Così sbagliato da sembrare giusto. {SEQUEL}

Capitolo-61- Bella come una Dea.

Ben pov's
Eravamo io e lei nello stesso letto,ed io la guardavo dormire.
Aveva il viso rilassato e le guance arrossate,sembrava una bimba che dopo essersi sfrenata,il sonno aveva vinto fra la voglia di continuare a sfrenarsi e la voglia di riposarsi.

Ed era bella,Dio se lo era.

Era lì perchè non ce la feci a guardarla dormire su quel divano tanto scomodo e pieno di polvere.
Sempre per lo stesso motivo,in un modo o nell'altro lei si trovava con me,nel mio letto.

"Perchè sono qui?"

La vidi stropicciarsi gli occhi

"Ehm.."

Non seppi che dire in quel momento

"Allora? Me lo spieghi?"

Acida come sempre

"Perchè volevo."

Mi sistemai meglio sotto le coperte.
Vidi il suo corpo molto distante dal mio,come se avesse paura di toccarmi

"Stai meglio?"

Mi chiese muovendosi di poco

All'inizio non capii,poi ricollegai tutto

"Oh sisi,certo. Come se questo dolore si potesse fermare cosí,all'improvviso..pff."

Lei scosse il capo

"E invece si. A me è successo."

La vidi leccarsi le labbra e in quel momento avrei voluto possederla.
L'avrei voluta stringere fra le mie braccia,vedere i suoi occhi mentre perlustravano il mio corpo ed il suo uniti. Poi saremo arrivati per fare l'amore,come tutte le volte.

"Cosa di preciso?"

"Una mattina mi sono alzata e tutto quel dolore che fino alla sera prima mi divorava,non c'era più. Forse era il mio corpo che l'aveva deciso. Forse non riusciva più a sopportare il male. Così capii che era arrivata l'ora di cambiare."

Lasciò un secondo di silenzio poi continuò

"Circondati di persone che ti vogliono bene,sempre. Non lasciare che una cazzata rovini la tua vita. Anche se questa cazzata è qualcosa di grave,tu pensa positivo. Non si sa mai."

Ok basta ascoltarla. Mi stavo lasciando troppo andare anche con i miei pensieri un po' perversi nei suoi confronti..
Dovevo ricordarmi il motivo della nostra rottura.

"Finito?"

Domandai facendo finta di essere poco interessato

Lei mi guardò in cagnesco

"E tu?"

Domandò

"Io? Non ho mai iniziato!"

Lei scosse il capo

"Forse non hai capito. Io intendevo 'hai finito di fare lo stronzo'?"

Io risi

"Aah no,non ancora. Non credo che smetterò."

La presi per i fianchi e l'avvicinai a me. Le mie labbra finirono diritte sul suo collo e le sue mani nei miei capelli.

"Allora lasciami.."

Cercò di pronunciare queste parole con molto affanno

"Vedi? Sei troppo attratta da me"

Merda,perchè l'avevo detto!?

Sentii il suo fiato farsi più pesante sulla mia mascella,stava ridendo.

"Da quanto vedo anche tu lo sei.."

Eccola qui la mia Tessa.

Infilai la mano sotto la sua maglietta ma lei mi bloccò subito

"Cosa stavi per fare!?"

Disse cercando di nascondere l'imbarazzo,facendo finta di aggiustare un ciuffetto dietro all'orecchio.
Si alzò di scatto.

"Io? Niente,perché?"

Lei alzò un lato della bocca.
Si ributtò di nuovo con la testa sul mio stesso cuscino,questa volta ancora più vicina.

La mano l'infilai di nuovo lì,mentre iniziai a giocare con il lobo del suo orecchio.

Accarezzai la sua pancia piatta.
Presi a giocare 'al gioco dei brividi',l'avevo sempre chiamato così ma non era altro che far rabbrividire la persona che avevo di fianco.
Poi raggiunsi il reggiseno,dove lo sbottonai e lo gettai in un angolo buio della camera.

"Benjamin..."

Ansimò

"Dimmi. Ti sto dando fastidio?"

Lei aprì gli occhi

"No. Continua."

Risi soddisfatto

Prima di farlo però,lei mi prese e mi strinse a se. Non l'aveva mai fatto prima di un rapporto.
Soffiava lentamente sul mio collo,sapeva che mi faceva impazzire tutto ciò. Lo faceva apposta.
Madonna.

Io d'altronde volevo solo qualcuno che mi amasse per quello che ero e non per quello che cercavo di essere.
Lei non si aspettava niente da me,mai.
Con lei però era tutto diverso.
Sapeva oltrepassare i miei muri,sapeva starmi accanto nonostante tutto,nonostante me ed i miei sbalzi d'umore.

E la cosa bella era che lei con me era sempre se stessa.
Così come io lo ero con lei.
Era l'unica. Era unica.