La mattinata è stata estremamente pesante e, averla passata senza Juliet, l'ha resa quasi un supplizio. Atkins mi aveva avvertito del fatto che oggi sarebbe stata con lui al Bureau, ma mi aspettavo di riuscire a lavorare anche senza di lei. Invece non è stato cosí.
"Sembra che tu debba andare in guerra"
Borbotta Jax, facendomi smettere di battere il piede a terra mentre mi giro nella sua direzione.
"Non hai una casa?"
"Mi piace di più stare nella tua"
Afferma mentre io torno a guardare la porta d'ingresso e ricomincio a muovere i piedi.
È vero. Sono agitato.
"Stai fermo! Rischi di bucare il pavimento e cadere nell'appartamento di sotto"
Esclama Jax, convincendomi del fatto che è davvero meglio se io stia fermo.
"Così va meglio. Ora sembri quasi normale"
"Jax, non mi stai aiutando per niente"
"Infatti, ora, non mi interessa aiutarti"
Risponde con nonchalant, alzandosi dal divano, prendendo uno dei libri della libreria e tornando a sedersi al suo posto.
"Cosa vuoi dalla mia vita? Torna a guardare la porta e smetti di fissare me"
Esclama dopo alcuni minuti di silenzio, nei quali, il mio sguardo era puntato su di lui.
Sbuffo pesantemente alzando gli occhi al cielo ed esaudendo la sua richiesta.
Possibile che non sia capace di stare a casa sua? Con tutti i rifugi che ha rimodernizzato non dovrebbe essete così spesso i mezzo ai coglioni.
Proprio mentre sto per dirgli che non serve che stia qui se non ha intenzione di farmi supporto morale, suona il campanello.
Mi alzo di scatto, facendogli segno di raggiungere la stanza nascosta dietro lo specchio del salotto, per poi avviarmi verso la porta.
Adoro questo appartamento e adoro com'è strutturato. Apparteneva al marito di Sarah e quest'ultimo l'aveva trasformato il un bar clandestino, quindi, ci sono molte cose nascoste.
"No"
Ribatte lui, facendomi incazzare.
Mi dirigo verso di lui con aria minacciosa, facendogli cadere il libro dalle mani e facendogliele alzare al cielo.
"Va bene. Ma sei fortunato perchè è uno specchio semiriflettente, altrimenti con il cazzo che ci andavo"
Dice sbuffando mentre fa quello che gli ho detto.
Non appena è entrato all'interno della stanzetta mi sento più tranquillo.
Mi sistemo il papillon dello smoking e vado ad aprire la porta.
Non appena lo faccio la figura di Juliet mi supera, entrando in casa e togliendosi il cappotto nero.
"La prossima volta non suono ed uso le mie chiavi. Ho aspettato quasi cinque minuti prima che mi venissi ad aprire"
"Che esagerata"
Borbotto, ammirandola.
Il vestito che indossa è semplicemente mozzafiato. La scollatura sulla schiena arriva poco sopra il sedere e i tre morbidi fili di brillantini, posti a raggera, sono un dettaglio fantastico. La luce del lampadario li riflette perfettamente, creando un'effetto incantatore. Lo spacco vertiginoso sulla gamba destra non lascia molto all'immaginazione e, nonostante la scollatura sul seno sia poco profonda, quest'abito è incredibile. Il colore vinaccia le sta alla perfezione ed inizio a pensare che qualsiasi colore le calzi magnificamente.
"Va bene questo vestito oppure hai qualcosa da ridire?"
"È perfetto"
Commento, mentre lei si ravviva leggermente i capelli.
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TUTTA COLPA DI SHAWN MENDES
FanfictionE anche se tutto questo mi porterá a finire prigione, correró il rischio.
