Capitolo-23-Un passato da dimenticare

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"Arrivi sempre quando meno me l'aspetto,ma è questo il problema,io ti aspetto sempre"🍋

È sera e siamo ancora in quella casetta che profuma di legna fresca. Bryan è in una delle camere,io invece sono in cucina.

Ho appena finito di lavare i piatti ed asciugarli,ormai non fa più freddo e tutto questo é opera del camino e della stufetta.

"Tessa"mi chiama Bryan dall'altra stanza

Sbuffo e poi lo raggiungo "Cosa vuoi?"

"Mica vorresti dormire con questa gonna? Ti avverto,non voglio ancora vedere le tue parti intime,quindi è meglio se metti un pantalone"dice buttandomi una maglia larga e un pantaloncino

"Cosa vorresti dire con questo 'non voglio ANCORA  vedere le tue parti intime'?"dico afferrando i vestiti

"Mh niente,lasciamo stare"dice sorridendomi.

Mi passa accanto e mi da una spallata non troppo leggera,quasi mi lasciava sbattere contro il muro,ma ovviamente l'ha fatto per scherzare. Però devo ripagarlo in qualche modo,ci deve pur essere qualcosa che gli piace e che io ovviamente dovrò fargliela pagare..

Mi metto il pigiama e poi vado in salone. Lo trovo sdraiato sul divano,con la testa appoggiata di lato sul cuscino e la bocca semiaperta. Faccio qualche passo per avvicinarmi e poi mi stendo accanto a lui.

Sono stretta fra la spalliera e il suo corpo che aderisce al mio perfettamente,vedo che il ciuffo gli ricade dolcemente sulla fronte e ha appoggiato una mano sullo stomaco.

Si gira verso di me e dice qualcosa di incomprensibile,quasi come se fosse un lamento. Chi sa cosa gli passa nella testa nei momenti bui della sua vita,prima del college viveva da solo o con i genitori?

Apre di poco gli occhi e mi sorride stringendomi di più a se.
Gli accarezzo il viso e spontaneamente sorrido anche io,quasi come se avesse capito quello che stavo pensando poco fa..

"Mi piaci,Tessa"dice ancora con gli occhi chiusi

"No non è vero,è la stanchezza che parla"dico chiudendo gli occhi anche io

"Non è vero. Tu mi piaci,ok? Cosa c'è di strano?"continua a dire

"C'è di strano che io..."

"Che tu ami ancora Matt!"continua lui

"Ma no,è solo che...non voglio parlarne"dico cercando di dormire

Lo sento che sbuffa e poi si alza dal divano.

"Le persone non ti stanno sempre intorno,Tessa. Prima o poi si scocceranno di te."dice e poi va in camera da letto.

Io rimango lì paralizzata,ma adesso cosa vuole e soprattutto chi gli ha detto che può parlarmi in questo modo? Io lo odio,giuro su Dio!

É possibile che è sempre così,con questo caratterino fastidioso da so-tutto-io?
Fottiti bastardo.

****

È pomeriggio e siamo nel taxi,destinazione? Scuola.
Non ci siamo manco più rivolti la parola dopo ieri sera,ma io lo sapevo che non era la stanchezza a parlare. Io l'ho notato che mi guardava con occhi diversi ma oggi si è rivelato l'opposto. Per l'ennesima volta nei suoi occhi ho visto la rabbia,ho avuto quasi paura.

Scendiamo dal taxi e vengo subito trascinata fra le braccia di qualcuno,è Cleo.

"Oh mio dio,sei sana e salva?"dice toccandomi la faccia fastidiosamente.

"Hei Cleo,sto bene non preoccuparti"dico togliendo le sue mani dal mio viso

Vedo Colton cingermi le spalle con il braccio e dopo poco mi sorride.

"Dove vi eravate cacciati tu e Bryan?"mi chiede nell'orecchio

"Da nessuna parte,siamo andati a fare una passeggiata"sputo la prima cazzata che mi è saltata in mente

"Si come no,una passeggiata che è durata un giorno. Tessa trova una scusa più credibile"dice incominciando a ridere

Questo pure è stronzo!

Fa ridere anche me anche se c'è qualcosa che non va. Mi giro di scatto e trovo lo sguardo di Matt fisso su di me,lui è appoggiato al cancello della scuola mentre una ragazzina gli sta vicino.

I suoi occhi sulla mia schiena bruciavano,come se lo sentivo.

Vedo Bryan seguire il mio sguardo e non appena nota Matt,viene verso di me. Ad ogni suo passo mi rimpicciolisco sempre di più,i suoi occhi ghiaccio si posano delicatamente nei miei.

Mi prende per mano e mi porta sulla terrazza dell'edificio.

"Se quel bastardo non la finisce io..."lo blocco mettendogli una mano sul petto

"Tu non farai proprio niente"continuo

"Perchè?"alza un sopracciglio

"Perchè è meglio mantenere le distanze,dopo quello che è successo ieri"mi siedo sul muretto e lui si piazza davanti

"Allora ciao"dice voltandosi

"Ok"mi limito a dire

Si rigira e rimane fermo "Quindi non ci sentiremo più?"

Io scuoto la testa.

"E se ci incontriamo in un bar?"continua

"Uno dei due esce"

"E se non si può uscire in quel momento?"sbuffa

"In quel caso ci salutiamo"

"Con un semplice ciao?"si avvicina

"Con un semplice ciao."dico

Si mette seduto al mio fianco. Adesso siamo entrambi con le gambe a penzoloni che scendono giù nel nulla,sul cornicione del muretto. Non una sbarra che ci mantiene,solo le nostre mani sempre più vicine.
Da qui su possiamo osservare i ragazzi in cortile simili a delle formichine,talmente lontani da non riconoscerne nemmeno uno.

"E se mi ammalo? O magari si ammala Cleo?"dice il ragazzo

"In quel caso ci chiameremo..."dico muovendo le gambe

"E quindi possiamo sentirci?"si gira verso di me

"Si ma solo in quel caso."mi giro anche io verso di lui

Guarda verso il basso,poi i suoi occhi ritornano di nuovo a guardare i miei.

"E se invece mi accade qualcosa di bello?"

"Anche in quel caso mi chiamerai. Ma ricorda,deve essere qualcosa di meraviglioso. Da rimanere senza fiato anche solo per parlarne"dico e il suo viso si avvicina sempre di più....

"In un mare di cuori,il suo era l'unico per cui valesse la pena annegare."👄

😈Spazio me😈
Hei raga come va? In realtà si,mi dispiace
Per come vi ho scritto,ma non sapevo
Più che fare per far commentare
Questa storia..💤
Io però
Continuo a
Pensare che
Non piaccia a molti
Ed infatti i commenti non ci sono più
Di nuovo,e vi prego commentateeeee.
Anche solo per mandarmi un cuoricino o solo per scrivere "CONTINUA" ma voi fatelo perchè ho bisogno di sentirmelo dire..
Grazie mille raga❤️
VE SE AMA!

Così sbagliato da sembrare giusto. {SEQUEL}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora