che possa farlo, lei scende dal letto.

"Hai esattamente mezz'ora per prepararti ed essere in ufficio"
Esclama mentre recupera le sue cose e io mi strofino gli occhi, sedendomi con la schiena appoggiata alla testiera del letto.

"Perchè solo io?"
Chiedo con la voce ancora assonnata per poi sbadigliare.

"Non solo tu, anche io. Con la piccola differenza che io devo anche tornare a casa mia"
Annuncia lei con fare ovvio.

"Puoi rimanere qui"

"Devo cambiarmi e, oltre a questo vestito, non ho assolutamente nulla"
Mi fa notare con minuziositá.

"Potresti venire in ufficio con quello"

A queste mie parole mi fulmina con lo sguardo per poi avviarsi verso la porta d'ingresso ancora con i miei vestiti addosso, le sue cose in mano e senza nulla ai piedi.

Ha davvero intenzione di scendere e arrivare fino alla sua macchina scalza?

"Mendes, cerca di essere puntuale"
Mi ricorda proprio mentre sta per uscire.

Nello stesso momento nel quale abbassa la maniglia, la porta si apre di scatto, facendola cadere a terra. Mi alzo dal letto, andandole incontro ed accucciandomi al suo fianco.
Lei si tocca leggermente il naso, facendo una smorfia di dolore.

Alzo lo sguardo sulla figura che è sull'uscio della porta.

Jax.

"Ops"
Esclama lui alzando le spalle.

"La devi smettere di entrare in casa mia in questo modo"
Esclamo nella sua direzione mentre lui richiude la porta alle sue spalle.

"Come facevo a sapere della presenza di Miss FBI?"
Chiede facendo una smorfia.

"Indipendentemente da questo devi smetterla di entrare cosí e basta"
Mi lamento mentre aiuto Juliet ad alzarsi in piedi.

"Dio che male"
Si lamenta lei, massaggiandosi leggermente il naso prima di concentrarsi sulla figura di Jax.

"Perchè sei sempre qui?"
Chiede nella sua direzione, incenerendolo con lo sguardo.

"Potrei farti la stessa domanda"
La sfida lui, con un sorrisino impertinente.

TUTTA COLPA DI SHAWN MENDESDove le storie prendono vita. Scoprilo ora