XXII

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La mattina seguente, mi sveglio nuovamente al fianco di Juliet e il fatto che tutto ciò possa diventare un'abitudine, mi fa sorridere.
Non sarebbe male.
Peccato che sia in netto contrasto con la regola numero sei. Regola che, mi sta assillando da un paio di giorni.

Dopo aver convinto Juliet a fare colazione da me, è tornata al suo appartamento per cambiarsi e io ne ho approfittato per farmi una doccia.

Mi serviva per schiarirmi le idee e mi serviva anche per rilassarmi. Chissà perché, ma la doccia riesce sempre a farti stare meglio.

Una volta uscito, mi sono cambiato, ho preso tutto il materiale sul quale abbiamo lavorato la notte scorsa e mi sono avviato verso la mostra.

E ora, nel mio ufficio, con Juliet in uno splendido completo in pizzo rosso e Atkins abbastanza confuso, posso dire di non essere pronto a spiegare tutto.
Non ne ho voglia.

"Esiste un motivo per il quale mi avete fatto chiamare o volevate semplicemente interrompere tutti gli incarichi che devo portare a termine?"
Chiede Atkins accigliato soprattutto per il fatto che è qui da ormai dieci minuti e nessuno di noi due ha detto nulla di fondamentale.

"Okay va bene"
Esclama Juliet, alzandosi in piedi, prendendo tutti i fogli sui quali abbiamo lavorato e consegnandoli ad Atkins.

Non capisco come faccia ad essere così sveglia. Abbiamo dormito pochissimo.

"Ieri notte, Mendes ha trovato questo nel suo ufficio e abbiamo fatto mattina cercando di capire qualcosa"
A queste sue parole, Atkins, sposta lo sguardo da lei ai fogli che gli ha consegnato.

La sua attenzione viene immediatamente catturata dal post-it e i suoi occhi si dilatano quando vi legge il contenuto.

"Ma è fantastico! Abbiamo un punto di partenza"
Esclama evidentemente eccitato, prima che io lo interrompa.

La semplice parola data è un punto di partenza inutile visto che esistono troppi modi per ricavarne un codice. Codice che, comunque, non abbiamo idea di come decifrare. Quindi, sostanzialmente, non abbiamo nulla in mano. Fantastico.

"Un punto di partenza che porta circa a 421 possibili risoluzioni"
Preciso, facendogli fare una smorfia.

Rimane concentrato su ciò che sta leggendo e, foglio dopo foglio, la sua espressione diventa sempre più cupa mentre io realizzo che ho davvero bisogno di un caffè.

Non appena finisce di leggere la sua attenzione passa prima da me poi su Juliet prima di alzarsi in piedi solo con il bigliettino della Dama Nera in mano.

"Questo serve a me per fare delle ricerche"
Annuncia facendo annuire sia me che Juliet.

Era logico che volesse fare delle ricerche più approfondite, ma ho come l'impressione che non riuscirà a trovare poi così tanto. Il post-it è stato scritto a computer e non a mano per un motivo preciso, e scommetterei qualsiasi cosa che la nostra ladra non è stata così stupida da lasciare qualche impronta su di esso. Come abbiamo sempre detto, è estremamente calcolatrice e non si farà prendere facilmente. Ma questo, per me, è solo un'incentivo. Mi sta rendendo la vita difficile e lo sta facendo alla perfezione; ed è proprio per questo che ho la necessità di trovarla e smascherarla. Si chiama orgoglio.

"Voi, intanto, lavorate per vedere se alcune di queste possibilità possono essere scartate ed altre possono essere quelle più probabili"
Annuncia avvicinandosi alla porta.

"Comunque, bel lavoro"
Dice semplicemente, prima di aprire la porta ed uscirvi, lasciando soli me e Juliet.

"A quanto pare, dobbiamo riprendere in mano il nostro lavoro"
Annuncio riluttante, facendo in modo che Juliet si sieda su una delle due sedie di fronte alla mia.

TUTTA COLPA DI SHAWN MENDESDove le storie prendono vita. Scoprilo ora