VI

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Il resto della mattinata cerco di passarlo il piú lontano possibile da quell'ufficio, rispettando comunque i cinque chilometri di raggio che mi sono concessi.

Odio lavorare con una scadenza che mi viene imposta da altre persone, eppure o sopporto tutto questo o ritorno in prigione.

"Rimaniamo in contatto"
Dico per poi chiudere l'ennesima telefonata effettuata per spargere la voce della mostra.

Non ce la farò mai da solo. Per questo ho bisogno di Jax e delle sue conoscenze. So che non mi deluderá, non l'ha mai fatto.

Adoro avere a disposizione strumenti che l'FBI non si azzarderebbe nemmeno lontanamente ad ultilizzare.

Guardo svogliatamente l'orologio, mentre entro in uno dei ristoranti sulla strada.
Sono quasi le due, direi che un bel pranzo sarebbe l'ideale.

Non appena mi accomodo al tavolo e finisco di fare la mia ordinazione, il mio cellulare inizia a squillare.

"Allora?"
Chiedo, impaziente, non appena schiaccio il tasto di risposta alla chiamata.

"Prima o poi dovrai rivelarmi dove nascondi una delle tue collezioni, così magari saremo pari"
Esclama Jax dall'altra parte del telefono, facendomi ridacchiare.

"Prima o poi. Ora raccontami qualcosa di interessante"
Rispondo iniziando a giocherellare con il tovagliolo.

"Allora, domani mattina, il nome della mostra, sarà sulla bocca di tutti prima del tuo risveglio"

"Fantastico"
Mi fido ciecamente di Jax e so che quando dice una cosa non lo fa tanto per fare. Non per nulla è sempre stato il mio migliore amico e il mio braccio destro.

"E ora veniamo alla tua Agente sexy"
Non posso contraddirlo, Juliet è tremendamente sexy.

Inizio a chiedermi come abbia fatto a vederla, ma mi rispondo da solo pensando che abbia semplicemente fatto delle ricerche online.

"Quella ragazza è estremamente enigmatica. Direi quasi che lei stessa è un mistero"

"Che vuoi dire?"

"In questo momento mi sto concentrando sulla sua vita prima di entrare nell'FBI, ma non è ancora emerso nulla. So che si è trasferita da Washington non molto tempo fa, ma le informazioni correlate sono segretamente custodite dai Federali. A quanto pare esiste una specie di tutela degli Agenti, secondo la quale, io non posso indagare su nulla. Che cazzata"
Schiocco la lingua sul palato, sbuffando per la frustrazione.

"Quindi, in sostanza, non hai nulla per le mani?"

Possibile che due donne mi stiano facendo dannare cosí tanto con cosí poco?

"Attualmente, sul suo passato, no. Ma ho trovato il suo indirizzo e il suo numero di telefono attuali"

"Come hai fatto?"

"Per il numero non è stato complicato, solo alcuni trucchetti del mestiere. Per l'indirizzo l'ho seguita"
Dice tranquillamente, facendomi quasi strozzare con l'acqua che stavo bevendo.

"Hai pedinato un'Agente dell'FBI?"
Chiedo, esterrefatto.

Devo smetterla di pensare che possa fare semplicemente delle ricerche o chiedere informazioni. Vengo sempre smentito.
Ecco perchè l'ha definita sexy. Infame.

"Si, per te. Ti rendi conto?"
Il suo tono è estremamente sarcastico e so che mi sta prendendo in giro.

Non sono un'amante dei pedinamenti, soprattutto quando si parla di Federali. Hanno occhi ovunque.

TUTTA COLPA DI SHAWN MENDESDove le storie prendono vita. Scoprilo ora