Capitolo-55- Vodka.

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Ritornammo a casa verso le 6 di mattina,io ero ancora tutta intera mentre lui se ne stava con due bottiglie di vodka fra le mani e gridava come un pazzo.

"Zitto o sveglierai tutti,imbranato!"

Dissi mentre infilavo la chiave nella serratura della porta

"È stato uno sballo! Lo rifacciamo,Tessa?"

"Rifacciamo cosa?"

"Che io ti metto le mani sui fianchi e tu ti muovi sotto di esse a ritmo di musica."

Risi scuotendo il capo

Era buffo quando parlava così,mi faceva ridere il fatto che a volte diceva cose senza senso.

"Cammina e non parlare sempre!"

Lo portai direttamente nella stanza da letto,era talmente sbronzo che mi toccò togliergli la maglia e il pantalone facendolo rimanere con i boxer

"Chi era quel ragazzo che non ti toglieva mai gli occhi di dosso?"

Disse sdraiandosi mentre stavo per chiudere la porta

"Da quando ti importa di me e quello che faccio? Saranno pur cazzi miei,no?"

Non lo diedi retta e me ne andai giù.
Mi tolsi le scarpe,i vestiti e mi tuffai nel mio bel pigiama caldo.
Proprio mentre mi posizionavo fra i cuscini del divano mi arrivò un messaggio

Tesxa vjieny subitou qyui

Era troppo ubriaco per formulare una frase corretta

Perchè?

Lo risposi

Ti votlio quj nel mhio lewto

Mi stava facendo morire il suo modo di scrivere

Dormi che sei troppo sbronzo anche per riuscire a scrivere bene!

Posai il cellulare ma un altro messaggio si fece spazio nell'home del cellulare

Ti pregwo

Ma si,potevo andarci. Tanto dopo poco si sarebbe addormentato.
Salii le scale e mi intrufolai nella sua stanza mentre vedevo lui che mi osservava con fare divertito.

"Vieni qui,nel mio letto."

Roteai gli occhi ma poi mi infilai subito sotto alle coperte con lui,quelle che ci coprirono mentre venivo cullata dal suo profumo mentre lui mi osservava.

"Cosa c'è?"

Dissi ancora con gli occhi chiusi allontanandomi dal suo corpo caldo

"Dovrei fartela io questa domanda. Cosa c'è? Hai paura di me?"

Disse mettendomi le mani sui fianchi e riavvicinandomi a lui

Sentivo il suo respiro farsi sempre più affannoso mentre qualcosa di duro incominciò a toccare la mia pancia.
Ci misi poco a capire cos'era.

"Mi fai schifo! Spostati!"

Mi misi ad urlare come una pazza anche se in realtà non sapevo perché avevo questo comportamento.

"E che vuoi farci se mi provochi questo effetto! È il mio corpo che reagisce così."

A quell'affermazione scoppiammo a ridere entrambi. Come potevo non ridere alle parole di un imbecille come quello che mi ritrovai alla mia destra quella notte?

"Perché sei cambiato così tanto? Non ti riconosco più,Benjamin. Prima eri..meno solare. Forse sai una cosa? Io ti preferisco così!"

Ma che assurdità stavo dicendo? Anche io ero ancora sotto l'effetto alcolico ma riuscivo a tenere a bada i miei ormoni o qui sarebbe successo un putiferio.

"Io non sono cambiato,sono sempre stato così. O meglio,tu mi hai fatto cambiare."

Continuavo a non capire...

"Io? E perché?"

"Perché tu..."

Mi girai non sentendolo più parlare ma vidi che aveva il viso sul mio petto,era crollato come un bimbo. Una ciocca di capelli un po' disordinata gli era caduta sulla fronte.
Il suo viso era pulito e rilassato però era stanco,molto stanco.
Mi chiesi come fece quella sera a restare svegliò così a lungo dopo essersi scolato due bottiglie di vodka intere.

🙌🏼Spazio me🙌🏼
Vi sta piacendo come sta andando la storia? Ci mancano altri 10/11 capitoli per la fine!!
Non so se ci sarà qualche cambio di programma ma vi prometto che ci sarà qualcosa che vi farà ragionare...
Daii commentate e fatemi compagniaaa!
VE SE AMA!🔝

Così sbagliato da sembrare giusto. {SEQUEL}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora