IX

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Per chi lavora allora? Sta davvero mentendo a tutti? Sta facendo il doppio gioco sotto gli occhi stessi dell'FBI? Come è possibile che nessuno se ne sia mai accorto? Come è possibile che nemmeno io me ne sia accorto? Chi è veramente? E, perchè sta lavorando fra i Federali se non è una di loro?

La risata di Jax, probabilmente dovuta alla mia espressione, mi fa distrarre da tutte le mie domande senza risposta.

"Cosa diamine ridi?"
Il mio tono di voce non ammette scuse. Voglio sapere cosa c'è di così divertente.

"Pensavo fossi abituato a riconoscere un bugiardo"
Esclama, facendomi fare una smorfia stranita.

"Cosa? Stavi scherzando?"
Sono sbalordito. Come ho fatto a non accorgermene prima?

Ero cosí sconvolto da quello che mi ha rivelato che l'ho preso in parola, senza analizzare la situazione completa.

"Esatto. Mi piace prenderti per il culo"
Dice con estrema calma, facendomi fare un sorriso tirato.

Non so se preoccuparmi maggiormente del fatto che non mi sia accorto che mi stava mentendo o del fatto che ho un amico come lui.

"Ma vai a farti fottere, bastardo! Ci ho creduto"
Esclamo tutto d'un fiato.

"Questo perchè ho avuto un bravo insgnante"

A questa sua frase gli rivolgo un'ampio sorriso, facendogli alzare gli occhi al cielo.

Mai fare complimenti ad un ladro, oppure potrebbe montarsi eccessivamente la testa.

"Dimmi cos'hai scoperto"
Dico all'improvviso, ricominciando a pensare a Juliet.

Anche il solo pensiero che non fosse chi dice di essere mi ha scioccato, quindi spero davvero che ció che ha scoperto Jax non sia cosí tanto sconvolgente.

"È venuto fuori qualcosa riguardo al suo passato. I suoi genitori si sono conosciuti durante una missione. Entrambi agenti dell'FBI dello stesso dipartimento. Deve avercelo nel sangue"
Questa spiegazione mi fa riprendere fiato.

Sono felice che non sia nulla di scandaloso o losco. Piú ci penso e più mi accorgo che Juliet è molto più misteriosa di quello che vorrebbe far credere. Potrebbe benissimo essere una serial killer travestita da donna in carriera, e nessuno se ne accorgerebbe. Chissà come se la cava a mentire. Devo iniziare a fare piú attenzione ai suoi movimenti. Tutti hanno un tick che rivela se si sta mentendo, ed io, non vedo l'ora di scoprire il suo.

Rifletto sulle parole di Jax, ripensando alla breve spiegazione che mi ha fornito lei il giorno del nostro primo incontro.

"Fammi indovinare. Dipartimento omicidi"
Tento, alzandomi dal divano e dirigendomi verso la cucina.

Inizio ad avere fame, quindi suppongo che sia il caso di mettere qualcosa sotto i denti.

La mia supposizione potrebbe essere esatta ma anche no. Solitamente, peró, in questi campi si tende molto spesso, quasi incosapevolmente, a seguire le orme dei genitori.

"Esatto"
Esclama Jax quasi stupito del fatto che io sia riuscito ad indovinare.

"Aveva ottimi voti nella scuola di preparazione, ottimi rapporti dai suoi capi precedenti. Insomma, ha passato la sua infanzia sentendo parlare di FBI e ora sta vivendo direttamente questa esperienza. Pensa che ha iniziato a lavorarci a 18 anni. Un piccolo prodigio"
Continua, raggiungendomi ed aiutandomi con alcuni ingredienti prima che la sua attenzione si sposti sui fogli sparsi sul tavolo.

Ora sono più tranquillo. Juliet sembra essere davvero chi dice di essere. Eppure ho comunque una strana sensazione. Magari è solo la stanchezza che non mi fa pensare lucidamente.

TUTTA COLPA DI SHAWN MENDESDove le storie prendono vita. Scoprilo ora