"Mendes, lasciami immediatamente"
Esclama furiosa, ancora ben stretta fra le mie braccia.
"Perchè ti ostini a chiamarmi Mendes e non Shawn?"
Le chiedo, finalmente porgendole una di quelle domande che mi ronzavano in mente da un po' di tempo.
"E perchè tu ti ostini a non lasciarmi andare?"
Alzo gli occhi al cielo, liberandola e permettendole di alzarsi in piedi.
Si sistema velocemente i capelli, facendosi una coda, per poi riprendere i suoi occhiali. Chissa se è miope, astigmatica o ipermetrope. Conosco così poco di lei.
"Ti lascio tutti i fascicoli, domani riportali in ufficio e cerca di essere puntuale"
Esclama infilandosi il cappotto color panna e prendendo la sua borsa.
Fatto ciò si avvia a passo spedito verso la porta, facendo ticchettare i tacchi sul pavimento dell'appartamento.
"Ci vediamo domani"
Esclama prima di aprire la porta d'ingresso con l'intento di uscire.
"Non hai risposto alla mia domanda"
Le ricordo, facendola girare a rallentatore verso di me.
Gradirei davvero una risposta a questa mia cusioritá. Mi chiama per cognome perchè è più professionale o per altri motivi?
Mi sorride in un modo sensuale e malizioso, prima di riprendere la parola.
"Anche io ti ho posto una domanda e non hai risposto. Hai solamente agito, quindi non vedo per quale motivo dovrei darti una spiegazione"
Ribatte per poi uscire definitivamente e chiudersi la porta alle spalle.
Sbuffo frustrato da questa sua reazione prima di tornare a sedermi su una sedia e riportare la mia attenzione sui fascicoli della Dama Nera.
Dalla padella alla brace.
Infilo entrambe le mani nei capelli, appoggiando i gomiti sul tavolo e concentrandomi su ció che sto leggendo. Piú le parole si fissano nella mia mente piú continuo a pensare a Juliet e a come sia riuscita a mandarmi al tappeto ben due volte.
Quella donna sa il fatto suo, e non posso evitare di ammetterlo.
Controllo ancora una volta ogni singolo particolare di quei pochi dati riguardanti la Dama Nera e, non posso fare a meno, di iniziare a lamentarmi sottovoce quando, dopo mezz'ora di lavoro, mi ritrovo allo stesso punto di partenza.
Le prove sono praticamente inesistenti. L'unica cosa che mi rimane è la lista dei quadri rubati, ma non sono abbastanza concentrato per cercare di capire qualcosa.
Potrebbero esserci milioni di soluzioni per lo schema che sta seguendo e, sicuramente, fino a quando non avremo più prove sará quasi impossibile ricostruirlo. Inoltre, non riesco a smettere di pensare a Juliet e a come mi ha affrontato.
Affrontato me.
Un ladro di fama mondiale.
Un ladro che è riuscito ad avadere da una delle prigioni più sicure di Manatthan.
Mi ritrovo fra due forze opposte ma della stessa natura.
Da una parte un'agente impertinente e assolutamente sexy, dall'altra una ladra misteriosa che non vuole farsi trovare.
Fantastico.
Proprio mentre sono immerso i pensieri che ormai non riesco neanche più a seguire, la porta si apre, facendo apparire la figura di Jax.
Oh giusto, mancava anche il mio migliore amico rompi coglioni.
"Se ne è andata l'Agente sexy?"
"La vedi?"
Chiedo esasperato, spostando tutti i fogli per poi incrociare le braccia sul tavolo e appoggiarci la testa sopra.
Sono esausto.
Era molto meno faticoso lavorare con le mie regole.
"Peccato"
Borbotta mentre lo sento chiudere la porta e dirigersi verso il salotto.
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TUTTA COLPA DI SHAWN MENDES
أدب الهواةE anche se tutto questo mi porterá a finire prigione, correró il rischio.
