Uno sbaglio

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《Allora Jade, vorresti ballare con me?》《E il tuo nome?》《Te lo dirò solo se accetti.》Disse lui sorridendo.《Ma non so nemmeno ballare.》《C'è sempre una prima volta》 disse mentre si alzava dallo sgabello.《Ti aspetto in pista.》《Io non ci scommetterei.》Aggiunse lei ridendo.《Io spero di si.》rispose il giovane mentre si avviava verso la pista. Dopo neanche un minuto Jade decise di provarci: quel ragazzo era stato così gentile  e sembrava che ci tenesse davvero a ballare con lei. Così si alzò e s' immerse nuovamente in mezzo alla gente per cercarlo; passò poco meno di un'ora a farsi largo tra i giovani per setacciare ogni angolo della stanza, ma non lo trovò. Se n'era già andato."Illusa." Pensò mentre si faceva nuovamente strada per raggiungere l'uscita. Appena fuori scrisse un messaggio a Judy, dicendo che stava tornando a casa da sola, di non preoccuparsi e che si sarebbero sentite per telefono nei giorni a seguire. Jade sapeva che non avrebbe mai sentito il messaggio in mezzo a tutta quella musica, l'aveva fatto apposta cosicché quando lei avesse letto il messaggio sarebbe stato tardi per protestare. Dopodiché Jade si mise le cuffie nelle orecchie e si incamminò verso casa. Era triste, come non lo era mai stata; non era lo stesso tipo di tristezza che aveva provato quando i genitori erano morti, era strana, diversa. Si sentiva delusa, delusa di se stessa, sola; sentiva un grosso groppo in gola e le farfalle avevano lasciato posto ad un'enorme voragine. Era la prima volta che un ragazzo le aveva fatto provare quelle emozioni così intense, e ci era davvero rimasta male per quello scherzo. Per ora voleva solo dimenticare quella serata ascoltando musica; però una cosa era certa, non avrebbe mai dimenticando il viso perfetto e sorridente di quel ragazzo. Era circa a metà strada quando senti dei passi dietro di se; si tolse le cuffie e si girò di scatto. Vide che poco più indietro di lei c'era una figura che camminava barcollante; strinse gli occhi e vide che era proprio  il ragazzo sconosciuto. Si rigirò intenta a ignorarlo e a continuare a camminare; non aveva voglia di incontrarlo. Stava per rimettersi le cuffie, quando qualcuno alle sue spalle la chiamò《Ehi tu》Lei si girò e vide che era proprio il giovane ad averla chiamata.《Sei la ragazza di prima vero》Disse avvicinandosi a grandi passi fino ad arrivarle circa a un metro.《Lo sapevo che ci saremo reincontrati.》Disse; la voce gli tremava e di certo non per paura. Non sembrava molto sobrio e Jade capì che doveva andarsene al più presto.《Si e spero sia l'ultima volta.》Disse lei girandosi e svoltando nella piccola strada alla sua sinistra sinistra. 《Ehi ehi dove te ne vai.》Rispose lui bloccandola contro il muro. Il suo alito puzzava di alcol e Jade cominciò ad avere paura, molta paura. 《Stai ancora un po'qui con me.》Disse mentre si avvicinava al suo viso e l'odore si intensificava; per qualche secondo a Jade parve che il tempo si fermasse. Era paralizzata, in preda al panico; cercò di pensare a qualcosa mentre un brivido gli corse giù per la schiena, come una scossa che si diramò fino alla mano del braccio destro. Come se fosse naturale la ragazza d'istinto sfuggì dalla presa del ragazzo e prima che potesse reagire gli tirò il pugno più forte che avesse mai tirato. Lui cadde a terra tramortito.

Anche il quarto capitolo è giunto al termine, spero che vi sia piaciuto e commentate se avete scoperto l'identità del "ragazzo sconosciuto".😉😉😉😉😉😉
Ne pubblicherò un' altro al più presto.

Cold water (IN PAUSA)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora